Inaugurato ad Altamura lo Sportello Antiracket e Antiusura
A tagliare il nastro, il procuratore della Repubblica di Bari Antonio Laudati. Ai cittadini si chiede «collaborazione», non «omertà»
È stato inaugurato ieri pomeriggio, alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali e delle Forze dell'Ordine, lo Sportello Antiracket e Antiusura, che ha sede nel Palazzo di Città, in via Teatro Vecchio n. 2, dove fino a qualche settimana fa c'erano gli Uffici della Polizia Municipale sezione Centro Storico. Pochi i cittadini presenti. A tagliare il nastro, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari Antonio Laudati. Si tratta di una tappa importante del lungo percorso che l'associazione provinciale Antiracket Antimafia, con sede a Molfetta, ha intrapreso anche ad Altamura. Con delibera di Giunta del 2 dicembre 2010, il Comune decise di aderire all'Associazione. La notizia venne anticipata dal presidente Renato De Scisciolo in un'intervista telefonica rilasciata ad Altamuralife. Pochi mesi prima, a settembre precisamente, fu la Caritas - che da più di due anni ha istituito in città un Centro di ascolto - a proporre il progetto per l'istituzione di uno Sportello Antiusura ad Altamura. L'Amministrazione comunale vi aderì.
A partire da ieri, ed in seguito all'intesa fra Amministrazione comunale e associazione provinciale Antiracket Antimafia, lo Sportello sarà aperto al pubblico. «Le mafie per vivere hanno bisogno di silenzio e fanno dell'intimidazione e dell'omertà i loro segni distintivi», ha detto Laudati. Dopo un breve excursus su operazioni antimafia che riguardano gli anni passati, come "Il canto del cigno", il Procuratore della Repubblica di Bari ha ribadito che «nonostante il costante impegno delle Forze dell'ordine, ad Altamura la situazione non è cambiata, anzi in alcuni casi è peggiorata». Si è passati «da forme primitive di criminalità a fenomeni ben più aggressivi, come il racket delle estorsioni». Laudati ha ricordato l'omicidio di Rocco Lagonigro e di Vincenzo Ciccimarra, avvenuto a marzo 2010 a due passi dal mercato settimanale. «Quel crimine - ha detto - è stato un atto di violenza nei confronti del territorio». Nel suo intervento non è mancata la parola omertà. «Al momento del delitto c'erano tanti presenti, ma zero testimoni. Una situazione che ero abituato a vedere in Sicilia, Campania, Calabria, non qui. Non dobbiamo catturare solo latitanti - ha concluso - ma anche la fiducia dei cittadini».
Il presidente dell'associazione provinciale Antiracket Antimafia Renato De Scisciolo ha annunciato che lo Sportello sarà aperto due volte a settimana (mercoledì e sabato) e metterà a disposizione anche un ufficio legale. Rappresenterà un punto informativo e di ascolto. Poi, in riferimento al Fondo di Solidarietà, che permette alle vittime del racket di riprendere l'attività, ha affermato che «imprenditori altamurani hanno potuto riaprire l'attività grazie a questi fondi». Dunque Altamura non è esente da racket e da usura. Spesso, però, si rimane nel silenzio per paura. Lo Sportello mira a sostenere le vittime, incoraggiandole a denunciare e assistendole costantemente dopo la denuncia.
«Altamura ha perso da tempo la sua serenità, ma questo non è mai stato sottovalutato», ha detto il sindaco Mario Stacca, sottolineando la necessità «di essere chiaro una volta per tutte per evitare strumentalizzazioni di parole. Altamura non è esente dalla criminalità anche perché è una città popolosa e con un'economia fiorente. Concordo con il procuratore Laudati quando parla di omertà. Ribadisco la richiesta di potenziamento delle Forze dell'ordine sul territorio». Stacca ha ringraziato il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano «per il contributo dato all'apertura dello Sportello».
Per Maurizio Altomare, responsabile Ufficio Legale dell'Associazione, «la speranza è la creazione di una nuova associazione antiracket ad Altamura». In rappresentanza della Provincia di Bari, l'assessore Vito Petrelli, che ha messo in evidenza come «lo Sportello costituisca uno strumento attraverso il quale il cittadino possa essere ascoltato».
Nelle parole del prefetto di Bari facente funzione Antonia Bellomo, infine, un'esortazione ai cittadini di Altamura. «Sono orgogliosa di giocare nella squadra Stato che Laudati ha costituito da tempo. L'associazione provinciale Antiracket Antimafia accompagnerà i cittadini nei primi vagiti, poi la squadra sarà affidata a loro. Si può vincere se si è tutti uniti. Invitiamo i cittadini a collaborare con le Forze dell'ordine».