Eventi e cultura
Lucia Diele, parlamentare a 18 anni
La studentessa altamurana è stata eletta nel Parlamento regionale dei Giovani Puglia. La passione per la politica ed una strada da percorrere a piccoli passi
Altamura - mercoledì 5 gennaio 2011
18.29
Si chiama Lucia Diele e frequenta l'ultimo anno del Liceo scientifico statale "Federico II di Svevia" di Altamura. Da dicembre scorso è entrata a far parte del Parlamento regionale dei Giovani Puglia, composto quest'anno da venticinque ragazzi e quindici ragazze. Ha ottenuto 2226 voti. Un bel risultato, dal momento che sono stati 2875 i voti collezionati dal più suffragato, Marco Colella, studente del Liceo scientifico statale "Orazio Tedone" di Ruvo di Puglia, seguito immediatamente dalla studentessa altamurana. Circa 80.000 studenti, di cui 180 candidati - il 30% in più rispetto allo scorso anno - hanno partecipato all'ultima edizione di un progetto che li vede protagonisti. I quaranta giovani parlamentari, ai quali si aggiungono cinque studenti nominati dalle Consulte provinciali, inizieranno i lavori del neo Parlamento regionale subito dopo le festività.
Le elezioni si sono svolte lo scorso 20 dicembre. In ogni scuola votante, dopo la nomina della Commissione, è stato costituito un seggio elettorale. I candidati dovevano aver compiuto il sedicesimo anno di età.
Lucia Diele nutre la passione per la politica sin da quando aveva 14 anni. Ora ne ha 18, ma spera in futuro di poter proseguire su questa strada. «Volevo candidarmi già dallo scorso anno perché conoscevo il progetto, ma il modulo di iscrizione arrivò a scuola in ritardo, praticamente dopo le votazioni», spiega. «Un mio amico qualche anno fa si candidò e vinse, io lo sostenni». Si tratta di Paolo Abrescia, ex studente del Liceo scientifico di Altamura, ora universitario.
Lucia questa volta non si è lasciata sfuggire l'occasione, risultando la prima candidata. Anche altri sei ragazzi di Altamura – uno studente dell'Istituto Tecnico e quattro del Professionale – hanno presentato la candidatura, ma i voti non sono bastati per la loro elezione a parlamentari.
«Il mondo della politica mi affascina - continua Lucia - le aspirazioni per il futuro sono grandi, ma accogliamo quel che verrà. A livello locale frequento il partito del Pdl già da quattro anni». Alla domanda su una sua possibile e futura candidatura in città, risponde: «Mi interesserebbe candidarmi, ma alla base di una candidatura ci deve essere un certo tipo di preparazione, che penso di non possedere ancora». La studentessa altamurana va avanti a piccoli passi, perché ha intrapreso un percorso che si prospetta lungo. Il suo successo elettorale «è frutto del lavoro e dell'impegno nei vari ambiti, fra i quali anche quello delle politiche giovanili».
«Mi aspetto di essere all'altezza dell'esperienza», afferma. E parla dei suoi propositi di giovane parlamentare: «Visto l'ampio consenso ottenuto, mi sono riproposta di non fare tutto di testa mia. Prima di qualunque seduta, convocherò i rappresentati d'istituto delle scuole di Altamura che, a loro volta, convocheranno tutti i rappresentati di classe. Le mie proposte saranno frutto di idee e di confronto fra i ragazzi della scuola locale perché io dovrei essere, come la politica in generale, la voce dei votanti».
Per la studentessa del Liceo altamurano, il progetto del Parlamento regionale Giovani Puglia «è qualcosa di concreto, perché in passato sono già state fatte delle proposte di legge». Ma è anche «un piccolo passo per quello che potrebbe essere il mio futuro».
Prima della chiusura delle candidature, Lucia non ha detto a nessuno di questo suo «piccolo passo». Poi, con il sostegno di alcuni amici, ha organizzato la sua campagna elettorale. Avevano diritto al voto tutti gli studenti delle scuole superiori della Regione, divisi per collegio. Altamura rientrava nel collegio Bari 3 insieme ai Comuni di Gravina, Bitonto, Terlizzi, Acquaviva, Santeramo e Cassano. «Tutti gli studenti delle scuole superiori hanno diritto al voto - spiega - ma non tutte le scuole si interessano al progetto e fanno votare i ragazzi, a questo ho dovuto provvedere di persona».
Il Parlamento regionale dei Giovani Puglia 2010/2011 chiuderà i battenti a giugno. Nel corso dei mesi sono previste dalle quattro alle cinque sedute plenarie. Nella prima verranno stabiliti i diversi ruoli.
