Palazzo di città
Il Sindaco sull'appalto R.S.U.
"Per evitare esilaranti dichiarazioni improvvide e disinformazione". Un ripercorrere l'iter che ha portato alla procedura negoziata
Altamura - lunedì 13 febbraio 2012
18.36
Pubblicata sul sito comunale una nota da parte del sindaco Mario Stacca riguardante il tema dell'appalto R.S.U.
"Al fine di evitare esilaranti dichiarazioni improvvide, nonché disinformazione, mi preme fare chiarezza". È l'incipit del documento. Segue, con puntualizzazione di date, l'elenco degli atti che hanno portato all'attuale procedura negoziata.
E precisamente si legge: "Già dal giugno 2011 il sottoscritto sollecitava, per l'ennesima volta, l'AATO rifiuti BA 4 in ordine alla scadenza del contratto del Servizio di igiene urbana del Comune di Altamura, rappresentando allo stesso, che avrebbe provveduto a bandire in proprio il Servizio. In data 20 luglio 2011 veniva illustrato a tutti i consiglieri comunali da parte del dott. Attilio Tornavacca, direttore dell'Esper (Studio per la pianificazione ecosostenibile dei Rifiuti) il progetto della Raccolta integrata dei rifiuti urbani ed assimilati. In data 10 agosto 2011 la Giunta, con delibera n. 104, approvava il progetto preliminare per Raccolta integrata dei Rifiuti urbani ed assimilati inviato, per posta elettronica a tutti i consiglieri comunali ed assessori, con preghiera di far pervenire nel più breve tempo possibile osservazioni o proposte di modifica da utilizzare per la stesura del progetto definitivo per il bando della Raccolta degli R.s.u. del Comune di Altamura".
L'elencazione riprende dalla data 02.09.2011, allorquando il Sindaco sollecitava il presidente della I commissione, Nicola Loizzo, a voler dare priorità massima nell'esame della proposta relativa all'approvazione del progetto.
E ancora, "Ulteriore comunicazione di sollecito alla Commissione venivano inoltrate dal sottoscritto nei successivi mesi, ultima della serie in data rispettivamente il 14 e 20 dicembre 2011. In particolare, in quest'ultima, chiedevo al Presidente del Consiglio comunale di estendere a tutti i Capigruppo l'invito a voler partecipare ai lavori della I commissione al fine di esaminare la proposta di consiglio comunale n. 87/2011. In data 19 gennaio 2012 la massima Assise consiliare, pur approvando la delibera sopra citata, con emendamento a firma del Presidente della I Commissione e di altri consiglieri, sostanzialmente apportavano modifiche alla stessa deliberazione n. 1, pubblicata il 9 febbraio 2012".
Il Sindaco si rivolge a chi ha "lumi e ragione" e chiede "come si possa materialmente predisporre una gara d'appalto, così complessa e difficile, tanto per l'aspetto tecnico quanto per quello economico (si parla di una valore intorno ai 70 milioni di euro) in un lasso di tempo ristretto e limitato, peraltro nelle more dell'adeguamento del progetto alle richieste provenienti dai consiglieri comunali avanzate nella stessa Assise, ed approvate sottoforma di emendamento".
Si arriva così alla gara urgente perché possa essere garantito il servizio di raccolta, "in quanto le proroghe sine die così come avvenute dal 2000 al 2002 non sono in linea con le prescrizioni di legge e con le direttive comunitarie, né il sottoscritto ha mai inteso dare opportuni indirizzi al dirigente in tal senso, così come invece ha fatto la stragrande maggioranza dei rappresentanti comunali viciniori".
La nota conclude invitando alla lettura della determina dirigenziale n.135/2012, "laddove a tutti gli altri che per sport trovino cavilli o facciano sorgere tsunami in un bicchiere d'acqua, minacciando verifiche o crisi inesistenti, ribadisco che il mio amministrare è sempre stato improntato al rispetto dapprima delle norme della Costituzione e poi della legge e che le contestazioni infondate erano solo sottese forse a fare ottenere proroghe ingiustificate e contra legem del servizio".
