Politica
Loporcaro: "Autonomia regionale deprime il Sud e Altamura"
Molto negativo il giudizio sul disegno di legge: "spacca l'Italia"
Altamura - venerdì 26 gennaio 2024
Comunicato Stampa
Comunicato stampa del consigliere comunale Michele Loporcaro (Movimento 5 stelle - Semi di futuro)
Il 23 gennaio è stato scritto un capitolo vergognoso nella storia della Repubblica "una e indivisibile", come vorrebbe la nostra Costituzione. È stato approvato dal Senato il Ddl Calderoli (con 110 voti a favore, 64 contrari e 3 astenuti), che ora passa all'esame della Camera. Passa così il disegno leghista di autonomia differenziata, giustamente chiamato da economisti e costituzionalisti "secessione dei ricchi" o "spacca-Italia". Non bastava togliere il reddito di cittadinanza, respingere ogni ipotesi di salario minimo per i lavoratori precari e atipici, rifiutarsi di discutere una legge di iniziativa popolare volta a garantire maggiore giustizia economica e sociale tra i territori. Non bastava cestinare qualsiasi proposta delle opposizioni a tutela delle cittadine e dei cittadini più fragili!
Da oggi in poi i diritti saranno determinati dal luogo in cui si nasce, perché le regioni più ricche saranno ancora più ricche e quelle più povere saranno ancora più povere. Meno ospedali, liste di attesa più lunghe, retribuzioni e pensioni più basse per lavoratrici e lavoratori di ogni categoria, scuole di serie A e scuole di serie B, asili nido inesistenti, bollette energetiche con forti differenze tra regione e regione, treni insufficienti per lavoratori e studenti pendolari.
In base a questo disegno la destra al governo, che pure parla tanto di "nazione", sfascia la repubblica consentendo, alle regioni che lo richiedano, di gestire in piena autonomia ben 23 materie (sanità, energia, infrastrutture, scuola, trasporti, previdenza e molto altro...) e di trattenere gran parte del gettito fiscale. Tutto questo porterà le regioni del Sud (ma anche le aree periferiche del Nord lontane dalle grandi città) ad avere sempre meno risorse e sussidi dallo Stato. Tutto ciò è in contrasto con la Costituzione, che prevede non un regionalismo competitivo e divisivo ma un regionalismo solidale in cui chi ha di più dà a chi ha di meno per crescere insieme, grazie ai meccanismi di perequazione (cioè di redistribuzione delle risorse). L'autonomia differenziata è stata approvata nonostante illustri relazioni di enti qualificati (tra cui Fondazione Sole 24 Ore, Ufficio di Bilancio del Parlamento, Gimbe, Svimez, Bankitalia, Confindustria) abbiano dimostrato con i numeri che il nord Italia scende ogni anno di decine di posizioni proprio perché procede con passo zoppicante senza il Sud e senza una politica economica proiettata nel Mediterraneo. Tutto ciò inoltre accade in contrasto con gli indirizzi dell'Europa, che ha destinato all'Italia i fondi del PNRR per sanare i divari territoriali, che invece aumenteranno con la legge quadro approvata ieri.
Raffaele Fitto, ex governatore della regione Puglia, ministro per gli affari europei e le politiche di coesione e il PNRR, ha tradito elettrici ed elettori pugliesi e meridionali.
Li ha traditi Rossano Sasso, il parlamentare leghista che, mentre sbandiera il progetto di rendere il pane di Altamura patrimonio dell'UNESCO e si fa paladino del "laborioso popolo altamurano", si rende complice di un progetto politico che crea solo ostacoli allo sviluppo economico e alla visibilità nazionale e sovranazionale della nostra filiera agroalimentare locale in un'Italietta in cui ogni regione avrà i suoi confini, le sue leggi, le sue dogane, le sue strade, i suoi trasporti.
E chiediamo anche al sindaco Vitantonio Petronella e all'amministrazione del Comune di Altamura, che hanno tra gli eletti di una maggioranza ibrida anche i consiglieri della Lega sponsorizzati dal deputato Rossano Sasso: credete anche voi che l'Italia sarà più unita con meno soldi al Sud? Questa volta da che parte state?
Movimento 5 Stelle e Semi di Futuro a livello locale e a livello nazionale intraprenderanno ogni altra possibile azione per garantire l'uguaglianza dei diritti sociali e la solidarietà economica sancite dalla Costituzione, continuando a collaborare con le forze politiche, i sindacati, i movimenti e le associazioni che hanno contrastato la secessione leghista abbracciata da tutti i partiti di destra.
