Politica
"Il Comune apre possibilità di estrazione dell'Uomo di Altamura"
Nota del Movimento Culturale "Ora"
Altamura - giovedì 11 aprile 2019
10.38 Comunicato Stampa
Il deliberato nel Consiglio Comunale del 3 aprile scorso, dalla maggiorana al Governo della Città, è un deciso passo indietro sulla questione Uomo di Altamura. Infatti, dopo aver affossato la proposta di consiglio comunale monotematico per la potenziale costituzione di una fondazione che ponesse al centro la tutela, la valorizzazione e la promozione del Patrimonio geologico e paleo-antropologico della Città di Altamura, con l'opportunità, nell'occasione, di autorizzare interventi di esperti riconosciuti sul tema, l'Amministrazione, invece, propone e approva un ordine del giorno e relativo emendamento, con i quali, si considera alternativa percorribile la possibile estrazione dei resti scheletrici del Neanderthal altamurano dal naturale habitat che lo ha conservato divinamente per circa 150 mila anni. Con questo grave indirizzo politico, il Governo cittadino, ignora scientemente quella che in uno stato di diritto dovrebbe essere la strada maestra: il rispetto della legge.
Il 19 settembre 2017, infatti, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, con delibera di Consiglio Direttivo, richiamava al rispetto dei vincoli giuridici e paesaggistici che insistono nell'area Parco con particolare riferimento a Lamalunga e all'unicum carsico all'interno del quale, nel 1993, furono rinvenuti i resti scheletrici del neanderthal più antico e meglio conservato del pianeta. Alla delibera del Parco Nazionale, il 28 settembre 2017, seguì la delibera n. 60 di Consiglio Comunale, la quale imponeva perentoriamente che tutti gli studi scientifici venissero espletati "in situ", senza dare possibilità alcuna all'estrazione di parti o dell'intero scheletro fossile. Inoltre, si richiama l'Ente Parco al rispetto delle leggi cui è sottoposto e a quello verso i provvedimenti tutt'ora vigenti ed efficaci. Pertanto, si ritiene che l'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, in linea con la delibera espletata dal proprio Consiglio Direttivo a settembre 2017, non debba autorizzare le future discese in grotta, programmate dal gruppo di studi del progetto "Karst", nei giorni dal 15 al 18 aprile prossimi.
Con l'esproprio, siamo riusciti a salvare le orme dei dinosauri di Cava Pontrelli, adesso, i nostri amministratori agevolano un saccheggio senza precedenti e aprono la strada all'estrazione dei resti dell'Uomo di Neanderthal da Lamalunga.
Francesco Fiore, Movimento Culturale "Ora"
Il 19 settembre 2017, infatti, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, con delibera di Consiglio Direttivo, richiamava al rispetto dei vincoli giuridici e paesaggistici che insistono nell'area Parco con particolare riferimento a Lamalunga e all'unicum carsico all'interno del quale, nel 1993, furono rinvenuti i resti scheletrici del neanderthal più antico e meglio conservato del pianeta. Alla delibera del Parco Nazionale, il 28 settembre 2017, seguì la delibera n. 60 di Consiglio Comunale, la quale imponeva perentoriamente che tutti gli studi scientifici venissero espletati "in situ", senza dare possibilità alcuna all'estrazione di parti o dell'intero scheletro fossile. Inoltre, si richiama l'Ente Parco al rispetto delle leggi cui è sottoposto e a quello verso i provvedimenti tutt'ora vigenti ed efficaci. Pertanto, si ritiene che l'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, in linea con la delibera espletata dal proprio Consiglio Direttivo a settembre 2017, non debba autorizzare le future discese in grotta, programmate dal gruppo di studi del progetto "Karst", nei giorni dal 15 al 18 aprile prossimi.
Con l'esproprio, siamo riusciti a salvare le orme dei dinosauri di Cava Pontrelli, adesso, i nostri amministratori agevolano un saccheggio senza precedenti e aprono la strada all'estrazione dei resti dell'Uomo di Neanderthal da Lamalunga.
Francesco Fiore, Movimento Culturale "Ora"