Politica
Il Governo boccia la legge pugliese sul piano casa
La Regione ne terrà conto: "Ora cambiare la norma e voltare pagina"
Puglia - martedì 1 febbraio 2022
19.01
Il Governo, nella seduta del Consiglio dei ministri, ha impugnato due leggi della Regione Puglia. Una di queste è quella sul cosiddetto Piano casa, con una proroga di norme che si susseguono da diversi anni.
Nello specifico il Governo ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge della Regione Puglia n. 38 del 30/11/2021, recante "Modifiche alla legge regionale 30 luglio 2009, n. 14 (Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell'attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale) e alla legge regionale 15 novembre 2007, n. 33 (Recupero dei sottotetti, dei porticati, di locali seminterrati e interventi esistenti e di aree pubbliche non autorizzate)", in quanto talune disposizioni in materia di tutela del paesaggio, ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea, violano gli articoli 3, 9, 97, 117, primo comma, secondo comma, lett. s), e terzo comma della Costituzione, nonché il principio di leale collaborazione.
Sulla questione interviene l'assessore all'urbanistica e all'ambiente Anna Grazia Maraschio. L'assessore annuncia l'intenzione di voltare pagina con questa dichiarazione: "La decisione del governo di impugnare la proroga del Piano Casa richiede un cambio di passo in materia di urbanistica. Il regime di proroga della norma lascia spazio a troppi dubbi, anche dal punto di vista legislativo, che la Puglia non può permettersi. Per questo adesso è necessario e urgente voltare pagina. È necessario e urgente costruire una norma, su cui sono personalmente impegnata da mesi, che dia riferimenti certi ai comuni, agli imprenditori e ai cittadini. E soprattutto, una norma capace da un lato di tutelare l'immenso patrimonio storico, architettonico e naturalistico della Puglia, e dall'altro di rispondere alle legittime esigenze abitative. Si può fare e lo stiamo facendo, anche con l'aiuto della maggioranza."
Il Governo, inoltre, ha impugnato la legge della Regione Puglia n. 39 del 30/11/2021, recante "Modifiche alla legge regionale 31 maggio 1980, n. 56 (Tutela ed uso del territorio), disposizioni in materia urbanistica, modifica alla legge regionale 27 luglio 2001, n. 20 (Norme generali di governo e uso del territorio), modifica alla legge regionale 6 agosto 2021, n. 25 (Modifiche alla legge regionale 11 febbraio 1999, n. 11 "Disciplina delle strutture ricettive ex artt. 5, 6 e 10 della legge 17 maggio 1983, n. 217 delle attività turistiche ad uso pubblico gestite in regime di concessione e delle associazioni senza scopo di lucro" e disposizioni varie) e disposizioni in materia derivazione acque sotterranee", in quanto talune disposizioni in materia paesaggistica, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano gli articoli 3, 9, 97 e 117, primo comma, secondo comma, lettera s), e terzo comma della Costituzione, nonché il principio di leale collaborazione.
Nello specifico il Governo ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge della Regione Puglia n. 38 del 30/11/2021, recante "Modifiche alla legge regionale 30 luglio 2009, n. 14 (Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell'attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale) e alla legge regionale 15 novembre 2007, n. 33 (Recupero dei sottotetti, dei porticati, di locali seminterrati e interventi esistenti e di aree pubbliche non autorizzate)", in quanto talune disposizioni in materia di tutela del paesaggio, ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea, violano gli articoli 3, 9, 97, 117, primo comma, secondo comma, lett. s), e terzo comma della Costituzione, nonché il principio di leale collaborazione.
Sulla questione interviene l'assessore all'urbanistica e all'ambiente Anna Grazia Maraschio. L'assessore annuncia l'intenzione di voltare pagina con questa dichiarazione: "La decisione del governo di impugnare la proroga del Piano Casa richiede un cambio di passo in materia di urbanistica. Il regime di proroga della norma lascia spazio a troppi dubbi, anche dal punto di vista legislativo, che la Puglia non può permettersi. Per questo adesso è necessario e urgente voltare pagina. È necessario e urgente costruire una norma, su cui sono personalmente impegnata da mesi, che dia riferimenti certi ai comuni, agli imprenditori e ai cittadini. E soprattutto, una norma capace da un lato di tutelare l'immenso patrimonio storico, architettonico e naturalistico della Puglia, e dall'altro di rispondere alle legittime esigenze abitative. Si può fare e lo stiamo facendo, anche con l'aiuto della maggioranza."
Il Governo, inoltre, ha impugnato la legge della Regione Puglia n. 39 del 30/11/2021, recante "Modifiche alla legge regionale 31 maggio 1980, n. 56 (Tutela ed uso del territorio), disposizioni in materia urbanistica, modifica alla legge regionale 27 luglio 2001, n. 20 (Norme generali di governo e uso del territorio), modifica alla legge regionale 6 agosto 2021, n. 25 (Modifiche alla legge regionale 11 febbraio 1999, n. 11 "Disciplina delle strutture ricettive ex artt. 5, 6 e 10 della legge 17 maggio 1983, n. 217 delle attività turistiche ad uso pubblico gestite in regime di concessione e delle associazioni senza scopo di lucro" e disposizioni varie) e disposizioni in materia derivazione acque sotterranee", in quanto talune disposizioni in materia paesaggistica, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano gli articoli 3, 9, 97 e 117, primo comma, secondo comma, lettera s), e terzo comma della Costituzione, nonché il principio di leale collaborazione.