Eventi e cultura
Le bollette scadono… e non si possono pagare
Successo per “Scadenza 4, pagabile 5”. L'associazione culturale Lacompagnia mette in scena la simpatia napoletana, ma anche la "dura quotidianità"
Altamura - mercoledì 26 maggio 2010
11.56
Quante famiglie arrivano a fine mese senza sapere come pagare rate e bollette? Tante. Soprattutto in questo periodo di crisi. L'associazione culturale di teatro Lacompagnia ha messo in scena una problematica di grande attualità. Lo ha fatto puntando sul sorriso. Quello buono. Quello che invita alla riflessione. L'accento e la simpatia napoletana dei personaggi hanno contribuito a rendere ancora più divertente lo spettacolo.
"Scadenza 4, Pagabile 5", questo il titolo della commedia in tre atti di Gaetano di Maio (regia Antonello Arpaia), protagonista del teatro del Sacro Cuore dal 22 al 24 maggio scorsi. Un successo ribadito, dopo la prima, dagli applausi e dalla presenza della numerosa platea.
E se le bollette scadono il 4, verranno pagate il 5. O non verranno pagate affatto. Occorrono più giorni, infatti, perché i personaggi si inventino uno stratagemma utile a reperire i soldi che mancano. Arrivano persino a fingere una pazzia, conseguenza di un tentato suicidio, per riuscire a percepire una pensione di invalidità. O a combinare un matrimonio tra un uomo, per giunta sposato con una donna definita "isterica", e la zitella del paese, disposta a pagare un assegno di 400 euro perché queste nozze si facciano.
Variegato il pubblico. Presenti anche diversi bambini. Una rappresentazione che, a suon di risate, avrà suscitato qualche riflessione sull'amara realtà che ci circonda. Perché la disoccupazione e la conseguente disperazione portano davvero le famiglie ad inventarsi stratagemmi impensabili per poter affrontare la quotidianità.
Unica pecca, la durata dello spettacolo, cominciato alle 21.00 circa e finito poco prima delle 24.00. Molta gente, alla rappresentazione di lunedì 24, è andata via dopo i primi due atti non perché la commedia fosse noiosa – anzi tutt'altro - ma per l'orario tardo in cui si sarebbe conclusa.
"Scadenza 4, Pagabile 5", questo il titolo della commedia in tre atti di Gaetano di Maio (regia Antonello Arpaia), protagonista del teatro del Sacro Cuore dal 22 al 24 maggio scorsi. Un successo ribadito, dopo la prima, dagli applausi e dalla presenza della numerosa platea.
E se le bollette scadono il 4, verranno pagate il 5. O non verranno pagate affatto. Occorrono più giorni, infatti, perché i personaggi si inventino uno stratagemma utile a reperire i soldi che mancano. Arrivano persino a fingere una pazzia, conseguenza di un tentato suicidio, per riuscire a percepire una pensione di invalidità. O a combinare un matrimonio tra un uomo, per giunta sposato con una donna definita "isterica", e la zitella del paese, disposta a pagare un assegno di 400 euro perché queste nozze si facciano.
Variegato il pubblico. Presenti anche diversi bambini. Una rappresentazione che, a suon di risate, avrà suscitato qualche riflessione sull'amara realtà che ci circonda. Perché la disoccupazione e la conseguente disperazione portano davvero le famiglie ad inventarsi stratagemmi impensabili per poter affrontare la quotidianità.
Unica pecca, la durata dello spettacolo, cominciato alle 21.00 circa e finito poco prima delle 24.00. Molta gente, alla rappresentazione di lunedì 24, è andata via dopo i primi due atti non perché la commedia fosse noiosa – anzi tutt'altro - ma per l'orario tardo in cui si sarebbe conclusa.