La città
Locali S. Agostino, la questione torna in auge
"Movimentiamoci" chiede Consiglio comunale monotematico. Proposta condivisa da Pdl
Altamura - lunedì 8 ottobre 2012
11.14
Si torna a parlare della questione "locali della parrocchia S. Agostino". Il gruppo "Movimentiamoci" chiede un Consiglio comunale monotematico aperto sul tema. La proposta è condivisa dai componenti del Pdl (Loizzo, Barattini, Laterza, Ciccimarra).
Una storia lunga che vede l'incipit nel 1865, quando lo Stato confiscò alcuni locali appartenenti alla parrocchia e costituenti un unico complesso architettonico e storico. La chiesa, per espletare le varie attività pastorali, ha occupato, a titolo di comodato gratuito, vani adiacenti e annessi all'ex Mattatoio Comunale. In risposta alla richiesta da parte della parrocchia di retrocessione dei locali, l'amministrazione comunale, con una lettera datata 19 gennaio 2012, chiese il rilascio degli stessi entro 30 giorni dalla ricezione del documento, riservandosi di valutare l'istanza di retrocessione solo a conclusione dei lavori. Una risposta, dunque, che non ha mai garantito e non ha mai chiarificato alcuna soluzione.
Il 16 aprile giunse una diffida da parte del Comune con cui si ordinava, entro le ore 8.30 del mattino del 18, lo sgombero dei locali nei quali giovani fedeli e ragazzi del gruppo Agesci 1 espletavano le attività pastorali e di aggregazione. 60 giovani impegnati nelle attività oratoriali, 15 bambini provenienti da famiglie disagiate che seguivano lezioni doposcuola, ragazzi dediti alle attività teatrali e giovani dell'Agesci sono stati, in quella data, sfrattati. Furono raccolte, inoltre, più di 3700 firme in una petizione presentata al Comune.
Ma i locali sono soggetti a lavori di ampliamento del Laboratorio Urbano Giovanile Port'Alba, lavori finanziati con 1.800.000 euro dalla Regione. Il rischio era di perdere i finanziamenti qualora non si fossero avviati gli interventi.
Una storia lunga che vede l'incipit nel 1865, quando lo Stato confiscò alcuni locali appartenenti alla parrocchia e costituenti un unico complesso architettonico e storico. La chiesa, per espletare le varie attività pastorali, ha occupato, a titolo di comodato gratuito, vani adiacenti e annessi all'ex Mattatoio Comunale. In risposta alla richiesta da parte della parrocchia di retrocessione dei locali, l'amministrazione comunale, con una lettera datata 19 gennaio 2012, chiese il rilascio degli stessi entro 30 giorni dalla ricezione del documento, riservandosi di valutare l'istanza di retrocessione solo a conclusione dei lavori. Una risposta, dunque, che non ha mai garantito e non ha mai chiarificato alcuna soluzione.
Il 16 aprile giunse una diffida da parte del Comune con cui si ordinava, entro le ore 8.30 del mattino del 18, lo sgombero dei locali nei quali giovani fedeli e ragazzi del gruppo Agesci 1 espletavano le attività pastorali e di aggregazione. 60 giovani impegnati nelle attività oratoriali, 15 bambini provenienti da famiglie disagiate che seguivano lezioni doposcuola, ragazzi dediti alle attività teatrali e giovani dell'Agesci sono stati, in quella data, sfrattati. Furono raccolte, inoltre, più di 3700 firme in una petizione presentata al Comune.
Ma i locali sono soggetti a lavori di ampliamento del Laboratorio Urbano Giovanile Port'Alba, lavori finanziati con 1.800.000 euro dalla Regione. Il rischio era di perdere i finanziamenti qualora non si fossero avviati gli interventi.