Politica
I Giovani Udc propongono il "Quoziente familiare"
Uno strumento per meglio considerare la capacità contributiva del cittadino. La nota del Movimento
Altamura - giovedì 19 luglio 2012
I Giovani Udc, con una nota, incitano la politica a guardare alle famiglie e propongono in Puglia l'adozione del "Quoziente familiare".
Si tratta di uno strumento che tiene conto della numerosità, della composizione, del tipo di fonte reddituale e della presenza o meno di anziani e invalidi nel nucleo familiare per calcolare un coefficiente cui applicare le tariffe di alcuni servizi comunali e, potenzialmente, i tributi locali. Si va dunque a considerare la capacità contributiva del cittadino non solo in relazione al reddito individuale prodotto (art. 53 della Costituzione), ma anche alle dimensioni della famiglia di appartenenza.
I Giovani Udc suggeriscono "l'introduzione di un algoritmo che vada a modificare le tariffe finali e l'accesso ai servizi offerti alla famiglia; è infatti uno strumento duttile, che attraverso una serie di accorgimenti offre il vantaggio di personalizzare ogni impegno di spesa e che soprattutto elimina radicalmente i vecchi scaglioni, creando una curva lineare delle tariffe intermedie e realizzando un welfare molto più equo".
Con il sostegno di tutta la Direzione regionale, il Movimento ritiene che "i Comuni debbano iniziare a pensare seriamente a questo strumento, perché oggi più che mai sono i nuclei familiari che stanno reggendo il peso di questa crisi e la politica ormai non può più permettersi di volgere lo sguardo altrove, quindi come Movimento Giovanile presenteremo in ogni Comune dove siamo presenti una proposta organica dove già suggeriremo i coefficienti correttivi".
Si tratta di uno strumento che tiene conto della numerosità, della composizione, del tipo di fonte reddituale e della presenza o meno di anziani e invalidi nel nucleo familiare per calcolare un coefficiente cui applicare le tariffe di alcuni servizi comunali e, potenzialmente, i tributi locali. Si va dunque a considerare la capacità contributiva del cittadino non solo in relazione al reddito individuale prodotto (art. 53 della Costituzione), ma anche alle dimensioni della famiglia di appartenenza.
I Giovani Udc suggeriscono "l'introduzione di un algoritmo che vada a modificare le tariffe finali e l'accesso ai servizi offerti alla famiglia; è infatti uno strumento duttile, che attraverso una serie di accorgimenti offre il vantaggio di personalizzare ogni impegno di spesa e che soprattutto elimina radicalmente i vecchi scaglioni, creando una curva lineare delle tariffe intermedie e realizzando un welfare molto più equo".
Con il sostegno di tutta la Direzione regionale, il Movimento ritiene che "i Comuni debbano iniziare a pensare seriamente a questo strumento, perché oggi più che mai sono i nuclei familiari che stanno reggendo il peso di questa crisi e la politica ormai non può più permettersi di volgere lo sguardo altrove, quindi come Movimento Giovanile presenteremo in ogni Comune dove siamo presenti una proposta organica dove già suggeriremo i coefficienti correttivi".