La città
La Tarsu aumenta del 25%
«Oneri insostenibili per il bilancio comunale». Il Comune si impegna ad accertare e a recuperare l'evasione fiscale
Altamura - martedì 19 aprile 2011
09.39
Con delibera n. 33 del 29 marzo 2011 (in allegato) la Giunta comunale ha determinato le tariffe della Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni e assimilati) per l'anno 2011. L'imposta, per l'anno corrente, aumenterà del 25% rispetto a quella stabilita con Deliberazione di Giunta Comunale n. 42 del 7 maggio 2008. Gli oneri comunali per l'intero costo del servizio raccolta e smaltimento rifiuti, per l'anno 2011, sono stati stimati dal Servizio Ambiente del III Settore Sviluppo e Governo del Territorio. «Quelli rilevanti ai fini della determinazione del tasso di copertura del costo del servizio - si legge nella Delibera - sommati ai costi per il personale interno adibito al servizio, ammontano a complessivi € 9.820.634,00». Nel documento si specifica che «emerge un rilevante incremento, pari a € 686.917,55, rispetto ai costi stimati nell'ambito del Bilancio di Previsione 2010 e riconducibile a tre fattori, non derivanti da scelte dell'Amministrazione comunale, bensì da disposizioni normative e dalla mancata chiusura del ciclo integrato dei rifiuti nell'ambito del bacino ATO BA/4: aggiornamento ISTAT stimato del canone nel corso dell'esercizio; maggiori costi da trasporto dei rifiuti in discarica fuori bacino; costi per la biostabilizzazione dei rifiuti».
In base alle tariffe attualmente in vigore ed «in assenza di incrementi del gettito per il 2011, la differenza ricavi-costi da imputare sulla fiscalità generale ammonterebbe a circa € 2.472.634,00. Tale onere – si legge ancora nella Delibera - non risulta assolutamente sostenibile dal Bilancio Comunale, per effetto soprattutto dei drastici tagli ai trasferimenti statali per il 2011, previsti dal D.L. n. 78/2010 e quantificati dal Ministero dell'Interno, per il Comune di Altamura, in € 1.818.586,25, e dalla necessità di ridurre la quota degli oneri di urbanizzazione applicati alla spesa corrente, nel 2010 pari ad € 1.782.918,00, al fine di evitare la paralisi della spesa d'investimento per effetto dei nuovi e più restrittivi obiettivi del Patto di Stabilità Interno per il 2011».
La Legge n. 446 del 15 dicembre 1997 stabilisce che «il Comune approvi le tariffe ed i prezzi pubblici ai fini dell'approvazione del bilancio di previsione, determinando quindi la misura del prelievo tributario in relazione al complesso delle spese previste nel bilancio annuale».
«È pertanto necessario - si legge ancora nella Delibera - adeguare le tariffe della Tarsu per l'anno 2011 in misura tale non solo da assicurare integralmente la copertura dell'incremento dei costi rispetto alle previsioni per il 2010, ma anche la riduzione degli oneri a carico della fiscalità generale, al fine di contribuire, sia pur in misura parziale, a compensare le minori risorse correnti disponibili per il finanziamento delle spese correnti dell'Ente, per effetto in primo luogo dei tagli ai trasferimenti statali e dell'inasprimento dei vincoli del Patto di Stabilità disposti per il 2011 come innanzi evidenziati. Tale obiettivo può essere perseguito mediante l'adozione di provvedimenti adeguati a ridurre, nella misura minima del 5%, il costo dello spazzamento da dedurre dal costo complessivo dei servizi di nettezza urbana».
Il Comune si impegna anche ad accertare e a recuperare l'evasione fiscale relativa alla Tarsu per «garantire il recupero dell'ulteriore somma di € 140.000,00 necessaria a rideterminare nella misura minima del 5% il costo dello spazzamento, da dedurre dal costo complessivo dei servizi di nettezza urbana, mediante l'accertamento ed il recupero dell'evasione fiscale relativo a tale tributo, da effettuarsi a mezzo di adeguate attività selettive e non massive di incrocio e controllo dei dati da parte dei competenti uffici tributari dell'Ente e privilegiando ed incentivando forme di ravvedimento spontaneo da parte dei contribuenti».
