Cronaca
Inchiesta sanità a Matera, assolto Montanaro
Ex direttore Asl, ora a capo del dipartimento salute della Regione
Altamura - mercoledì 22 dicembre 2021
16.30
L'ex direttore generale della Asl Bari e attuale direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, è stato assolto nel processo denominato "Sanitopoli" al Tribunale di Matera. In primo grado sono state inflitte 7 condanne mentre 12 sono state le assoluzioni. L'inchiesta della Procura e della Guardia di finanza di Matera riguardava presunte assunzioni pilotate nelle aziende sanitarie lucane, in particolar modo nella Asm.
Il 6 luglio del 2018 l'inchiesta portò a 22 arresti e fu clamorosa perché ai domiciliari finì il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella del Pd. Pittella oggi è stato assolto. Ma per quella vicenda fu sospeso dalla carica e poi si dimise. Nel 2019 le elezioni regionali sono state vinte dal centrodestra.
Per l'inchiesta e per l'arresto Montanaro lasciò la guida della Asl di cui, dopo essere stato direttore generale, era commissario in procinto di ottenere l'incarico bis come dg. A maggio del 2019 Emiliano lo ha scelto al vertice del dipartimento regionale alla salute.
La notizia dell'assoluzione di Montanaro è stata accolta molto favorevolmente dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "Vito Montanaro, capo del dipartimento salute della Regione Puglia, è stato assolto con formula piena dal Tribunale di Matera. Non avevo mai avuto dubbi sulla innocenza del dottor Montanaro - ha dichiarato Emiliano - al punto da affidargli per ben due volte nel 2019 e nel 2021 il vertice amministrativo della sanità pugliese''. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sull'assoluzione in primo grado di Montanaro che era a giudizio davanti al Tribunale di Matera, per un filone dell'inchiesta sulle aziende sanitarie lucane. ''La giustizia ha dunque ripristinato l'onore e la serenità di uno straordinario collaboratore che mi ha accompagnato sin dall'inizio del mio lavoro alla guida della sanità pugliese - ha detto ancora il presidente pugliese - consentendo di raggiungere uno straordinario recupero nella classifica dei livelli essenziali di assistenza, portando la Puglia tra le migliori regioni italiane e di fronteggiare l'emergenza Covid in modo efficiente ed utile a tenere in sicurezza la nostra popolazione".
Il 6 luglio del 2018 l'inchiesta portò a 22 arresti e fu clamorosa perché ai domiciliari finì il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella del Pd. Pittella oggi è stato assolto. Ma per quella vicenda fu sospeso dalla carica e poi si dimise. Nel 2019 le elezioni regionali sono state vinte dal centrodestra.
Per l'inchiesta e per l'arresto Montanaro lasciò la guida della Asl di cui, dopo essere stato direttore generale, era commissario in procinto di ottenere l'incarico bis come dg. A maggio del 2019 Emiliano lo ha scelto al vertice del dipartimento regionale alla salute.
La notizia dell'assoluzione di Montanaro è stata accolta molto favorevolmente dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "Vito Montanaro, capo del dipartimento salute della Regione Puglia, è stato assolto con formula piena dal Tribunale di Matera. Non avevo mai avuto dubbi sulla innocenza del dottor Montanaro - ha dichiarato Emiliano - al punto da affidargli per ben due volte nel 2019 e nel 2021 il vertice amministrativo della sanità pugliese''. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sull'assoluzione in primo grado di Montanaro che era a giudizio davanti al Tribunale di Matera, per un filone dell'inchiesta sulle aziende sanitarie lucane. ''La giustizia ha dunque ripristinato l'onore e la serenità di uno straordinario collaboratore che mi ha accompagnato sin dall'inizio del mio lavoro alla guida della sanità pugliese - ha detto ancora il presidente pugliese - consentendo di raggiungere uno straordinario recupero nella classifica dei livelli essenziali di assistenza, portando la Puglia tra le migliori regioni italiane e di fronteggiare l'emergenza Covid in modo efficiente ed utile a tenere in sicurezza la nostra popolazione".