"Al fine di evitare esilaranti dichiarazioni improvvide, nonché disinformazione, mi preme fare chiarezza". È l'incipit del documento. Segue, con puntualizzazione di date, l'elenco degli atti che hanno portato all'attuale procedura negoziata.
E precisamente si legge: "Già dal giugno 2011 il sottoscritto sollecitava, per l'ennesima volta, l'AATO rifiuti BA 4 in ordine alla scadenza del contratto del Servizio di igiene urbana del Comune di Altamura, rappresentando allo stesso, che avrebbe provveduto a bandire in proprio il Servizio. In data 20 luglio 2011 veniva illustrato a tutti i consiglieri comunali da parte del dott. Attilio Tornavacca, direttore dell'Esper (Studio per la pianificazione ecosostenibile dei Rifiuti) il progetto della Raccolta integrata dei rifiuti urbani ed assimilati. In data 10 agosto 2011 la Giunta, con delibera n. 104, approvava il progetto preliminare per Raccolta integrata dei Rifiuti urbani ed assimilati inviato, per posta elettronica a tutti i consiglieri comunali ed assessori, con preghiera di far pervenire nel più breve tempo possibile osservazioni o proposte di modifica da utilizzare per la stesura del progetto definitivo per il bando della Raccolta degli R.s.u. del Comune di Altamura".
L'elencazione riprende dalla data 02.09.2011, allorquando il Sindaco sollecitava il presidente della I commissione, Nicola Loizzo, a voler dare priorità massima nell'esame della proposta relativa all'approvazione del progetto.
E ancora, "Ulteriore comunicazione di sollecito alla Commissione venivano inoltrate dal sottoscritto nei successivi mesi, ultima della serie in data rispettivamente il 14 e 20 dicembre 2011. In particolare, in quest'ultima, chiedevo al Presidente del Consiglio comunale di estendere a tutti i Capigruppo l'invito a voler partecipare ai lavori della I commissione al fine di esaminare la proposta di consiglio comunale n. 87/2011. In data 19 gennaio 2012 la massima Assise consiliare, pur approvando la delibera sopra citata, con emendamento a firma del Presidente della I Commissione e di altri consiglieri, sostanzialmente apportavano modifiche alla stessa deliberazione n. 1, pubblicata il 9 febbraio 2012".
Il Sindaco si rivolge a chi ha "lumi e ragione" e chiede "come si possa materialmente predisporre una gara d'appalto, così complessa e difficile, tanto per l'aspetto tecnico quanto per quello economico (si parla di una valore intorno ai 70 milioni di euro) in un lasso di tempo ristretto e limitato, peraltro nelle more dell'adeguamento del progetto alle richieste provenienti dai consiglieri comunali avanzate nella stessa Assise, ed approvate sottoforma di emendamento".
Si arriva così alla gara urgente perché possa essere garantito il servizio di raccolta, "in quanto le proroghe sine die così come avvenute dal 2000 al 2002 non sono in linea con le prescrizioni di legge e con le direttive comunitarie, né il sottoscritto ha mai inteso dare opportuni indirizzi al dirigente in tal senso, così come invece ha fatto la stragrande maggioranza dei rappresentanti comunali viciniori".
La nota conclude invitando alla lettura della determina dirigenziale n.135/2012, "laddove a tutti gli altri che per sport trovino cavilli o facciano sorgere tsunami in un bicchiere d'acqua, minacciando verifiche o crisi inesistenti, ribadisco che il mio amministrare è sempre stato improntato al rispetto dapprima delle norme della Costituzione e poi della legge e che le contestazioni infondate erano solo sottese forse a fare ottenere proroghe ingiustificate e contra legem del servizio".