Politica
Il Sindaco di Trani lascia la presidenza dell'Ato Ba/1
In un comunicato: "La tariffa è così bassa che, nei giorni scorsi, ha suscitato le proteste del sindaco di Altamura". Si parla ancora di smaltimento rifiuti
Altamura - giovedì 27 maggio 2010
Lo scorso 25 maggio, il sindaco di Trani Giuseppe Tarantini si è dimesso da presidente dell'Ato. La decisione è stata presa poiché l'assemblea ha deciso di rinviare per l'ennesima volta l'adeguamento delle tariffe richiesto per lo smaltimento dei rifiuti urbani, da parte delle città del bacino Ato Ba1 nella discarica dell'Amiu di Trani. Tarantini spesso ha sottolineato nei suoi interventi che l'attuale tariffa dell'Amiu è la più bassa in Puglia: è ferma dal 2002 e, non avendo ottenuto neanche l'adeguamento Istat, costringe l'azienda a comprimere il proprio bilancio poiché la gestione dello smaltimento dei rifiuti provenienti dagli altri comuni, supera la tariffa non adeguata che essi riconoscono all'azienda tranese.
Il sindaco Tarantini non ci sta ed ha rassegnato le dimissioni da presidente dell'organismo che di fatto disciplina i costi e le tariffe nel territorio: «Io - dice Tarantini - ho prioritariamente il compito di difendere gli interessi dell'Amiu che coincidono con gli interessi dei tranesi, quindi dei miei concittadini. L'ennesimo voto contrario di quest'oggi sull'adeguamento tariffario, che comunque avrebbe lasciato bassa, la più bassa in Puglia, la tariffa di smaltimento presso la discarica dell'Amiu, rischia di provocare ristrutturazioni aziendali e grossi problemi all'assetto generale della nostra azienda. Amiu in questo modo, e cioè con la tariffa bloccata, sarebbe danneggiata dovendo rivedere parti determinanti del suo piano industriale e quindi sarebbe costretta a non crescere, come potrebbe, verrebbe limitata nelle attività proiettate all'innovazione, come dovrebbe e rischia di non rappresentare più uno sbocco occupazionale futuro, come meriterebbe. Come sindaco di Trani non posso permettere che ciò accada».
La tariffa è così bassa che, nei giorni scorsi, ha suscitato le proteste del sindaco di Altamura che essendo stato dirottato nello smaltimento dei rifiuti in una discarica con la tariffa maggiore si è lamentato.
Ma Trani non può continuare ad essere il comodo ed economico approdo dei rifiuti delle altre città. Ed allora la decisione forte del sindaco: «In primo luogo le dimissioni dall'Ato e, subito dopo, ho invitato l'azienda a prendere le necessarie precauzioni a tutela del proprio interesse e di quello dei cittadini tranesi che in questo modo non hanno alcun ristoro per la maggiore invasività ambientale che lo smaltimento forestiero comporta. Inoltre, non escludo di intraprendere presto, azioni ancor più clamorose in difesa dei giusti diritti dell'azienda e dei tranesi».
Il sindaco Tarantini non ci sta ed ha rassegnato le dimissioni da presidente dell'organismo che di fatto disciplina i costi e le tariffe nel territorio: «Io - dice Tarantini - ho prioritariamente il compito di difendere gli interessi dell'Amiu che coincidono con gli interessi dei tranesi, quindi dei miei concittadini. L'ennesimo voto contrario di quest'oggi sull'adeguamento tariffario, che comunque avrebbe lasciato bassa, la più bassa in Puglia, la tariffa di smaltimento presso la discarica dell'Amiu, rischia di provocare ristrutturazioni aziendali e grossi problemi all'assetto generale della nostra azienda. Amiu in questo modo, e cioè con la tariffa bloccata, sarebbe danneggiata dovendo rivedere parti determinanti del suo piano industriale e quindi sarebbe costretta a non crescere, come potrebbe, verrebbe limitata nelle attività proiettate all'innovazione, come dovrebbe e rischia di non rappresentare più uno sbocco occupazionale futuro, come meriterebbe. Come sindaco di Trani non posso permettere che ciò accada».
La tariffa è così bassa che, nei giorni scorsi, ha suscitato le proteste del sindaco di Altamura che essendo stato dirottato nello smaltimento dei rifiuti in una discarica con la tariffa maggiore si è lamentato.
Ma Trani non può continuare ad essere il comodo ed economico approdo dei rifiuti delle altre città. Ed allora la decisione forte del sindaco: «In primo luogo le dimissioni dall'Ato e, subito dopo, ho invitato l'azienda a prendere le necessarie precauzioni a tutela del proprio interesse e di quello dei cittadini tranesi che in questo modo non hanno alcun ristoro per la maggiore invasività ambientale che lo smaltimento forestiero comporta. Inoltre, non escludo di intraprendere presto, azioni ancor più clamorose in difesa dei giusti diritti dell'azienda e dei tranesi».