Gruppo consiliare
Movimento 5 Stelle – Semi di futuro
Il 23 gennaio è stato scritto un capitolo vergognoso nella storia della Repubblica "una e indivisibile", come vorrebbe la nostra Costituzione. È stato approvato dal Senato il Ddl Calderoli (con 110 voti a favore, 64 contrari e 3 astenuti), che ora passa all'esame della Camera. Passa così il disegno leghista di autonomia differenziata, giustamente chiamato da economisti e costituzionalisti "secessione dei ricchi" o "spacca-Italia". Non bastava togliere il reddito di cittadinanza, respingere ogni ipotesi di salario minimo per i lavoratori precari e atipici, rifiutarsi di discutere una legge di iniziativa popolare volta a garantire maggiore giustizia economica e sociale tra i territori. Non bastava cestinare qualsiasi proposta delle opposizioni a tutela delle cittadine e dei cittadini più fragili!
Da oggi in poi i diritti saranno determinati dal luogo in cui si nasce, perché le regioni più ricche saranno ancora più ricche e quelle più povere saranno ancora più povere. Meno ospedali, liste di attesa più lunghe, retribuzioni e pensioni più basse per lavoratrici e lavoratori di ogni categoria, scuole di serie A e scuole di serie B, asili nido inesistenti, bollette energetiche con forti differenze tra regione e regione, treni insufficienti per lavoratori e studenti pendolari.
In base a questo disegno la destra al governo, che pure parla tanto di "nazione", sfascia la repubblica consentendo, alle regioni che lo richiedano, di gestire in piena autonomia ben 23 materie (sanità, energia, infrastrutture, scuola, trasporti, previdenza e molto altro...) e di trattenere gran parte del gettito fiscale. Tutto questo porterà le regioni del Sud (ma anche le aree periferiche del Nord lontane dalle grandi città) ad avere sempre meno risorse e sussidi dallo Stato. Tutto ciò è in contrasto con la Costituzione, che prevede non un regionalismo competitivo e divisivo ma un regionalismo solidale in cui chi ha di più dà a chi ha di meno per crescere insieme, grazie ai meccanismi di perequazione (cioè di redistribuzione delle risorse). L'autonomia differenziata è stata approvata nonostante illustri relazioni di enti qualificati (tra cui Fondazione Sole 24 Ore, Ufficio di Bilancio del Parlamento, Gimbe, Svimez, Bankitalia, Confindustria) abbiano dimostrato con i numeri che il nord Italia scende ogni anno di decine di posizioni proprio perché procede con passo zoppicante senza il Sud e senza una politica economica proiettata nel Mediterraneo. Tutto ciò inoltre accade in contrasto con gli indirizzi dell'Europa, che ha destinato all'Italia i fondi del PNRR per sanare i divari territoriali, che invece aumenteranno con la legge quadro approvata ieri.
Raffaele Fitto, ex governatore della regione Puglia, ministro per gli affari europei e le politiche di coesione e il PNRR, ha tradito elettrici ed elettori pugliesi e meridionali.
Li ha traditi Rossano Sasso, il parlamentare leghista che, mentre sbandiera il progetto di rendere il pane di Altamura patrimonio dell'UNESCO e si fa paladino del "laborioso popolo altamurano", si rende complice di un progetto politico che crea solo ostacoli allo sviluppo economico e alla visibilità nazionale e sovranazionale della nostra filiera agroalimentare locale in un'Italietta in cui ogni regione avrà i suoi confini, le sue leggi, le sue dogane, le sue strade, i suoi trasporti.
E chiediamo anche al sindaco Vitantonio Petronella e all'amministrazione del Comune di Altamura, che hanno tra gli eletti di una maggioranza ibrida anche i consiglieri della Lega sponsorizzati dal deputato Rossano Sasso: credete anche voi che l'Italia sarà più unita con meno soldi al Sud? Questa volta da che parte state?
Movimento 5 Stelle e Semi di Futuro a livello locale e a livello nazionale intraprenderanno ogni altra possibile azione per garantire l'uguaglianza dei diritti sociali e la solidarietà economica sancite dalla Costituzione, continuando a collaborare con le forze politiche, i sindacati, i movimenti e le associazioni che hanno contrastato la secessione leghista abbracciata da tutti i partiti di destra.
Gruppo consiliare
Movimento 5 Stelle – Semi di futuro