Scuola e Lavoro
Il presepe vivente dei bambini del De Curtis
L’entusiasmo semplice e genuino di chi vive l’esperienza più bella della propria vita
Altamura - giovedì 24 dicembre 2009
Domenica 20 dicembre. Il freddo è pungente, ma l'atmosfera natalizia riscalda i cuori. Nonostante l'aria sia gelida, la gente passeggia sorridente per le vie cittadine. I profumi e i sapori della festa si mescolano a quelli della quotidianità. Nel silenzio di via Bresso risuonano le voci allegre dei bambini. Indossano i panni di un'antichità che si rinnova ogni anno. Sui loro volti, l'entusiasmo semplice e genuino di chi vive l'esperienza più bella della propria vita. I piccoli hanno la capacità di stupirsi. E di stupire. Di rendere magico ciò che i "grandi" credono, spesso, trascurabile.
Sotto i portici del plesso distaccato "Antonio De Curtis" (appartenente al quinto circolo didattico San Francesco d'Assisi), gli alunni delle prime e seconde classi di scuola Primaria presenti nel plesso richiamano il passato. Lo fanno con convinzione allegra e partecipe. Esempio concreto di una collaborazione senza pretese né secondi fini, i bambini possono involontariamente insegnare agli adulti il vero senso del Natale.
Circa un mese è stato impiegato per organizzare il Presepe Vivente che ha visto protagonisti i piccoli del plesso "Antonio De Curtis". Per allestire la magica scenografia, composta di capanne ospitanti una stalla, un forno, "la cantin", "la camr da litt" e tanti altri caratteristici ambienti, c'è voluta, invece, un'intera giornata. Quattro classi, undici insegnanti e numerosi genitori hanno contribuito alla realizzazione dell'evento.
A fare da sottofondo, la musica. In ogni capanna, un'attività diversa. C'è chi cuce, c'è chi lavora la pasta, c'è chi inforna il pane. A fare compagnia ai bambini, diversi animali, lieti anche loro delle tante carezze ricevute. Nella Grotta Santa, la Madonna è seduta accanto alla culla, circondata da una schiera di simpatici angioletti. "La cantin" è piena di avventori che giocano a carte.
In quello che sembra davvero un antico villaggio, si sparge il sapore della tradizione. Fumanti piatti di pettole riscaldano le mani infreddolite dei partecipanti. La serata si fa armoniosa custode di valori che sembrano non esistere più. Il Natale è alle porte. Quelle porte, i bambini, le hanno già aperte.
Sotto i portici del plesso distaccato "Antonio De Curtis" (appartenente al quinto circolo didattico San Francesco d'Assisi), gli alunni delle prime e seconde classi di scuola Primaria presenti nel plesso richiamano il passato. Lo fanno con convinzione allegra e partecipe. Esempio concreto di una collaborazione senza pretese né secondi fini, i bambini possono involontariamente insegnare agli adulti il vero senso del Natale.
Circa un mese è stato impiegato per organizzare il Presepe Vivente che ha visto protagonisti i piccoli del plesso "Antonio De Curtis". Per allestire la magica scenografia, composta di capanne ospitanti una stalla, un forno, "la cantin", "la camr da litt" e tanti altri caratteristici ambienti, c'è voluta, invece, un'intera giornata. Quattro classi, undici insegnanti e numerosi genitori hanno contribuito alla realizzazione dell'evento.
A fare da sottofondo, la musica. In ogni capanna, un'attività diversa. C'è chi cuce, c'è chi lavora la pasta, c'è chi inforna il pane. A fare compagnia ai bambini, diversi animali, lieti anche loro delle tante carezze ricevute. Nella Grotta Santa, la Madonna è seduta accanto alla culla, circondata da una schiera di simpatici angioletti. "La cantin" è piena di avventori che giocano a carte.
In quello che sembra davvero un antico villaggio, si sparge il sapore della tradizione. Fumanti piatti di pettole riscaldano le mani infreddolite dei partecipanti. La serata si fa armoniosa custode di valori che sembrano non esistere più. Il Natale è alle porte. Quelle porte, i bambini, le hanno già aperte.