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Cronaca
Incidente ss. 96, i carabinieri sulle tracce del pirata
Individuata l'auto. Caccia ad un'Alfa Romeo 159
Altamura - venerdì 17 aprile 2015
16.34
Non resterà anonimo l'autore della terribile tragedia consumatasi sulla statale 96 lo scorso mercoledì e che ha causato la morte di un 49enne di nazionalità tunisina, investito da un'auto pirata.
Nelle ore successive all'episodio, i carabinieri della Compagnia di Altamura, guidati dal maggiore Nicola Abbasciano, hanno raccolto e incrociato testimonianze grazie alle quali si stanno mettendo assieme celermente i diversi tasselli. Sul caso procede anche il pm Barbanente della Procura di Bari e sembrerebbe che le indagini abbiano imboccato la strada che conduce alla svolta.
Il cerchio attorno all'uomo che guidava l'auto, dunque, pare destinato a stringersi e chi indaga conta di dare presto un volto e un nome al responsabile del triste episodio. Per il momento sarebbe stata individuata l'autovettura: un'Alfa Romeo 159 di colore scuro con parabrezza visibilmente lesionato. La caccia all'investitore pirata è aperta. Se si costituisse, sarebbe semplificato il suo iter penale.
Ancora non è stato disposto l'esame autoptico della vittima. Un uomo "invisibile", che viveva di poco e che dormiva in un casolare abbandonato nelle periferie altamurane. Probabilmente affogava il suo disagio nell'alcol. E infatti, proprio in preda all'etilismo, era stato visitato in pronto soccorso presso l'Ospedale della Murgia, poco prima di essere investito. Ma, allontanatosi, l'uomo avrebbe deciso di rientrare in paese a piedi lungo la strada statale 96, dove è stato falciato da un'auto in corsa. All'indomani della sua morte, il tunisino sarebbe dovuto rientrare nel suo paese grazie agli aiuti economici di alcuni suoi connazionali.
Nelle ore successive all'episodio, i carabinieri della Compagnia di Altamura, guidati dal maggiore Nicola Abbasciano, hanno raccolto e incrociato testimonianze grazie alle quali si stanno mettendo assieme celermente i diversi tasselli. Sul caso procede anche il pm Barbanente della Procura di Bari e sembrerebbe che le indagini abbiano imboccato la strada che conduce alla svolta.
Il cerchio attorno all'uomo che guidava l'auto, dunque, pare destinato a stringersi e chi indaga conta di dare presto un volto e un nome al responsabile del triste episodio. Per il momento sarebbe stata individuata l'autovettura: un'Alfa Romeo 159 di colore scuro con parabrezza visibilmente lesionato. La caccia all'investitore pirata è aperta. Se si costituisse, sarebbe semplificato il suo iter penale.
Ancora non è stato disposto l'esame autoptico della vittima. Un uomo "invisibile", che viveva di poco e che dormiva in un casolare abbandonato nelle periferie altamurane. Probabilmente affogava il suo disagio nell'alcol. E infatti, proprio in preda all'etilismo, era stato visitato in pronto soccorso presso l'Ospedale della Murgia, poco prima di essere investito. Ma, allontanatosi, l'uomo avrebbe deciso di rientrare in paese a piedi lungo la strada statale 96, dove è stato falciato da un'auto in corsa. All'indomani della sua morte, il tunisino sarebbe dovuto rientrare nel suo paese grazie agli aiuti economici di alcuni suoi connazionali.