«Per fare politica ci vuole passione ed oggi nemmeno il 20% lo fa per questo», conclude Lucia. «La politica è diventata una sorta di business, noto il completo disinteresse dei giovani ed in particolare delle ragazze nei confronti di questo mondo. Non conosco nemmeno una ragazza della mia età che se ne interessa». Un accenno anche alla questione dei voti: «Non venderei mai il mio voto né per 50 euro né per 1000, la politica non è un baratto. Ci vorrebbe una maggiore trasparenza nelle cose, nei progetti, nei bandi e nei concorsi rivolti ai giovani, ci vorrebbero aiuti e incentivi per gli studenti».
Le elezioni si sono svolte lo scorso 20 dicembre. In ogni scuola votante, dopo la nomina della Commissione, è stato costituito un seggio elettorale. I candidati dovevano aver compiuto il sedicesimo anno di età.
Lucia Diele nutre la passione per la politica sin da quando aveva 14 anni. Ora ne ha 18, ma spera in futuro di poter proseguire su questa strada. «Volevo candidarmi già dallo scorso anno perché conoscevo il progetto, ma il modulo di iscrizione arrivò a scuola in ritardo, praticamente dopo le votazioni», spiega. «Un mio amico qualche anno fa si candidò e vinse, io lo sostenni». Si tratta di Paolo Abrescia, ex studente del Liceo scientifico di Altamura, ora universitario.
Lucia questa volta non si è lasciata sfuggire l'occasione, risultando la prima candidata. Anche altri sei ragazzi di Altamura – uno studente dell'Istituto Tecnico e quattro del Professionale – hanno presentato la candidatura, ma i voti non sono bastati per la loro elezione a parlamentari.
«Il mondo della politica mi affascina - continua Lucia - le aspirazioni per il futuro sono grandi, ma accogliamo quel che verrà. A livello locale frequento il partito del Pdl già da quattro anni». Alla domanda su una sua possibile e futura candidatura in città, risponde: «Mi interesserebbe candidarmi, ma alla base di una candidatura ci deve essere un certo tipo di preparazione, che penso di non possedere ancora». La studentessa altamurana va avanti a piccoli passi, perché ha intrapreso un percorso che si prospetta lungo. Il suo successo elettorale «è frutto del lavoro e dell'impegno nei vari ambiti, fra i quali anche quello delle politiche giovanili».
«Mi aspetto di essere all'altezza dell'esperienza», afferma. E parla dei suoi propositi di giovane parlamentare: «Visto l'ampio consenso ottenuto, mi sono riproposta di non fare tutto di testa mia. Prima di qualunque seduta, convocherò i rappresentati d'istituto delle scuole di Altamura che, a loro volta, convocheranno tutti i rappresentati di classe. Le mie proposte saranno frutto di idee e di confronto fra i ragazzi della scuola locale perché io dovrei essere, come la politica in generale, la voce dei votanti».
Per la studentessa del Liceo altamurano, il progetto del Parlamento regionale Giovani Puglia «è qualcosa di concreto, perché in passato sono già state fatte delle proposte di legge». Ma è anche «un piccolo passo per quello che potrebbe essere il mio futuro».
Prima della chiusura delle candidature, Lucia non ha detto a nessuno di questo suo «piccolo passo». Poi, con il sostegno di alcuni amici, ha organizzato la sua campagna elettorale. Avevano diritto al voto tutti gli studenti delle scuole superiori della Regione, divisi per collegio. Altamura rientrava nel collegio Bari 3 insieme ai Comuni di Gravina, Bitonto, Terlizzi, Acquaviva, Santeramo e Cassano. «Tutti gli studenti delle scuole superiori hanno diritto al voto - spiega - ma non tutte le scuole si interessano al progetto e fanno votare i ragazzi, a questo ho dovuto provvedere di persona».
Il Parlamento regionale dei Giovani Puglia 2010/2011 chiuderà i battenti a giugno. Nel corso dei mesi sono previste dalle quattro alle cinque sedute plenarie. Nella prima verranno stabiliti i diversi ruoli.
«Per fare politica ci vuole passione ed oggi nemmeno il 20% lo fa per questo», conclude Lucia. «La politica è diventata una sorta di business, noto il completo disinteresse dei giovani ed in particolare delle ragazze nei confronti di questo mondo. Non conosco nemmeno una ragazza della mia età che se ne interessa». Un accenno anche alla questione dei voti: «Non venderei mai il mio voto né per 50 euro né per 1000, la politica non è un baratto. Ci vorrebbe una maggiore trasparenza nelle cose, nei progetti, nei bandi e nei concorsi rivolti ai giovani, ci vorrebbero aiuti e incentivi per gli studenti».