La città
I beni del patrimonio statale trasferibili agli Enti locali
Nell'elenco stilato dall'Agenzia del Demanio, anche immobili presenti ad Altamura. Case cantoniere e sedi ferroviarie dismesse
Altamura - venerdì 3 settembre 2010
18.38
Sul sito istituzionale dell'Agenzia del Demanio è stato pubblicato, a luglio scorso, un elenco contenente i beni del patrimonio statale, ad eccezione di quelli in uso alle Pubbliche Amministrazioni, di quelli appartenenti al Demanio storico-artistico, di quelli situati nelle Regioni a statuto speciale e nel Comune di Roma. La pubblicazione, che rientra nell'ambito delle attività propedeutiche all'attuazione del Federalismo Demaniale, "vuole garantire – come si legge in una nota dell'Agenzia del Demanio - la massima trasparenza circa la reale consistenza del patrimonio pubblico gestito". Il Consiglio dei Ministri, il 20 maggio 2010, ha approvato il primo decreto legislativo di attuazione della legge sul federalismo fiscale. Il decreto del Governo "individua e attribuisce, a titolo non oneroso, a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni parte del demanio pubblico".
L'elenco presente sul sito dell'Agenzia del Demanio, aggiornato con cadenza quindicinale, comprende, quindi, beni potenzialmente trasferibili, a titolo non oneroso, dallo Stato agli Enti locali. Tra i beni elencati, sette si trovano nel Comune di Altamura. Campi dismessi dal Ministero della Difesa e localizzati sulla S.S. 96 (via Bari), a pochi Km dalla città, del valore inventariale di € 83.901,59. Tre case cantoniere, di cui una, su via Selva, del valore inventariale di € 6.223,00. Le altre due quotano, rispettivamente, € 13.360,00 e € 5.448,00. Le condizioni in cui versano non sono ottime. Fra i beni patrimoniali dello Stato presenti ad Altamura, anche tre sedi ferroviarie FF.CC.LL. dismesse in seguito a varianti. Il valore inventariale di queste ultime va dai 5mila ai 6mila euro circa.
Lo Stato individua i beni da attribuire "secondo criteri di territorialità, sussidiarietà, adeguatezza, semplificazione, capacità finanziaria, correlazione con competenze e funzioni, nonché valorizzazione ambientale". L'Ente territoriale, a seguito del trasferimento, "dispone del bene nell'interesse della collettività rappresentata, promuovendone la massima valorizzazione funzionale". Ciascun Ente "dovrà garantire trasparenza informativa alla collettività circa il processo di valorizzazione e potrà indire forme di consultazione popolare, anche in forma telematica". Le Regioni o gli Enti locali possono anche alienare o dismettere i beni trasferiti. Le maggiori risorse derivanti a Regioni ed Enti locali dall'alienazione dei beni "saranno destinate, per il 75%, alla riduzione del debito dell'Ente, e per la parte residua alla riduzione del debito statale".
I beni oggetto del trasferimento varranno inseriti in appositi elenchi adottati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Successivamente, le Regioni e gli Enti locali che intendono acquisirli, potranno presentare un'apposita domanda di attribuzione all'Agenzia del Demanio. Gli Enti pubblici territoriali a cui saranno trasferiti, dopo richiesta, i beni demaniali e patrimoniali dello Stato, dovranno farsi carico degli eventuali oneri e pesi di cui è gravato il bene.
In allegato, l'elenco dei beni patrimoniali dello Stato presenti ad Altamura e potenzialmente trasferibili agli Enti locali.
L'elenco presente sul sito dell'Agenzia del Demanio, aggiornato con cadenza quindicinale, comprende, quindi, beni potenzialmente trasferibili, a titolo non oneroso, dallo Stato agli Enti locali. Tra i beni elencati, sette si trovano nel Comune di Altamura. Campi dismessi dal Ministero della Difesa e localizzati sulla S.S. 96 (via Bari), a pochi Km dalla città, del valore inventariale di € 83.901,59. Tre case cantoniere, di cui una, su via Selva, del valore inventariale di € 6.223,00. Le altre due quotano, rispettivamente, € 13.360,00 e € 5.448,00. Le condizioni in cui versano non sono ottime. Fra i beni patrimoniali dello Stato presenti ad Altamura, anche tre sedi ferroviarie FF.CC.LL. dismesse in seguito a varianti. Il valore inventariale di queste ultime va dai 5mila ai 6mila euro circa.
Lo Stato individua i beni da attribuire "secondo criteri di territorialità, sussidiarietà, adeguatezza, semplificazione, capacità finanziaria, correlazione con competenze e funzioni, nonché valorizzazione ambientale". L'Ente territoriale, a seguito del trasferimento, "dispone del bene nell'interesse della collettività rappresentata, promuovendone la massima valorizzazione funzionale". Ciascun Ente "dovrà garantire trasparenza informativa alla collettività circa il processo di valorizzazione e potrà indire forme di consultazione popolare, anche in forma telematica". Le Regioni o gli Enti locali possono anche alienare o dismettere i beni trasferiti. Le maggiori risorse derivanti a Regioni ed Enti locali dall'alienazione dei beni "saranno destinate, per il 75%, alla riduzione del debito dell'Ente, e per la parte residua alla riduzione del debito statale".
I beni oggetto del trasferimento varranno inseriti in appositi elenchi adottati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Successivamente, le Regioni e gli Enti locali che intendono acquisirli, potranno presentare un'apposita domanda di attribuzione all'Agenzia del Demanio. Gli Enti pubblici territoriali a cui saranno trasferiti, dopo richiesta, i beni demaniali e patrimoniali dello Stato, dovranno farsi carico degli eventuali oneri e pesi di cui è gravato il bene.
In allegato, l'elenco dei beni patrimoniali dello Stato presenti ad Altamura e potenzialmente trasferibili agli Enti locali.