Secondo la delibera di Giunta comunale n. 37 dell'11 aprile 2011 (in allegato), che rettifica la tabella delle nuove tariffe riportata nel precedente documento, le tariffe determinate per l'anno corrente sono le seguenti:
A - Abitazioni private €/mq.2.56
B - Esercizi commerciali e negoziali in genere €/mq.5.11
C - Uffici commerciali, industriali e simili €/mq.5.11
D - Locali adibiti a piccole industrie e laboratori artigiani €/mq.2.56
E - Convivenze €/mq.2.56
F - Locali di divertimento, sale da ballo, circoli €/mq.7.60
G - Alimentari €/mq.5.11
H - Uffici Pubblici €/mq.5.11
I - Edicole e chioschi €/mq.5.11
K - Edifici pubblici €/mq.5.11
L - Studi Professionali €/mq.5.11
M - Cinema, Teatri, Bar, Ristoranti, Trattorie €/mq.6.35
N - Alberghi, Locande, Pensioni, Camere mobiliate €/mq.5.11
O - Scuole statali di ogni ordine e grado, anche facenti capo all'Amministrazione Provinciale di Bari, site nel Comune di Altamura. (Sostituita da trasf. Statale forfettario ex Legge n.31 del 28/2/2008 art.33/bis)
P - Scuole private paritarie e legalmente riconosciute di ogni ordine e grado €/mq.1.44
In base alle tariffe attualmente in vigore ed «in assenza di incrementi del gettito per il 2011, la differenza ricavi-costi da imputare sulla fiscalità generale ammonterebbe a circa € 2.472.634,00. Tale onere – si legge ancora nella Delibera - non risulta assolutamente sostenibile dal Bilancio Comunale, per effetto soprattutto dei drastici tagli ai trasferimenti statali per il 2011, previsti dal D.L. n. 78/2010 e quantificati dal Ministero dell'Interno, per il Comune di Altamura, in € 1.818.586,25, e dalla necessità di ridurre la quota degli oneri di urbanizzazione applicati alla spesa corrente, nel 2010 pari ad € 1.782.918,00, al fine di evitare la paralisi della spesa d'investimento per effetto dei nuovi e più restrittivi obiettivi del Patto di Stabilità Interno per il 2011».
La Legge n. 446 del 15 dicembre 1997 stabilisce che «il Comune approvi le tariffe ed i prezzi pubblici ai fini dell'approvazione del bilancio di previsione, determinando quindi la misura del prelievo tributario in relazione al complesso delle spese previste nel bilancio annuale».
«È pertanto necessario - si legge ancora nella Delibera - adeguare le tariffe della Tarsu per l'anno 2011 in misura tale non solo da assicurare integralmente la copertura dell'incremento dei costi rispetto alle previsioni per il 2010, ma anche la riduzione degli oneri a carico della fiscalità generale, al fine di contribuire, sia pur in misura parziale, a compensare le minori risorse correnti disponibili per il finanziamento delle spese correnti dell'Ente, per effetto in primo luogo dei tagli ai trasferimenti statali e dell'inasprimento dei vincoli del Patto di Stabilità disposti per il 2011 come innanzi evidenziati. Tale obiettivo può essere perseguito mediante l'adozione di provvedimenti adeguati a ridurre, nella misura minima del 5%, il costo dello spazzamento da dedurre dal costo complessivo dei servizi di nettezza urbana».
Il Comune si impegna anche ad accertare e a recuperare l'evasione fiscale relativa alla Tarsu per «garantire il recupero dell'ulteriore somma di € 140.000,00 necessaria a rideterminare nella misura minima del 5% il costo dello spazzamento, da dedurre dal costo complessivo dei servizi di nettezza urbana, mediante l'accertamento ed il recupero dell'evasione fiscale relativo a tale tributo, da effettuarsi a mezzo di adeguate attività selettive e non massive di incrocio e controllo dei dati da parte dei competenti uffici tributari dell'Ente e privilegiando ed incentivando forme di ravvedimento spontaneo da parte dei contribuenti».
Secondo la delibera di Giunta comunale n. 37 dell'11 aprile 2011 (in allegato), che rettifica la tabella delle nuove tariffe riportata nel precedente documento, le tariffe determinate per l'anno corrente sono le seguenti:
A - Abitazioni private €/mq.2.56
B - Esercizi commerciali e negoziali in genere €/mq.5.11
C - Uffici commerciali, industriali e simili €/mq.5.11
D - Locali adibiti a piccole industrie e laboratori artigiani €/mq.2.56
E - Convivenze €/mq.2.56
F - Locali di divertimento, sale da ballo, circoli €/mq.7.60
G - Alimentari €/mq.5.11
H - Uffici Pubblici €/mq.5.11
I - Edicole e chioschi €/mq.5.11
K - Edifici pubblici €/mq.5.11
L - Studi Professionali €/mq.5.11
M - Cinema, Teatri, Bar, Ristoranti, Trattorie €/mq.6.35
N - Alberghi, Locande, Pensioni, Camere mobiliate €/mq.5.11
O - Scuole statali di ogni ordine e grado, anche facenti capo all'Amministrazione Provinciale di Bari, site nel Comune di Altamura. (Sostituita da trasf. Statale forfettario ex Legge n.31 del 28/2/2008 art.33/bis)
P - Scuole private paritarie e legalmente riconosciute di ogni ordine e grado €/mq.1.44