Territorio
Il Decreto Mezzogiorno è legge: misure a favore di sviluppo ed occupazione
Anche fondi per edilizia giudiziaria, opportunità per Bari
Altamura - giovedì 3 agosto 2017
Comunicato Stampa
La Camera dei Deputati ha approvato il cosiddetto Decreto Mezzogiorno, votando la fiducia sul testo licenziato dal Senato. Numerose e di varia natura le misure a favore dei territori del Sud: solo per citarne due, gli incentivi per gli "under 35" della misura "Resto al Sud" e la cospicua dote finanziaria per l'edilizia giudiziaria in cui può essere inclusa Bari.
"Il cosiddetto Decreto Mezzogiorno - rende noto l'on. Liliana Ventricelli, deputata del Partito Democratico - è legge. E' un importante contenitore di misure a favore delle regioni del Sud, con gli obiettivi della crescita economica e dell'occupazione. Misure non assistenzialiste, bensì orientate ad investire sulle persone e nel migliorare le condizioni per poter operare al meglio. In questa direzione, ad esempio, vanno i 330 milioni di euro per l'edilizia giudiziaria. Un'occasione ghiotta per Bari perché si potrà finalmente mettere mano ad un progetto serio per la cittadella della giustizia e superare l'attuale situazione insostenibile. E' una dotazione finanziaria molto importante, cresciuta ulteriormente rispetto ai 90 milioni di euro che erano stati stanziati durante la discussione del provvedimento. Su tale tema cruciale - sottolinea l'on. Ventricelli - sto promuovendo un protocollo di intesa fra Ministero della Giustizia e Città Metropolitana, con il coinvolgimento dell'Avvocatura e degli Uffici giudiziari".
Quindi, opportunità per i giovani imprenditori ed agricoltori.
"Con il programma "Resto al Sud" - spiega la deputata del Partito Democratico - si daranno incentivi a giovani imprenditori, di età compresa fra 18 e 35 anni, che non dispongono di mezzi propri per avviare un'attività produttiva. L'intervento consiste nel sostegno alla creazione di una nuova attività imprenditoriale nei settori dell'agricoltura, dell'artigianato, dell'industria, della pesca e dell'acquacoltura, oppure relativa alla fornitura di servizi (compresi quelli turistici): prevede a favore del giovane imprenditore una dotazione di 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell'intero investimento e del capitale circolante, con esclusione delle spese per la progettazione e quelle per il personale. Per le società con più soci, si arriva fino a 200 mila euro. Un altro intervento - aggiunge l'on. Ventricelli - prevede una procedura sperimentale per individuare delle terre abbandonate e incolte e beni immobili in stato di abbandono che possono essere concessi ai giovani, per nove anni (rinnovabili una volta), per rafforzare le loro opportunità occupazionali e di reddito. Si agisce, quindi, per evitare la fuga dei giovani e dare la possibilità di esprimere la propria voglia d'impresa nella loro terra", conclude l'on. Ventricelli.
"Il cosiddetto Decreto Mezzogiorno - rende noto l'on. Liliana Ventricelli, deputata del Partito Democratico - è legge. E' un importante contenitore di misure a favore delle regioni del Sud, con gli obiettivi della crescita economica e dell'occupazione. Misure non assistenzialiste, bensì orientate ad investire sulle persone e nel migliorare le condizioni per poter operare al meglio. In questa direzione, ad esempio, vanno i 330 milioni di euro per l'edilizia giudiziaria. Un'occasione ghiotta per Bari perché si potrà finalmente mettere mano ad un progetto serio per la cittadella della giustizia e superare l'attuale situazione insostenibile. E' una dotazione finanziaria molto importante, cresciuta ulteriormente rispetto ai 90 milioni di euro che erano stati stanziati durante la discussione del provvedimento. Su tale tema cruciale - sottolinea l'on. Ventricelli - sto promuovendo un protocollo di intesa fra Ministero della Giustizia e Città Metropolitana, con il coinvolgimento dell'Avvocatura e degli Uffici giudiziari".
Quindi, opportunità per i giovani imprenditori ed agricoltori.
"Con il programma "Resto al Sud" - spiega la deputata del Partito Democratico - si daranno incentivi a giovani imprenditori, di età compresa fra 18 e 35 anni, che non dispongono di mezzi propri per avviare un'attività produttiva. L'intervento consiste nel sostegno alla creazione di una nuova attività imprenditoriale nei settori dell'agricoltura, dell'artigianato, dell'industria, della pesca e dell'acquacoltura, oppure relativa alla fornitura di servizi (compresi quelli turistici): prevede a favore del giovane imprenditore una dotazione di 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell'intero investimento e del capitale circolante, con esclusione delle spese per la progettazione e quelle per il personale. Per le società con più soci, si arriva fino a 200 mila euro. Un altro intervento - aggiunge l'on. Ventricelli - prevede una procedura sperimentale per individuare delle terre abbandonate e incolte e beni immobili in stato di abbandono che possono essere concessi ai giovani, per nove anni (rinnovabili una volta), per rafforzare le loro opportunità occupazionali e di reddito. Si agisce, quindi, per evitare la fuga dei giovani e dare la possibilità di esprimere la propria voglia d'impresa nella loro terra", conclude l'on. Ventricelli.