Cronaca
Il grazie dei familiari di Carlo e Rosa Masiello
Una lettera a chi ha condotto e partecipato alle ricerche. «Il loro grado di umanità oltrepassa il semplice ruolo professionale»
Altamura - domenica 20 novembre 2011
11.15
Ad una settimana esatta dai funerali di Carlo e Rosa Masiello, padre e figlia travolti da un canale in piena nei pressi di Borgo Venusio, vicino Matera, lo scorso 6 novembre, i familiari hanno scritto una lettera per ringraziare «di cuore» chi ha costantemente condotto e partecipato alle ricerche.
Il loro grazie va a «al responsabile della Protezione civile Pio Acito e al suo gruppo, ai volontari di Legambiente, ai volontari e agli speleologi del Soccorso Alpino (S.A.S.B. e C.A.R.S.) per il tempestivo intervento e per l'alta competenza, la pazienza e la costanza, per l'instancabilità e la tenacia dimostrata durante le ricerche, per la notevole solidarietà attestante un grado di umanità encomiabile ed esemplare, che oltrepassa quello richiesto dal semplice ruolo professionale».
Il loro grazie va a «al responsabile della Protezione civile Pio Acito e al suo gruppo, ai volontari di Legambiente, ai volontari e agli speleologi del Soccorso Alpino (S.A.S.B. e C.A.R.S.) per il tempestivo intervento e per l'alta competenza, la pazienza e la costanza, per l'instancabilità e la tenacia dimostrata durante le ricerche, per la notevole solidarietà attestante un grado di umanità encomiabile ed esemplare, che oltrepassa quello richiesto dal semplice ruolo professionale».