La città
Impianti sportivi, tante parole, poche certezze
Dopo il dibattito di qualche settimana fa, si è tornati a parlare di impianti sportivi. Di idee se ne sono sentite davvero poche
Altamura - domenica 22 maggio 2011
Si è tenuto mercoledì scorso presso la sala consiliare del Comune di Altamura un incontro-dibattito organizzato da Sinistra, Ecologia e Libertà e, in particolare, dal consigliere regionale Michele Ventricelli. Tante le personalità intervenute, il presidente regionale del CONI, Elio Sannicandro, un rappresentante dell'Istituto di Credito Sportivo, Vincenzo Fucci, l'assessore alla Cultura e alla Sport del Comune di Altamura, Giovanni Saponaro, Maria Campese, Assessore Regionale allo Sport e Lello Rella, consigliere comunale SEL. Moderatore il giornalista sportivo Giuseppe Clemente.
Si è parlato di programmazione e gestione delle strutture sportive, di possibilità di accedere a finanziamenti agevolati da parte della pubblica amministrazione e delle società sportive, di quello che si può fare per migliorare la situazione, di quello che si farà per ritornare ad una condizione accettabile degli impianti sportivi cittadini, soprattutto dopo le note vicissitudini che negli ultimi mesi si sono succedute. Tante parole, quindi, argomenti anche interessanti, ma come sempre sono i fatti a mancare.
Il dibattito, nelle intenzioni degli organizzatori, sarebbe dovuto servire soprattutto per proporre nuove idee per migliorare la situazione dell'impiantistica sportiva ad Altamura, ma di idee se ne sono sentite davvero poche, se si escludono alcune proposte, anche provocatorie, come quella di Gianni Moramarco, dirigente della Fortis Murgia che ha consegnato nelle mani dell'assessore, Giovanni Saponaro, un progetto per la trasformazione del D'Angelo in una cittadella dello Sport. Polemico anche il presidente della Murgia Sport Altamura, locale formazione di volley che milita nel campionato di B2, Lorenzo Ninivaggi che ha rimarcato ancora una volta le notevoli difficoltà affrontate dalla società da lui preceduta nel disputare il campionato in una struttura inadeguata. Meno polemici, gli interventi degli altri rappresentanti delle associazioni sportive, come Rocco Cornacchia, presidente del CSI (Centro Sportivo Italiano) ritornato nella città del pane dopo alcuni decenni, del professor Leonardo Denora, docente di educazione fisica e tecnico di calcio e Franco Palasciano, presidente dell'Atletic Club Altamura.
Tutti gli interventi, comunque, hanno avuto un comune denominatore, il lamentare la mancanza di strutture adeguate, soprattutto per gli sport che qualcuno definisce "minori". Non hanno potuto prendere la parola, per mancanza di tempo, i rappresentanti di altre associazioni sportive.
La chiusura del dibattito è stata affidata all'Assessore Regionale allo Sport, Maria Campese, che ha parlato dell'importanza dello sport nella vita quotidiana, ma soprattutto ha evidenziato un dato abbastanza inquietante: il 73% degli impianti sportivi pugliesi versa in uno stato di degrado. Ad Altamura, forse, siamo messi peggio.
Comunque, il dibattito è servito perlomeno a fare in modo che il problema dell'impiantistica sportiva non venga messo da parte e, inoltre, è arrivata la promessa da parte di Ventricelli di farsi promotore della creazione di una consulta delle associazioni sportive che deve, però, porsi come obiettivo quello di proporre all'Amministrazione pubblica idee concrete che possano migliorare la vita di quanti amano fare sport.
Si è parlato di programmazione e gestione delle strutture sportive, di possibilità di accedere a finanziamenti agevolati da parte della pubblica amministrazione e delle società sportive, di quello che si può fare per migliorare la situazione, di quello che si farà per ritornare ad una condizione accettabile degli impianti sportivi cittadini, soprattutto dopo le note vicissitudini che negli ultimi mesi si sono succedute. Tante parole, quindi, argomenti anche interessanti, ma come sempre sono i fatti a mancare.
Il dibattito, nelle intenzioni degli organizzatori, sarebbe dovuto servire soprattutto per proporre nuove idee per migliorare la situazione dell'impiantistica sportiva ad Altamura, ma di idee se ne sono sentite davvero poche, se si escludono alcune proposte, anche provocatorie, come quella di Gianni Moramarco, dirigente della Fortis Murgia che ha consegnato nelle mani dell'assessore, Giovanni Saponaro, un progetto per la trasformazione del D'Angelo in una cittadella dello Sport. Polemico anche il presidente della Murgia Sport Altamura, locale formazione di volley che milita nel campionato di B2, Lorenzo Ninivaggi che ha rimarcato ancora una volta le notevoli difficoltà affrontate dalla società da lui preceduta nel disputare il campionato in una struttura inadeguata. Meno polemici, gli interventi degli altri rappresentanti delle associazioni sportive, come Rocco Cornacchia, presidente del CSI (Centro Sportivo Italiano) ritornato nella città del pane dopo alcuni decenni, del professor Leonardo Denora, docente di educazione fisica e tecnico di calcio e Franco Palasciano, presidente dell'Atletic Club Altamura.
Tutti gli interventi, comunque, hanno avuto un comune denominatore, il lamentare la mancanza di strutture adeguate, soprattutto per gli sport che qualcuno definisce "minori". Non hanno potuto prendere la parola, per mancanza di tempo, i rappresentanti di altre associazioni sportive.
La chiusura del dibattito è stata affidata all'Assessore Regionale allo Sport, Maria Campese, che ha parlato dell'importanza dello sport nella vita quotidiana, ma soprattutto ha evidenziato un dato abbastanza inquietante: il 73% degli impianti sportivi pugliesi versa in uno stato di degrado. Ad Altamura, forse, siamo messi peggio.
Comunque, il dibattito è servito perlomeno a fare in modo che il problema dell'impiantistica sportiva non venga messo da parte e, inoltre, è arrivata la promessa da parte di Ventricelli di farsi promotore della creazione di una consulta delle associazioni sportive che deve, però, porsi come obiettivo quello di proporre all'Amministrazione pubblica idee concrete che possano migliorare la vita di quanti amano fare sport.