Territorio
Ipogei e grotte come discariche abusive
La Federazione Speleologica Pugliese "pulisce il buio" nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia. L'importanza del censimento delle cavità a rischio ambientale
Puglia - mercoledì 21 settembre 2011
L'utilizzo di ipogei naturali e artificiali come discariche abusive è un fenomeno molto diffuso. I danni provocati all'ambiente carsico e alle risorse idriche profonde sono incalcolabili. Puliamo il Buio, iniziativa della Società Speleologica Italiana giunta alla sua settima edizione, ha voluto portare una luce nel buio, segnalando dettagliatamente le situazioni di rischio e indicando le possibili soluzioni.
L'iniziativa rientra in Puliamo il Mondo, l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale a livello internazionale. Ha la finalità di bonificare almeno in parte le discariche abusive sotterranee, in ogni caso di documentarle, di valutarne il grado di pericolosità e di individuare i possibili rimedi, proponendoli poi all'opinione pubblica e alle Amministrazioni locali.
Il censimento delle cavità a rischio ambientale è il nodo fondamentale di Puliamo il Buio e fornisce un'autorevole base di lavoro a tutti coloro che desiderino collaborare alla protezione dell'ambiente e delle risorse idriche, alla riduzione dei rifiuti, alla valorizzazione degli habitat naturali e alla lotta alle discariche abusive. Il censimento è stato avviato nel 2005 ed è oggi disponibile on-line in forma interattiva ed in continuo aggiornamento (qui la situazione relativa alla Puglia, con dettagli riguardanti Altamura).
Tutti i gruppi speleologici pugliesi (coordinati dalla Federazione Speleologica Pugliese), oltre ad organizzare in varie zone della Puglia manifestazioni di sensibilizzazione analoghe, hanno aderito e partecipato dal 16 al 18 settembre scorso all'iniziativa nazionale. Quest'anno l'obiettivo è stato quello di stimolare la collaborazione tra gli speleologi in un evento di bonifica al fine di rendere omogenea e impattante un'operazione di recupero. Per l'edizione 2011 è stata individuata una cavità in territorio del Comune di Spinazzola, posta in uno dei punti più suggestivi del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, la Voragine del Cavone. Si apre su un pianoro carsico all'interno del Bosco di Acquatetta. In tutta la zona sono evidenti tracce di antiche cave di bauxite che rendono unico il paesaggio.
All'interno della grave, dopo un pozzo di ingresso profondo oltre 60 metri, si apre un enorme salone di circa 40 metri di diametro. Nel salone sono presenti oltre 30 carcasse di automobili di varie epoche, abbandonate negli anni passati. Le operazioni per estrarre il materiale si sono rivelate complesse. Gli speleologi hanno operato con paranchi, carrucole ed attrezzature per ridurre le dimensioni dei rifiuti e per agevolarne il recupero all'esterno. La grave è costantemente minacciata dall'avanzamento della coltivazione di una vicina cava di pietra.
L'iniziativa è stata comunicata al Parco e al Comune di Spinazzola, a cui si è anche raccomandata una futura azione programmata di bonifica integrale della grave, perché le attività effettuate durante il week-end non hanno potuto risolvere l'intero problema. L'auspicio di organizzatori e partecipanti è di sensibilizzare gli enti competenti.
Alle attività ha preso parte anche il Centro Altamurano Ricerche Speleologiche.
Nell'immagine, tratta dal sito Puliamo il Mondo, dolina in località Treppiedi.
L'iniziativa rientra in Puliamo il Mondo, l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale a livello internazionale. Ha la finalità di bonificare almeno in parte le discariche abusive sotterranee, in ogni caso di documentarle, di valutarne il grado di pericolosità e di individuare i possibili rimedi, proponendoli poi all'opinione pubblica e alle Amministrazioni locali.
Il censimento delle cavità a rischio ambientale è il nodo fondamentale di Puliamo il Buio e fornisce un'autorevole base di lavoro a tutti coloro che desiderino collaborare alla protezione dell'ambiente e delle risorse idriche, alla riduzione dei rifiuti, alla valorizzazione degli habitat naturali e alla lotta alle discariche abusive. Il censimento è stato avviato nel 2005 ed è oggi disponibile on-line in forma interattiva ed in continuo aggiornamento (qui la situazione relativa alla Puglia, con dettagli riguardanti Altamura).
Tutti i gruppi speleologici pugliesi (coordinati dalla Federazione Speleologica Pugliese), oltre ad organizzare in varie zone della Puglia manifestazioni di sensibilizzazione analoghe, hanno aderito e partecipato dal 16 al 18 settembre scorso all'iniziativa nazionale. Quest'anno l'obiettivo è stato quello di stimolare la collaborazione tra gli speleologi in un evento di bonifica al fine di rendere omogenea e impattante un'operazione di recupero. Per l'edizione 2011 è stata individuata una cavità in territorio del Comune di Spinazzola, posta in uno dei punti più suggestivi del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, la Voragine del Cavone. Si apre su un pianoro carsico all'interno del Bosco di Acquatetta. In tutta la zona sono evidenti tracce di antiche cave di bauxite che rendono unico il paesaggio.
All'interno della grave, dopo un pozzo di ingresso profondo oltre 60 metri, si apre un enorme salone di circa 40 metri di diametro. Nel salone sono presenti oltre 30 carcasse di automobili di varie epoche, abbandonate negli anni passati. Le operazioni per estrarre il materiale si sono rivelate complesse. Gli speleologi hanno operato con paranchi, carrucole ed attrezzature per ridurre le dimensioni dei rifiuti e per agevolarne il recupero all'esterno. La grave è costantemente minacciata dall'avanzamento della coltivazione di una vicina cava di pietra.
L'iniziativa è stata comunicata al Parco e al Comune di Spinazzola, a cui si è anche raccomandata una futura azione programmata di bonifica integrale della grave, perché le attività effettuate durante il week-end non hanno potuto risolvere l'intero problema. L'auspicio di organizzatori e partecipanti è di sensibilizzare gli enti competenti.
Alle attività ha preso parte anche il Centro Altamurano Ricerche Speleologiche.
Nell'immagine, tratta dal sito Puliamo il Mondo, dolina in località Treppiedi.