
Economia
La Puglia al Vinitaly, con l'incognita dei dazi Usa
In generale esportazioni sono aumentate l'anno scorso
Puglia - giovedì 3 aprile 2025
22.00
Dal 6 al 9 aprile 2025 è in programma a Verona la 57esima edizione del Vinitaly, la fiera internazionale del vino e dei distillati: la Regione Puglia partecipa in sinergia con Unioncamere Puglia, ospitando nel padiglione 11 di Fiera Verona, su una superficie di quasi 4mila metri quadri, 106 espositori, tra aziende vinicole e quattro consorzi di tutela (Castel del Monte, Rosso Barletta, Primitivo di Manduria, Salice Salentino).
Al Vinitaly negli spazi istituzionali della Regione Puglia sono in programma 17 tra convegni, incontri e seminari, per un confronto a più voci dedicato allo sviluppo locale delle produzioni vitivinicole, alla valorizzazione della biodiversità viticola passando per le soluzioni digitali dedicate alla riconoscibilità dei vini e alle opportunità di formazione professionale realizzabili nell'ambito dell'enoturismo, anche grazie ai fondi del CSR Puglia 2023/2027, il Complemento regionale di Sviluppo Rurale. Il Vinitaly 2025 sarà anche occasione per presentare a livello nazionale una serie di eventi dedicati alla promozione del vino, legati anche ai flussi turistici e alla valorizzazione dei territori.
Nella crisi globale del mondo del vino, la Puglia a livello produttivo dimostra la sua capacità di resistenza. Secondo gli ultimi dati trasmessi dal Dipartimento Agricoltura ad AGEA al 31 luglio 2024, la superficie vitata della Puglia è pari a 90.882,09 ettari, terza estensione a livello nazionale dopo Veneto e Sicilia. L'Ufficio Studi di Unioncamere Puglia evidenzia che la vendemmia 2024 è stata favorevole, con un incremento di produzione del 18% rispetto al 2023 e un ritorno ai volumi del 2022.
Nel 2024 per la categoria merceologica CA110-Bevande il valore dell'export è cresciuto rispetto all'anno precedente: 300.174.097 euro (+21.359.758 euro rispetto al valore dell'anno 2023). I mercati principali sono Germania (77.258.398 milioni di euro), Regno Unito (34.007.777 milioni), Albania (23.205.549 milioni), Svizzera (20.807.464 milioni), Stati Uniti (19.377.321 milioni), Paesi Bassi (14.091.786 milioni), Belgio (13.872.502 milioni), Francia (11.957.596 milioni).
Quello statunitense non è il principale mercato dei vini pugliesi. Però c'è da aspettarsi un effetto in negativo dei dazi appena introdotti.
Al Vinitaly negli spazi istituzionali della Regione Puglia sono in programma 17 tra convegni, incontri e seminari, per un confronto a più voci dedicato allo sviluppo locale delle produzioni vitivinicole, alla valorizzazione della biodiversità viticola passando per le soluzioni digitali dedicate alla riconoscibilità dei vini e alle opportunità di formazione professionale realizzabili nell'ambito dell'enoturismo, anche grazie ai fondi del CSR Puglia 2023/2027, il Complemento regionale di Sviluppo Rurale. Il Vinitaly 2025 sarà anche occasione per presentare a livello nazionale una serie di eventi dedicati alla promozione del vino, legati anche ai flussi turistici e alla valorizzazione dei territori.
Nella crisi globale del mondo del vino, la Puglia a livello produttivo dimostra la sua capacità di resistenza. Secondo gli ultimi dati trasmessi dal Dipartimento Agricoltura ad AGEA al 31 luglio 2024, la superficie vitata della Puglia è pari a 90.882,09 ettari, terza estensione a livello nazionale dopo Veneto e Sicilia. L'Ufficio Studi di Unioncamere Puglia evidenzia che la vendemmia 2024 è stata favorevole, con un incremento di produzione del 18% rispetto al 2023 e un ritorno ai volumi del 2022.
Nel 2024 per la categoria merceologica CA110-Bevande il valore dell'export è cresciuto rispetto all'anno precedente: 300.174.097 euro (+21.359.758 euro rispetto al valore dell'anno 2023). I mercati principali sono Germania (77.258.398 milioni di euro), Regno Unito (34.007.777 milioni), Albania (23.205.549 milioni), Svizzera (20.807.464 milioni), Stati Uniti (19.377.321 milioni), Paesi Bassi (14.091.786 milioni), Belgio (13.872.502 milioni), Francia (11.957.596 milioni).
Quello statunitense non è il principale mercato dei vini pugliesi. Però c'è da aspettarsi un effetto in negativo dei dazi appena introdotti.