Territorio
Il Consorzio del Pane di Altamura, un modello per altre realtà
A Torre Annunziata un progetto per promuovere il pane oplontino. Giuseppe Striano: «Abbiamo preso a modello il Consorzio del Pane di Altamura»
Italia - martedì 13 luglio 2010
La bontà del pane di Altamura è ormai nota in tutto il mondo, ma, per giungere a tale risultato, i panificatori hanno dovuto intraprendere un lungo percorso di tutela e promozione di questo prodotto. Il Consorzio per la tutela del Pane di Altamura, che oggi riunisce oltre venti produttori, venne costituito nel 1979 su iniziativa dell'attuale presidente Giuseppe Barile. Non ha scopo di lucro e oltre alle funzioni di tutela e promozione di cui si è detto, si occupa dell'informazione del consumatore e della cura generale degli interessi relativi alla denominazione: collabora alla vigilanza, alla tutela e alla salvaguardia della DOP da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio della denominazione e comportamenti vietati dalla legge in ogni fase della produzione, della trasformazione e del commercio. Inoltre il Consorzio sostiene la ricerca scientifica garantendo e migliorando costantemente la qualità del prodotto a tutela del consumatore.
Una serie di fattori ambientali e climatici e una lunga tradizione rendono il pane di Altamura un prodotto assolutamente inimitabile. Quello che invece si può imitare è proprio il modello del consorzio. Un gruppo di professionisti di Torre Annunziata (Na) guidati da Giuseppe Striano, commercialista e coordinatore della locale Confesercenti, ha avuto l'idea di istituire un consorzio per tutelare e promuovere il pane oplontino. «Abbiamo preso a modello il Consorzio del Pane di Altamura», afferma Striano, «il nostro intento è quello di rilanciare l'arte bianca a Torre Annunziata facendo leva sulla grossa quantità di panificatori in città. In questo momento il nostro è un progetto ancora in fase sperimentale. Puntiamo a renderlo operativo subito dopo la pausa estiva, cercando però di ufficializzarlo e presentarlo alla città entro la fine di luglio». A quanto pare il pane di Altamura avrà un nuovo concorrente sul mercato, ma che ha ancora molta strada da fare.
Una serie di fattori ambientali e climatici e una lunga tradizione rendono il pane di Altamura un prodotto assolutamente inimitabile. Quello che invece si può imitare è proprio il modello del consorzio. Un gruppo di professionisti di Torre Annunziata (Na) guidati da Giuseppe Striano, commercialista e coordinatore della locale Confesercenti, ha avuto l'idea di istituire un consorzio per tutelare e promuovere il pane oplontino. «Abbiamo preso a modello il Consorzio del Pane di Altamura», afferma Striano, «il nostro intento è quello di rilanciare l'arte bianca a Torre Annunziata facendo leva sulla grossa quantità di panificatori in città. In questo momento il nostro è un progetto ancora in fase sperimentale. Puntiamo a renderlo operativo subito dopo la pausa estiva, cercando però di ufficializzarlo e presentarlo alla città entro la fine di luglio». A quanto pare il pane di Altamura avrà un nuovo concorrente sul mercato, ma che ha ancora molta strada da fare.