Politica
Lettera aperta di Nico Dambrosio al sindaco Mario Stacca
Il Presidente del Consiglio comunale non presiederà il prossimo Consiglio. Ieri incontro con i vertici provinciali del PDL
Altamura - martedì 28 settembre 2010
19.00
Mancano poco meno di due giorni al prossimo Consiglio comunale, convocato per giovedì 30 settembre, alle ore 17. All'Ordine del Giorno, questioni di bilancio. Il presidente del Consiglio comunale Nico Dambrosio, in una lettera aperta al sindaco Mario Stacca, dimissionario dallo scorso 20 settembre, ha fatto sapere di non voler presiedere la seduta consiliare "al solo fine di garantire all'istituzione consiliare la massima funzionalità, al riparo da ogni strumentalismo". Nella stessa lettera, Dambrosio parla di "disagio" provato a causa dell'"l'accanimento mediatico, nutrito da autentiche menzogne e da accostamenti inverosimili". Stacca ha ancora undici giorni di tempo per ritirare le proprie dimissioni, date in seguito ad alcune dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale sull'omicidio e sulla persona di Bartolo Dambrosio.
"Mai - continua Dambrosio nella lettera - la disonestà e l'illegalità hanno accompagnato il mio agire. La mia persona, insieme alla nostra intera Amministrazione, in questi giorni è stata costretta a subire una violenza inaudita, alla quale rispondo che mai, neanche lontanamente, la disonestà e l'illegalità hanno accompagnato il mio agire". E dichiara che non "c'è alcuna ragione che in qualche modo mi investa che possa giustificare l'abbandono da parte tua e della nostra alleanza di un mandato conferitoci con grande e meritato consenso dal popolo altamurano. Nessuno di noi può permettersi di darla vinta agli sciacallaggi, alle calunnie, agli strumentalismi, ai falsi moralismi dei convertiti dell'onestà dell'ultima ora. Se gettassimo la spugna, metteremmo la nostra democrazia su un insidioso piani inclinato in fondo al quale tutto ci sarebbe tranne il bene della nostra comunità. Di qui il nostro dovere di resistere a un'aggressione indirizzata a colpire il nostro progetto politico e la decisa scelta di campo che il nostro popolo ha da poco inequivocabilmente espresso".
Dambrosio, dunque, non sarebbe intenzionato a dimettersi. Anzi, invita il Sindaco a ritirare le proprie dimissioni: "Il prestigio della città va salvaguardato restando ciascuno, con la forza della propria limpida coscienza, a testa alta al proprio posto, e non con abbandoni precipitosi e senza motivo che darebbero ragione a chi non ne ha alcuna. Ecco perchè ti chiedo di revocare le dimissioni. Quanto a me, saprò ben prendere al momento opportuno le decisioni che giovano esclusivamente alla città e alla serenità dell'ambiente".
Intanto ieri pomeriggio c'è stato un incontro con i vertici provinciali del PDL, partito sia di Stacca che di Dambrosio.
Fonte da cui è stato tratto il testo della lettera: Notizie on-line
"Mai - continua Dambrosio nella lettera - la disonestà e l'illegalità hanno accompagnato il mio agire. La mia persona, insieme alla nostra intera Amministrazione, in questi giorni è stata costretta a subire una violenza inaudita, alla quale rispondo che mai, neanche lontanamente, la disonestà e l'illegalità hanno accompagnato il mio agire". E dichiara che non "c'è alcuna ragione che in qualche modo mi investa che possa giustificare l'abbandono da parte tua e della nostra alleanza di un mandato conferitoci con grande e meritato consenso dal popolo altamurano. Nessuno di noi può permettersi di darla vinta agli sciacallaggi, alle calunnie, agli strumentalismi, ai falsi moralismi dei convertiti dell'onestà dell'ultima ora. Se gettassimo la spugna, metteremmo la nostra democrazia su un insidioso piani inclinato in fondo al quale tutto ci sarebbe tranne il bene della nostra comunità. Di qui il nostro dovere di resistere a un'aggressione indirizzata a colpire il nostro progetto politico e la decisa scelta di campo che il nostro popolo ha da poco inequivocabilmente espresso".
Dambrosio, dunque, non sarebbe intenzionato a dimettersi. Anzi, invita il Sindaco a ritirare le proprie dimissioni: "Il prestigio della città va salvaguardato restando ciascuno, con la forza della propria limpida coscienza, a testa alta al proprio posto, e non con abbandoni precipitosi e senza motivo che darebbero ragione a chi non ne ha alcuna. Ecco perchè ti chiedo di revocare le dimissioni. Quanto a me, saprò ben prendere al momento opportuno le decisioni che giovano esclusivamente alla città e alla serenità dell'ambiente".
Intanto ieri pomeriggio c'è stato un incontro con i vertici provinciali del PDL, partito sia di Stacca che di Dambrosio.
Fonte da cui è stato tratto il testo della lettera: Notizie on-line