Associazioni
Inchiesta antimafia: le riflessioni dell’associazione avvocati di Altamura
Dopo il coinvolgimento di qualche professionista
Altamura - mercoledì 28 febbraio 2024
18.31 Comunicato Stampa
Comunicato di Antonio Santeramo, presidente dell'associazione degli avvocati di Altamura "Francesco Santoro Passarelli".
Un nuovo colpo è stato inferto lunedì 16 febbraio al malaffare nella Città Metropolitana di Bari grazie all'operazione antimafia denominata "Codice Interno" portata avanti da Direzione Investigativa Antimafia e Polizia di Stato di Bari, ai quali va il nostro plauso. Sconfortante il quadro che ne emerge, anche per la nostra categoria, che se confermato da ulteriori indagini investigative, ci consegna ancora una volta un territorio segnato negativamente e pesantemente da rapporti fra società civile e realtà mafiose".
Non solo le istituzioni ma anche le Associazioni e gli Ordini professionali devono continuare a combattere l'illegalità e le eventuali ingerenze da parte del malaffare. Il territorio barese tutto deve liberarsi finalmente da ogni tipo di condizionamento e oppressione, poiché solo così potrà ambire a uno sviluppo e a una rinascita veri della società in primis e della nostra categoria forense, unica professione espressamente menzionata all'interno della Carta Costituzionale. Venerdì 1 marzo, durante l'incontro presso il Palazzo della Consulta in Roma, alla presenza del Vice Presidente della Corte Costituzionale, Prof. Avv. Giulio Prosperetti, chiederò al nostro Presidente del COA di Bari, Avv. Salvatore D'Aluiso, che ci accompagna per l'occasione, di richiamare nuovamente i propri iscritti a mantenere condotte adeguate e al rigoroso rispetto dei criteri imposti dall'art. 18 del codice deontologico forense.
Un nuovo colpo è stato inferto lunedì 16 febbraio al malaffare nella Città Metropolitana di Bari grazie all'operazione antimafia denominata "Codice Interno" portata avanti da Direzione Investigativa Antimafia e Polizia di Stato di Bari, ai quali va il nostro plauso. Sconfortante il quadro che ne emerge, anche per la nostra categoria, che se confermato da ulteriori indagini investigative, ci consegna ancora una volta un territorio segnato negativamente e pesantemente da rapporti fra società civile e realtà mafiose".
Non solo le istituzioni ma anche le Associazioni e gli Ordini professionali devono continuare a combattere l'illegalità e le eventuali ingerenze da parte del malaffare. Il territorio barese tutto deve liberarsi finalmente da ogni tipo di condizionamento e oppressione, poiché solo così potrà ambire a uno sviluppo e a una rinascita veri della società in primis e della nostra categoria forense, unica professione espressamente menzionata all'interno della Carta Costituzionale. Venerdì 1 marzo, durante l'incontro presso il Palazzo della Consulta in Roma, alla presenza del Vice Presidente della Corte Costituzionale, Prof. Avv. Giulio Prosperetti, chiederò al nostro Presidente del COA di Bari, Avv. Salvatore D'Aluiso, che ci accompagna per l'occasione, di richiamare nuovamente i propri iscritti a mantenere condotte adeguate e al rigoroso rispetto dei criteri imposti dall'art. 18 del codice deontologico forense.