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Cronaca
In ricordo di Ciccio e Tore Pappalardi
17 anni fa il ritrovamento dei corpi a Gravina
Murgia - martedì 25 febbraio 2025
20.43
Sono passati 17 anni. Era il 25 febbraio 2008 quando, nella cosiddetta "casa delle cento stanze" in via Giovanni Consolazione, vennero trovati i corpi di Ciccio e Tore, Francesco e Salvatore Pappalardi, 13 e 11 anni. I due fratellini erano scomparsi il 5 giugno del 2006.
Nei giorni scorsi il programma televisivo "Le Iene" ha voluto riaprire il caso, per fare luce sulle zone d'ombra e sugli interrogativi che ancora oggi restano. Erano soli Ciccio e Tore quel giorno della scomparsa, quando precipitarono in una cisterna buia e fredda dove trovarono la morte? L'inviato Gaetano Pecoraro è alla ricerca di possibili novità, anche se finora nulla emerge, ed ha intervistato Michele e Francesco, i due ragazzini che quel giorno di 17 anni fa erano nel rudere e fecero trovare i corpi dei due fratellini. Michele cadde nella stessa cisterna. Per salvarlo i vigili del fuoco si calarono nella cisterna e così avvenne la tragica scoperta.
L'autopsia ha accertato che Ciccio morì nel giro di poche ore, per le gravissime lesioni riportate dopo essere precipitato. Tore morì dopo circa 36 ore. Fu ritrovato con il dito in bocca, come se dormisse. Presumibilmente morto di stenti e per le ferite.
A settembre scorso non è stata accolta dalla Procura di Bari una nuova richiesta di riapertura delle indagini per mancanza di nuovi elementi investigativi. Quindi per la giustizia italiana la vicenda di Ciccio e Tore rimane un incidente, senza coinvolgimento di altre persone, né minorenni né adulti. Una vicenda che ha sconvolto Gravina e l'Italia e che ancora oggi suscita tanta commozione.
Nei giorni scorsi il programma televisivo "Le Iene" ha voluto riaprire il caso, per fare luce sulle zone d'ombra e sugli interrogativi che ancora oggi restano. Erano soli Ciccio e Tore quel giorno della scomparsa, quando precipitarono in una cisterna buia e fredda dove trovarono la morte? L'inviato Gaetano Pecoraro è alla ricerca di possibili novità, anche se finora nulla emerge, ed ha intervistato Michele e Francesco, i due ragazzini che quel giorno di 17 anni fa erano nel rudere e fecero trovare i corpi dei due fratellini. Michele cadde nella stessa cisterna. Per salvarlo i vigili del fuoco si calarono nella cisterna e così avvenne la tragica scoperta.
L'autopsia ha accertato che Ciccio morì nel giro di poche ore, per le gravissime lesioni riportate dopo essere precipitato. Tore morì dopo circa 36 ore. Fu ritrovato con il dito in bocca, come se dormisse. Presumibilmente morto di stenti e per le ferite.
A settembre scorso non è stata accolta dalla Procura di Bari una nuova richiesta di riapertura delle indagini per mancanza di nuovi elementi investigativi. Quindi per la giustizia italiana la vicenda di Ciccio e Tore rimane un incidente, senza coinvolgimento di altre persone, né minorenni né adulti. Una vicenda che ha sconvolto Gravina e l'Italia e che ancora oggi suscita tanta commozione.