Cronaca
Insegnante di Altamura insultata e minacciata racconta la sua storia
«Sono finita al pronto soccorso in preda ad un forte stato d'ansia». Per altri episodi simili «non esiterò a denunciare»
Altamura - mercoledì 26 ottobre 2011
16.43
«Siamo soli, non abbiamo alcun mezzo per tutelarci da queste situazioni». Inizia così il racconto di un'insegnante altamurana di scuola media, vittima di insulti e di minacce continue da parte di uno dei suoi studenti. La docente, lo scorso 15 ottobre, è finita al pronto soccorso per un forte stato di ansia, accompagnato da tachicardia. È esausta e non riesce più a reggere una situazione che va avanti già da tempo. Il ragazzo frequenta la prima media di un istituto scolastico altamurano collocato in pieno centro cittadino. Bocciato due volte, si dimostra aggressivo non solo nei confronti degli insegnanti, ma anche dei suoi compagni di classe. «Che sono terrorizzati per la situazione», racconta la docente.
«Questo comportamento - continua - è venuto fuori sin dai primi giorni di scuola e si ripete quotidianamente. Inizia cantando, poi man mano alza il tono della voce. Se lo riprendo, risponde con insulti e minacce. Ha minacciato anche di picchiarmi e di rompermi la macchina. Il giorno dopo ho trovato la mia auto graffiata. Esce dall'aula senza permesso e porta in classe accendini e cellulare. Assume lo stesso atteggiamento nei confronti degli altri docenti e dei collaboratori scolastici».
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sta in una fotografia che l'alunno avrebbe scattato all'insegnante con il suo telefonino. Alla richiesta della docente di cancellare l'immagine, la risposta del ragazzo sarebbe stata negativa e seguita da insulti e parolacce. «Quel giorno - spiega l'insegnante - ha manomesso anche il quadro elettrico, staccando la corrente alla scuola. Dopo avergli chiesto il cellulare, è uscito senza permesso dall'aula. Il collaboratore scolastico ha telefonato al padre, che, a sua volta, ha minacciato di chiamare i carabinieri perché il figlio aveva raccontato di essere stato vittima di un'aggressione da parte mia».
L'insegnante ha chiamato i Carabinieri. Poi è andata al pronto soccorso per la forte agitazione. Secondo il suo racconto, l'alunno avrebbe mostrato al padre alcuni graffi, incolpandola. Anche il ragazzo è stato accompagnato dal padre al pronto soccorso, «ma lì si sono resi conto che i graffi non erano recenti. La famiglia continua a difenderlo e non sappiamo più come fare. Il ragazzo gira per i corridoi ed entra nelle aule ingiuriando i docenti. Provoca, sapendo che noi non possiamo avvicinarci né toccarlo».
L'insegnante non ha sporto denuncia perché si aspetta «le scuse della famiglia, che non ci sono ancora state. Se dovessero verificarsi altri episodi di questo genere, non esiterò a denunciare». Il ragazzo aveva già subito, per tale comportamento, una sospensione in due atti. Il 15 ottobre, giorno dell'episodio raccontato, era appena rientrato dalla prima fase di sospensione, durata cinque giorni. Dopo l'accaduto, è rimasto a casa un'altra settimana, tornando a scuola lunedì 24 ottobre. La questione è stata discussa anche dalla rappresentanza dei genitori in consiglio di classe. La scuola avrebbe tentato in tanti modi di risolvere la situazione, non ottenendo risultati.
La problematica, stando alla testimonianza di altri docenti, è molto diffusa negli istituti scolastici altamurani.
«Questo comportamento - continua - è venuto fuori sin dai primi giorni di scuola e si ripete quotidianamente. Inizia cantando, poi man mano alza il tono della voce. Se lo riprendo, risponde con insulti e minacce. Ha minacciato anche di picchiarmi e di rompermi la macchina. Il giorno dopo ho trovato la mia auto graffiata. Esce dall'aula senza permesso e porta in classe accendini e cellulare. Assume lo stesso atteggiamento nei confronti degli altri docenti e dei collaboratori scolastici».
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sta in una fotografia che l'alunno avrebbe scattato all'insegnante con il suo telefonino. Alla richiesta della docente di cancellare l'immagine, la risposta del ragazzo sarebbe stata negativa e seguita da insulti e parolacce. «Quel giorno - spiega l'insegnante - ha manomesso anche il quadro elettrico, staccando la corrente alla scuola. Dopo avergli chiesto il cellulare, è uscito senza permesso dall'aula. Il collaboratore scolastico ha telefonato al padre, che, a sua volta, ha minacciato di chiamare i carabinieri perché il figlio aveva raccontato di essere stato vittima di un'aggressione da parte mia».
L'insegnante ha chiamato i Carabinieri. Poi è andata al pronto soccorso per la forte agitazione. Secondo il suo racconto, l'alunno avrebbe mostrato al padre alcuni graffi, incolpandola. Anche il ragazzo è stato accompagnato dal padre al pronto soccorso, «ma lì si sono resi conto che i graffi non erano recenti. La famiglia continua a difenderlo e non sappiamo più come fare. Il ragazzo gira per i corridoi ed entra nelle aule ingiuriando i docenti. Provoca, sapendo che noi non possiamo avvicinarci né toccarlo».
L'insegnante non ha sporto denuncia perché si aspetta «le scuse della famiglia, che non ci sono ancora state. Se dovessero verificarsi altri episodi di questo genere, non esiterò a denunciare». Il ragazzo aveva già subito, per tale comportamento, una sospensione in due atti. Il 15 ottobre, giorno dell'episodio raccontato, era appena rientrato dalla prima fase di sospensione, durata cinque giorni. Dopo l'accaduto, è rimasto a casa un'altra settimana, tornando a scuola lunedì 24 ottobre. La questione è stata discussa anche dalla rappresentanza dei genitori in consiglio di classe. La scuola avrebbe tentato in tanti modi di risolvere la situazione, non ottenendo risultati.
La problematica, stando alla testimonianza di altri docenti, è molto diffusa negli istituti scolastici altamurani.