Eventi e cultura
"La valigia sul letto"
La comicità continua sul palco "Bombetta d'Oro" 2013
Altamura - lunedì 9 dicembre 2013
11.50
Una comicità che non nasce dall'equivoco, comune denominatore delle commedie, bensì da uno specchio chiaro di una realtà raccontata a suon di battute dal tono partenopeo. Il sipario Bombetta si è aperto, lo scorso venerdì 6 dicembre, con una farsa riflessiva: "La valigia sul letto", di Edoardo Tartaglia.
Pronta la partenza di due coniugi in cerca di una sistemazione, e non solo lavorativa. Achille e Brigida, una coppia racchiusa nello spirito nomade della precarietà economica e pertanto attanagliata dal morso del litigio frequente. Lui, lavora a nero come custode nel cantiere della metropolitana di Napoli, lei, ragazza immagine per una macelleria del posto. Il loro amore, pluriennale, non è suggellato neanche dal matrimonio. Una clausola della storia che offrirà, tra i vari spunti, un'ulteriore occasione di risate. In coda ai fotogrammi di un "programma di protezione" messo in atto per loro e seguito dal commissario Rispoli per il vincolo della loro parentela con un mafioso napoletano pentito, i due sventurati si ritroveranno a fare i conti con imprevisti e con le verità della vita. Uno stratagemma consente di modificare all'anagrafe il cognome di Achille da Lo Chiummo in Lo Ciummo, vero cognome del cugino pentito, Antimo, cosicché si prospetta per la coppia una nuova vita e un lavoro assicurato.
Ma "una baracca non potrà mai diventare un palazzo" è l'epilogo contro cui si scontreranno i protagonisti. La località segreta che li vede accolti per il rifugio segreto è un cimitero del nord Italia. Qui vivranno assieme al cugino Antimo e ad Annarosa, sorella di Achille e vivace praticante della più fervida e radicata fede cristiana. E proprio quando per diverse fatalità si delinea per i coniugi la possibilità di un riscatto verso una vita "normale", fatta di onesto lavoro e unione felice, l'interiorità più atavica e istintuale di Annarosa renderà vera la parentela con il pentito Antimo Lo Chiummo con il quale concepirà un figlio. Ed ecco che il "destino della baracca" torna a vibrare negli animi dei protagonisti, lasciando gli spettatori, divertiti dall'allegro botta e risposta a pieno ritmo dei personaggi, ma come l'ebbra di un buon vino, restituiti alle amare riflessioni della vita.
Il prossimo spettacolo, "Tre sull'altalena" di Luigi Lunari, è previsto per venerdì 13 dicembre.
Pronta la partenza di due coniugi in cerca di una sistemazione, e non solo lavorativa. Achille e Brigida, una coppia racchiusa nello spirito nomade della precarietà economica e pertanto attanagliata dal morso del litigio frequente. Lui, lavora a nero come custode nel cantiere della metropolitana di Napoli, lei, ragazza immagine per una macelleria del posto. Il loro amore, pluriennale, non è suggellato neanche dal matrimonio. Una clausola della storia che offrirà, tra i vari spunti, un'ulteriore occasione di risate. In coda ai fotogrammi di un "programma di protezione" messo in atto per loro e seguito dal commissario Rispoli per il vincolo della loro parentela con un mafioso napoletano pentito, i due sventurati si ritroveranno a fare i conti con imprevisti e con le verità della vita. Uno stratagemma consente di modificare all'anagrafe il cognome di Achille da Lo Chiummo in Lo Ciummo, vero cognome del cugino pentito, Antimo, cosicché si prospetta per la coppia una nuova vita e un lavoro assicurato.
Ma "una baracca non potrà mai diventare un palazzo" è l'epilogo contro cui si scontreranno i protagonisti. La località segreta che li vede accolti per il rifugio segreto è un cimitero del nord Italia. Qui vivranno assieme al cugino Antimo e ad Annarosa, sorella di Achille e vivace praticante della più fervida e radicata fede cristiana. E proprio quando per diverse fatalità si delinea per i coniugi la possibilità di un riscatto verso una vita "normale", fatta di onesto lavoro e unione felice, l'interiorità più atavica e istintuale di Annarosa renderà vera la parentela con il pentito Antimo Lo Chiummo con il quale concepirà un figlio. Ed ecco che il "destino della baracca" torna a vibrare negli animi dei protagonisti, lasciando gli spettatori, divertiti dall'allegro botta e risposta a pieno ritmo dei personaggi, ma come l'ebbra di un buon vino, restituiti alle amare riflessioni della vita.
Il prossimo spettacolo, "Tre sull'altalena" di Luigi Lunari, è previsto per venerdì 13 dicembre.