Scuola e Lavoro
“Le costruzioni e i manufatti in pietra dell’Alta Murgia”
La classe III C dell'Istituto Tecnico Geometri "P.L.Nervi" in un progetto. Il rispetto del nostro patrimonio paesaggistico
Altamura - giovedì 19 maggio 2011
Riportiamo un comunicato inviatoci dagli alunni della classe III C dell'Istituto Tecnico per Geometri "P.L. Nervi" di Altamura che si sono cimentati in un interessante lavoro di approfondimento di un tema cardine del nostro paese, il patrimonio paesaggistico.
«Il progetto didattico dal titolo " Le costruzioni e i manufatti in pietra dell'Alta Murgia" seguito da noi alunni della classe 3°C dell'Istituto Tecnico per Geometri " P.L. Nervi" di Altamura è nato ed è cresciuto come idea, durante le lezioni di Geopedologia tenute dal Prof. Nicola Ostuni. I giovani sono particolarmente sensibili a tematiche quali la salvaguardia e la tutela del proprio territorio, questo sentimento lasciatecelo dire di sentinelle della natura, nasce e si evolve soprattutto quando si è acquisita l'importanza ecologica, storica, sociale, culturale e ludica del patrimonio paesaggistico in cui viviamo.
In questo progetto è venuto fuori il ruolo dell'uomo non visto come responsabile principale del disfacimento del paesaggio, ma come fautore del miglioramento e arricchimento dello stesso, questo comportamento viene fuori solo quando l'uomo è consapevole di essere solo un coinquilino con altri esseri viventi del pianeta Terra. L'esempio viene dai nostri avi che hanno abitato prima di noi il nostro territorio, loro si permettevano di utilizzare al meglio quello che la natura offriva, senza deturparla; tra questi materiali naturali di cui si servivano vi era la pietra. Un materiale semplice, inerte, di risulta, che in mano all'uomo della Murgia si è trasformato con il suo uso in un bene inestimabile dal punto di vista paesaggistico, architettonico, ecologico,attraverso le costruzioni in pietra quali i trulli i muri a secco, neviere, specchie.
La tutela di un patrimonio costruttivo così unico e caratteristico per il nostro paesaggio murgiano è compito arduo e difficile sia per il numero delle costruzioni che per la vastità del territorio su cui tali costruzioni sono allocati.
Non bisogna tralasciare che tale patrimonio se non tutelato e curato andrebbe inevitabilmente perso, mentre il suo ripristino oltre a rappresentare la conservazione dei simboli di una società agricola-pastorale come la nostra, potrebbe costituire un elemento di crescita anche economica.
Nel formulare delle proposte in tal senso, suggeriamo alcuni passi eventualmente da seguire:
• innanzitutto tali strutture andrebbero censite ed elencate, una sorta di catasto di tali manufatti con misure e archivio fotografico delle stesse;
• successivamente andrebbero individuati tecnici ed esperti che dopo studi specifici dovrebbero elaborare un vademecum generale di intervento e tecniche appropriate di ripristino;
• nell'opera di salvaguardia certamente verrebbe utilizzata la pietra del posto, ed agire in maniera tale da non arrecare danni al paesaggio, ossia così come veniva fatto nel passato utilizzare pietre di risulta dei fondi rustici;
• nella ristrutturazione bisognerebbe cercare di non mutare la tecnica costruttiva e realizzare fedelmente senza stravolgere il manufatto originario;
• responsabilizzare i proprietari e incentivarli anche economicamente affinché possano essere sensibili alla tutela di tale patrimonio paesaggistico-architettonico davvero unico.
La scuola svolge un ruolo fondamentale nel far nascere questi sentimenti di rispetto della natura e del paesaggio e nello stesso tempo deve offrire le basi anche tecniche per la sua tutela.
Il progetto si è concluso con una mostra fotografica presso il Monastero del Soccorso ad Altamura tenutasi dal 12 al 15 Maggio che ha riscosso un buon successo nelle presenze e nell'interesse dei visitatori oltre alla realizzazione di una pubblicazione di un libro sui lavori eseguiti».
La classe III/C
«Il progetto didattico dal titolo " Le costruzioni e i manufatti in pietra dell'Alta Murgia" seguito da noi alunni della classe 3°C dell'Istituto Tecnico per Geometri " P.L. Nervi" di Altamura è nato ed è cresciuto come idea, durante le lezioni di Geopedologia tenute dal Prof. Nicola Ostuni. I giovani sono particolarmente sensibili a tematiche quali la salvaguardia e la tutela del proprio territorio, questo sentimento lasciatecelo dire di sentinelle della natura, nasce e si evolve soprattutto quando si è acquisita l'importanza ecologica, storica, sociale, culturale e ludica del patrimonio paesaggistico in cui viviamo.
In questo progetto è venuto fuori il ruolo dell'uomo non visto come responsabile principale del disfacimento del paesaggio, ma come fautore del miglioramento e arricchimento dello stesso, questo comportamento viene fuori solo quando l'uomo è consapevole di essere solo un coinquilino con altri esseri viventi del pianeta Terra. L'esempio viene dai nostri avi che hanno abitato prima di noi il nostro territorio, loro si permettevano di utilizzare al meglio quello che la natura offriva, senza deturparla; tra questi materiali naturali di cui si servivano vi era la pietra. Un materiale semplice, inerte, di risulta, che in mano all'uomo della Murgia si è trasformato con il suo uso in un bene inestimabile dal punto di vista paesaggistico, architettonico, ecologico,attraverso le costruzioni in pietra quali i trulli i muri a secco, neviere, specchie.
La tutela di un patrimonio costruttivo così unico e caratteristico per il nostro paesaggio murgiano è compito arduo e difficile sia per il numero delle costruzioni che per la vastità del territorio su cui tali costruzioni sono allocati.
Non bisogna tralasciare che tale patrimonio se non tutelato e curato andrebbe inevitabilmente perso, mentre il suo ripristino oltre a rappresentare la conservazione dei simboli di una società agricola-pastorale come la nostra, potrebbe costituire un elemento di crescita anche economica.
Nel formulare delle proposte in tal senso, suggeriamo alcuni passi eventualmente da seguire:
• innanzitutto tali strutture andrebbero censite ed elencate, una sorta di catasto di tali manufatti con misure e archivio fotografico delle stesse;
• successivamente andrebbero individuati tecnici ed esperti che dopo studi specifici dovrebbero elaborare un vademecum generale di intervento e tecniche appropriate di ripristino;
• nell'opera di salvaguardia certamente verrebbe utilizzata la pietra del posto, ed agire in maniera tale da non arrecare danni al paesaggio, ossia così come veniva fatto nel passato utilizzare pietre di risulta dei fondi rustici;
• nella ristrutturazione bisognerebbe cercare di non mutare la tecnica costruttiva e realizzare fedelmente senza stravolgere il manufatto originario;
• responsabilizzare i proprietari e incentivarli anche economicamente affinché possano essere sensibili alla tutela di tale patrimonio paesaggistico-architettonico davvero unico.
La scuola svolge un ruolo fondamentale nel far nascere questi sentimenti di rispetto della natura e del paesaggio e nello stesso tempo deve offrire le basi anche tecniche per la sua tutela.
Il progetto si è concluso con una mostra fotografica presso il Monastero del Soccorso ad Altamura tenutasi dal 12 al 15 Maggio che ha riscosso un buon successo nelle presenze e nell'interesse dei visitatori oltre alla realizzazione di una pubblicazione di un libro sui lavori eseguiti».
La classe III/C