Il Museo di Arte Tipografica riapre al pubblico

Il Museo di Arte Tipografica Portoghese, situato in via Scipione Ronchetti, riapre al pubblico dopo diversi mesi di chiusura. Da febbraio scorso le porte della storica tipografia erano rimaste chiuse a cittadini e visitatori per il mancato rinnovo della convenzione da parte del Comune. L'Amministrazione comunale e gli eredi Portoghese hanno sottoscritto nuovamente il documento. La convenzione durerà fino a giugno prossimo.

Da sabato 3 settembre, data della Notte Bianca dei Claustri, il Museo è tornato a mostrare i suoi tesori. Fra qualche giorno arriveranno le richieste delle scolaresche, assidue frequentatrici dello storico locale. «Grazie per averci dato la possibilità di fare un tuffo nel passato: per gli adulti ricordi preziosi, per i piccoli testimonianze passate e curiosità di nuove conoscenze». È il commento che un bambino ha lasciato sul registro dei visitatori durante la Notte Bianca. Il Museo di Arte Tipografica ha accolto in quell'occasione circa 2000 persone. E durante lo scorso anno scolastico sono stati quasi 2500 gli studenti rimasti affascinati dall'antica arte della stampa.

Per settembre, in occasione dell'iniziativa "Cittàperte 2011", il Museo si potrà visitare dal lunedì al sabato dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 18.30 alle ore 21.30. La domenica dalle ore 19.00 alle ore 22.00. L'ingresso è libero. Per informazioni: 3382603588/3341558432

Durante una visita mattutina nella storica struttura, abbiamo fotografato alcuni manifesti riportanti i nomi dei pirotecnici Bruscella di Altamura. Altamuralife.it aveva ascoltato la storia di Giuseppe Bruscella, figlio di Domenico detto "sparater", pirotecnico, e nipote di Giuseppe. Residente attualmente a Milano, Giuseppe Bruscella ci aveva comunicato di voler raccogliere i manifesti in cui compaiono i nomi del padre e del nonno. Il Museo di Arte Tipografica Portoghese ne conserva numerosi. La maggior parte dei manifesti riguarda le feste patronali altamurane. Alcuni risalgono al 1919, al 1925 o al 1934. È un pezzo di storia locale che si ricompone. Di seguito, le fotografie.