Eventi e cultura
La Cava dei Dinosauri diventa "cantiere" per proteggere le orme
Si è tenura una visita speciale degli studenti del Liceo classico "Cagnazzi"
Altamura - lunedì 25 marzo 2019
La Cava dei dinosauri è diventata un "cantiere" per dare concretezza agli interventi di tutela e conservazione delle orme dei dinosauri, minacciate dalle intemperie atmosferiche, e per la messa in sicurezza dei fronti della cava.
I lavori sono iniziati con il rilievo geopaleontologico di superficie e con il rilievo areale della paleosuperficie. Prossimo passo è la raccolta di campioni di roccia dalle pareti di cava.
Per la Giornata nazionale del paesaggio si è tenuto un primo esperimento di "cantiere aperto" che ha visto gli studenti del Liceo classico "Cagnazzi" di Altamura prima coinvolti in una conferenza scientifica e divulgativa presso il Palazzo Baldassarre e poi con una visita sulla paleosuperficie. Qui è stata pulita una prima pista di orme dei dinosauri, corrispondente ad una sequenza "mano piede" di impronte lasciate da un dinosauro.
Perché le orme si sono formate e sono arrivate intatte dopo 80 milioni di anni? Gli studenti hanno potuto apprendere che il sito attuale (ma in senso più esteso, probabilmente buona parte dell'Italia meridionale di oggi) era come le "Bahamas" di oggi. Quindi una "terra di mezzo", forse una striscia sottile, circondata dal mare. Un passaggio verso aree continentali dove erano presenti ingenti masse di vegetazione per nutrire questi grandi animali.
Quindi è seguita la visita presso la Cava. Tre classi del Liceo sono state accompagnate in un percorso guidato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Bari e dall'Università di Bari alla riscoperta dei valori paesaggistici dei luoghi e ad un primo tentativo di immaginare il (paleo)paesaggio in cui ai tempi del Cretaceo si muovevano i dinosauri.
L'iniziativa è stata promossa dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari, dal Comune di Altamura e dall'Associazione Temporanea di Impresa aggiudicataria dei lavori di messa in sicurezza della Cava, che vede l'Università degli studi di Bari – Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali collaborare con Cobar, CoopCulture, EN.SU. e Tesoro.
APPROFONDIMENTO
Nel 1999 è avvenuta la scoperta di orme di dinosauro su un ampio terrazzamento della cava, ormai dismessa. Si tratta della prima testimonianza in Puglia della presenza di questi grandi animali terrestri del passato che hanno camminato sulla più ampia e continua superficie ad orme mai scoperta in Italia.
La paleosuperficie è ora oggetto di un intervento, finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali con la L. 190/2014, su progetto del Segretariato regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali per la Puglia e della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari (importo € 1.000.000), che prevede una prima sistemazione degli accessi alla cava, lo studio della paleosuperficie, una volta rimossi i detriti che la rivestono, per un inquadramento più puntuale dell'importante contesto paleontologico, e la messa a punto di un protocollo di conservazione e valorizzazione delle orme in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Il paesaggio delle suggestive alture dell'Alta Murgia cha fanno da sfondo a Cava Pontrelli, di cui è evidente il potenziale di attrattore culturale e turistico per il territorio, presenta diversi straordinari elementi di interesse per la tangibile stratificazione ultramillenaria della storia dei luoghi, dallo scenario più antico dell'ambiente in cui si muovevano i dinosauri, ben diverso dall'attuale, alle tracce del popolamento umano sin dalla Preistoria ( 150.000 anni fa – Uomo di Altamura – Grotta di Lamalunga), dalle architetture rurali in pietra – masserie e iazzi - fino al paesaggio attuale, segnato dalle attività di cava e dai relitti dei macchinari ancora in loco quale interessante esempio di archeologia industriale.
I lavori alla Cava potranno essere seguiti sul sito Internet dedicato www.dinosaurialtamura.it
I lavori sono iniziati con il rilievo geopaleontologico di superficie e con il rilievo areale della paleosuperficie. Prossimo passo è la raccolta di campioni di roccia dalle pareti di cava.
Per la Giornata nazionale del paesaggio si è tenuto un primo esperimento di "cantiere aperto" che ha visto gli studenti del Liceo classico "Cagnazzi" di Altamura prima coinvolti in una conferenza scientifica e divulgativa presso il Palazzo Baldassarre e poi con una visita sulla paleosuperficie. Qui è stata pulita una prima pista di orme dei dinosauri, corrispondente ad una sequenza "mano piede" di impronte lasciate da un dinosauro.
Perché le orme si sono formate e sono arrivate intatte dopo 80 milioni di anni? Gli studenti hanno potuto apprendere che il sito attuale (ma in senso più esteso, probabilmente buona parte dell'Italia meridionale di oggi) era come le "Bahamas" di oggi. Quindi una "terra di mezzo", forse una striscia sottile, circondata dal mare. Un passaggio verso aree continentali dove erano presenti ingenti masse di vegetazione per nutrire questi grandi animali.
Quindi è seguita la visita presso la Cava. Tre classi del Liceo sono state accompagnate in un percorso guidato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Bari e dall'Università di Bari alla riscoperta dei valori paesaggistici dei luoghi e ad un primo tentativo di immaginare il (paleo)paesaggio in cui ai tempi del Cretaceo si muovevano i dinosauri.
L'iniziativa è stata promossa dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari, dal Comune di Altamura e dall'Associazione Temporanea di Impresa aggiudicataria dei lavori di messa in sicurezza della Cava, che vede l'Università degli studi di Bari – Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali collaborare con Cobar, CoopCulture, EN.SU. e Tesoro.
APPROFONDIMENTO
Nel 1999 è avvenuta la scoperta di orme di dinosauro su un ampio terrazzamento della cava, ormai dismessa. Si tratta della prima testimonianza in Puglia della presenza di questi grandi animali terrestri del passato che hanno camminato sulla più ampia e continua superficie ad orme mai scoperta in Italia.
La paleosuperficie è ora oggetto di un intervento, finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali con la L. 190/2014, su progetto del Segretariato regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali per la Puglia e della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari (importo € 1.000.000), che prevede una prima sistemazione degli accessi alla cava, lo studio della paleosuperficie, una volta rimossi i detriti che la rivestono, per un inquadramento più puntuale dell'importante contesto paleontologico, e la messa a punto di un protocollo di conservazione e valorizzazione delle orme in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Il paesaggio delle suggestive alture dell'Alta Murgia cha fanno da sfondo a Cava Pontrelli, di cui è evidente il potenziale di attrattore culturale e turistico per il territorio, presenta diversi straordinari elementi di interesse per la tangibile stratificazione ultramillenaria della storia dei luoghi, dallo scenario più antico dell'ambiente in cui si muovevano i dinosauri, ben diverso dall'attuale, alle tracce del popolamento umano sin dalla Preistoria ( 150.000 anni fa – Uomo di Altamura – Grotta di Lamalunga), dalle architetture rurali in pietra – masserie e iazzi - fino al paesaggio attuale, segnato dalle attività di cava e dai relitti dei macchinari ancora in loco quale interessante esempio di archeologia industriale.
I lavori alla Cava potranno essere seguiti sul sito Internet dedicato www.dinosaurialtamura.it