La città
Ma che bellu Presebbio…
Il gruppo teatrale della Consolazione porta in scena “Natale in casa Cupiello”. Pienone e applausi, il 14 e 15 gennaio la replica
Altamura - lunedì 9 gennaio 2012
10.09
Come trascorre il Natale casa Cupiello? Lo sa bene il gruppo teatrale della parrocchia Santa Maria della Consolazione, che ha passato più di un anno in compagnia della stramba famiglia. La commedia in tre atti di Eduardo De Filippo è stata portata in scena il 2 e 3 gennaio nel salone parrocchiale dedicato a Giovanni Paolo II. Gli attori sono giovani e adulti che stanno imparando ad amare il teatro. Forse qualcuno di loro la passione la nutre già da tempo. E questa si è rivelata l'occasione giusta per tirarla fuori. Responsabile e coordinatore del gruppo è Pietro Galetta.
Pienone per le due serate, esempio concreto di come l'impegno possa premiare qualsiasi tipo di sacrificio. Al bando ogni timidezza, sulla scena l'emozione ha dato spazio alla spontaneità. Alla voglia di trasmettere, oltre al divertimento, anche un messaggio.
Il gruppo ha provato per oltre un anno, incontrandosi di sera, dopo gli impegni lavorativi o di studio. Ma la fatica di imparare un copione, tra l'altro in dialetto napoletano, si è trasformata in un piacevole momento di incontro e di confronto. Testimonianza di come il teatro possa diventare un'occasione unica di socializzazione e, soprattutto, di collaborazione. Il gruppo teatrale, costituitosi circa due anni fa, ha fatto squadra e questo si è reso ben visibile sul palco. In fondo la complicità fra gli attori è l'ingrediente fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi rappresentazione. La commedia fu rappresentata per la prima volta nel 1931. Alcuni degli attori erano alle prime armi, ieri come oggi. Ebbe un successo inaspettato.
Luca Cupiello, il protagonista, nonostante le lamentele della moglie Concetta e le critiche del figlio nullafacente Nennillo, si dedica alla preparazione del presepe, curando tutti i dettagli in maniera quasi maniacale. Stanco di una situazione familiare divenuta "pesante", si rifugia in una tradizione ormai "fuori moda". Alla convivenza con il fratello Pasquale, in perenne contrasto con Nennillo, si aggiungono i problemi della figlia Ninuccia con il marito Nicolino. Ninuccia vorrebbe fuggire con l'amante Vittorio e per questo scrive una lettera che, per una serie di casi fortuiti, finisce proprio nelle mani di Nicolino. Una commedia che diventa dramma. Luca, infatti, scoprendo la matassa che si cela dietro una famiglia apparentemente felice, si ammala, finendo per avere delle vere e proprie allucinazioni. E la conseguenza necessaria di una vita trascorsa dietro mille illusioni.
Come finisce la storia? Per scoprirlo, il gruppo teatrale propone due repliche il 14 e 15 gennaio, nel salone parrocchiale della Consolazione, che contiene circa 100 persone. A fine gennaio verranno avviati i lavori di restauro della chiesa. La parrocchia riaprirà le porte a gennaio 2013, in occasione dei suoi 100 anni di vita. Per ulteriori informazioni, rivolgersi in sagrestia.
Pienone per le due serate, esempio concreto di come l'impegno possa premiare qualsiasi tipo di sacrificio. Al bando ogni timidezza, sulla scena l'emozione ha dato spazio alla spontaneità. Alla voglia di trasmettere, oltre al divertimento, anche un messaggio.
Il gruppo ha provato per oltre un anno, incontrandosi di sera, dopo gli impegni lavorativi o di studio. Ma la fatica di imparare un copione, tra l'altro in dialetto napoletano, si è trasformata in un piacevole momento di incontro e di confronto. Testimonianza di come il teatro possa diventare un'occasione unica di socializzazione e, soprattutto, di collaborazione. Il gruppo teatrale, costituitosi circa due anni fa, ha fatto squadra e questo si è reso ben visibile sul palco. In fondo la complicità fra gli attori è l'ingrediente fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi rappresentazione. La commedia fu rappresentata per la prima volta nel 1931. Alcuni degli attori erano alle prime armi, ieri come oggi. Ebbe un successo inaspettato.
Luca Cupiello, il protagonista, nonostante le lamentele della moglie Concetta e le critiche del figlio nullafacente Nennillo, si dedica alla preparazione del presepe, curando tutti i dettagli in maniera quasi maniacale. Stanco di una situazione familiare divenuta "pesante", si rifugia in una tradizione ormai "fuori moda". Alla convivenza con il fratello Pasquale, in perenne contrasto con Nennillo, si aggiungono i problemi della figlia Ninuccia con il marito Nicolino. Ninuccia vorrebbe fuggire con l'amante Vittorio e per questo scrive una lettera che, per una serie di casi fortuiti, finisce proprio nelle mani di Nicolino. Una commedia che diventa dramma. Luca, infatti, scoprendo la matassa che si cela dietro una famiglia apparentemente felice, si ammala, finendo per avere delle vere e proprie allucinazioni. E la conseguenza necessaria di una vita trascorsa dietro mille illusioni.
Come finisce la storia? Per scoprirlo, il gruppo teatrale propone due repliche il 14 e 15 gennaio, nel salone parrocchiale della Consolazione, che contiene circa 100 persone. A fine gennaio verranno avviati i lavori di restauro della chiesa. La parrocchia riaprirà le porte a gennaio 2013, in occasione dei suoi 100 anni di vita. Per ulteriori informazioni, rivolgersi in sagrestia.