Territorio
La Fortis Murgia è costretta ad emigrare
Tre squadre nello stesso stadio. La partita tra la formazione murgiana e la Battipagliese si giocherà a Picerno (PZ)
Altamura - sabato 20 novembre 2010
00.30
È accaduto quello che non doveva succedere: a causa della concomitanza tra le partite Fortis Murgia – Battipagliese (serie D) e US Altamura – Fulgor Molfetta (3^ Categoria), la squadra del falco grillaio sarà costretta a giocare a Picerno, in provincia di Potenza, lasciando lo stadio altamurano "D'Angelo" alle disponibilità della squadra guidata dalla famiglia Tafuni.
La responsabilità dell'accaduto è sicuramente da addebitarsi all'Amministrazione comunale, rea di aver elargito permessi per l'utilizzo dello stadio "D'Angelo" con troppo leggerezza e colpevole di non aver stabilito in tempo un ordine di priorità per l'utilizzo dell'impianto. L'Amministrazione, tramite un comunicato (pubblicato integralmente a lato, nel box di approfondimento), ha fatto intendere di non avere nessuna responsabilità in quanto non è suo compito stilare i calendari dei campionati sportivi, confidando nella collaborazione tra le società interessate, collaborazione che è da sempre difficile, figuriamoci adesso con l'avvento di una società, la Fortis Murgia, che, anche se composta in gran parte da dirigenti e tecnici altamurani, sulla carta rimane una società lucana, avendo la propria sede sociale ad Irsina, in provincia di Matera.
Purtroppo l'Amministrazione comunale di Altamura non è nuova a figuracce del genere: è nella memoria di tutti un episodio accaduto qualche anno fa con una partita che si sarebbe dovuta disputare sempre al "D'Angelo", rinviata perché l'impianto sportivo era occupato, chiaramente con l'autorizzazione del Comune, dal luna park arrivato in città per una festa patronale. La Fortis Murgia, dal canto suo, per mettere in chiaro la propria posizione in questa vicenda, ha immediatamente convocato una conferenza stampa tenutasi nel tardo pomeriggio presso la sala "Tommaso Fiore" del Gal "Terre di Murgia".
La conferenza stampa è stata aperta dall'avvocato Gianni Moramarco che, oltre a ribadire con forza il progetto di valorizzazione del territorio che accompagna quello sportivo, ha puntato in primis il dito verso l'Amministrazione comunale, e poi, in particolare, verso un Consigliere vicino ad una delle società altamurane, il quale, a suo dire, ostacola da sempre il loro operato e verso l'Assessore allo sport, chiamatosi subito fuori dalla questione. Ha poi preso la parola l'addetto stampa della società murgiana, Felice Griesi, che ha comunicato ai presenti di aver già provveduto ad informare tutti gli organi di stampa, anche nazionali, dell'incresciosa situazione venutasi a creare ad Altamura dove, cito testualmente, "si è preferito dar spazio ad una partita tra scapoli ammogliati (ndr, quella dell'US Altamura) piuttosto che a una di un campionato importante come quello di serie D". Sono intervenuti, inoltre, l'ex consigliere comunale Nicola Clemente e il consigliere di minoranza Lillino Colonna, che hanno dato il loro sostegno alla causa della Fortis Murgia.
Morale della favola: ancora una volta l'Amministrazione comunale si è dimostrata insensibile verso il movimento sportivo cittadino governato da interessi che di sportivo non hanno niente. A rimetterci sono, come sempre, i cittadini, soprattutto quelli appassionati di sport, già delusi per quanto successo in passato e non solo nel calcio.
La responsabilità dell'accaduto è sicuramente da addebitarsi all'Amministrazione comunale, rea di aver elargito permessi per l'utilizzo dello stadio "D'Angelo" con troppo leggerezza e colpevole di non aver stabilito in tempo un ordine di priorità per l'utilizzo dell'impianto. L'Amministrazione, tramite un comunicato (pubblicato integralmente a lato, nel box di approfondimento), ha fatto intendere di non avere nessuna responsabilità in quanto non è suo compito stilare i calendari dei campionati sportivi, confidando nella collaborazione tra le società interessate, collaborazione che è da sempre difficile, figuriamoci adesso con l'avvento di una società, la Fortis Murgia, che, anche se composta in gran parte da dirigenti e tecnici altamurani, sulla carta rimane una società lucana, avendo la propria sede sociale ad Irsina, in provincia di Matera.
Purtroppo l'Amministrazione comunale di Altamura non è nuova a figuracce del genere: è nella memoria di tutti un episodio accaduto qualche anno fa con una partita che si sarebbe dovuta disputare sempre al "D'Angelo", rinviata perché l'impianto sportivo era occupato, chiaramente con l'autorizzazione del Comune, dal luna park arrivato in città per una festa patronale. La Fortis Murgia, dal canto suo, per mettere in chiaro la propria posizione in questa vicenda, ha immediatamente convocato una conferenza stampa tenutasi nel tardo pomeriggio presso la sala "Tommaso Fiore" del Gal "Terre di Murgia".
La conferenza stampa è stata aperta dall'avvocato Gianni Moramarco che, oltre a ribadire con forza il progetto di valorizzazione del territorio che accompagna quello sportivo, ha puntato in primis il dito verso l'Amministrazione comunale, e poi, in particolare, verso un Consigliere vicino ad una delle società altamurane, il quale, a suo dire, ostacola da sempre il loro operato e verso l'Assessore allo sport, chiamatosi subito fuori dalla questione. Ha poi preso la parola l'addetto stampa della società murgiana, Felice Griesi, che ha comunicato ai presenti di aver già provveduto ad informare tutti gli organi di stampa, anche nazionali, dell'incresciosa situazione venutasi a creare ad Altamura dove, cito testualmente, "si è preferito dar spazio ad una partita tra scapoli ammogliati (ndr, quella dell'US Altamura) piuttosto che a una di un campionato importante come quello di serie D". Sono intervenuti, inoltre, l'ex consigliere comunale Nicola Clemente e il consigliere di minoranza Lillino Colonna, che hanno dato il loro sostegno alla causa della Fortis Murgia.
Morale della favola: ancora una volta l'Amministrazione comunale si è dimostrata insensibile verso il movimento sportivo cittadino governato da interessi che di sportivo non hanno niente. A rimetterci sono, come sempre, i cittadini, soprattutto quelli appassionati di sport, già delusi per quanto successo in passato e non solo nel calcio.