Cronaca Aggiornamenti in Diretta
Gommista gambizzato in via Carpentino
Ancora pallottole ad Altamura. L'uomo si trova ora in rianimazione
Altamura - giovedì 30 settembre 2010
20.01
Intorno alle 19.15, Tommaso Scarabaggio, gommista sessantenne di Altamura, è stato sparato ad una gamba presso la sua officina in via Carpentino n° 130. A colpirlo, un ragazzo incappucciato. Probabilmente è avvenuto tutto all'interno dell'officina, perchè non sono stati trovati bossoli per strada. Gli inquirenti escludono collegamenti con l'omicidio di Bartolo Dambrosio, perchè Tommaso Scarabaggio non è pregiudicato. L'uomo si trova ora in ospedale, dove sta subendo un intervento. Non sarebbe in pericolo di vita, anche se le sue condizionisono serie. Carabinieri e Polizia municipale sono ancora sul posto per effettuare dei rilievi. Alcuni testimoni avrebbero sentito tre spari e visto due ragazzi, uno dei quali incappucciato - come si è detto - salire di corsa via Carpentino. La sparatoria, il cui movente è ancora sconosciuto, non ha causato morti o altri feriti.
Aggiornamento delle ore 9.50 dell'1/10/2010: dopo l'intervento, l'uomo è stato portato nel reparto di rianimazione, dove è tuttora.
Aggiornamento delle ore 13.00 dell'1/10/2010: I medici hanno confermato che l'operazione avvenuta ieri sera è chirurgicamente riuscita. Scarabaggio è, in questo momento, nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Umberto I" di Altamura. La prognosi rimane riservata. Il movente è ancora sconosciuto. Gli inquirenti escludono la pista della criminalità organizzata.
Aggiornamento delle ore 18.00 dell'1/10/2010: La prognosi rimane ancora riservata, ma i medici sono ottimisti. Avrebbero parlato di diversi fori, anche se non si conosce ancora il numero di proiettili che ha raggiunto Scarabbaggio, attualmente in coma farmacologico.
Aggiornamento delle ore 9.15 del 2/10/2010: Scarabaggio è in coma farmacologico e rimane in prognosi riservata per un'altra giornata. Le sue condizioni risultano gravi, anche se i medici hanno registrato lievi miglioramenti. I carabinieri della Compagnia di Altamura, coordinati dalla Procura di Bari, indagano per "tentato omicidio".
Aggiornamento delle ore 10.11 del 4/10/2010: Le condizioni di Scarabaggio rimangono identiche a quelle degli scorsi giorni. L'uomo, dunque, risulta ancora grave. Un proiettile avrebbe colpito un fianco, raggiungendo organi interni. Le indagini, condotte dalla compagnia dei carabinieri di Altamura, coordinati dalla Procura di Bari, proseguono nell'ambito personale di Scarabaggio. Gli inquirenti continuano ad escludere la pista della criminalità organizzata.
Aggiornamento delle ore 9.50 dell'1/10/2010: dopo l'intervento, l'uomo è stato portato nel reparto di rianimazione, dove è tuttora.
Aggiornamento delle ore 13.00 dell'1/10/2010: I medici hanno confermato che l'operazione avvenuta ieri sera è chirurgicamente riuscita. Scarabaggio è, in questo momento, nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Umberto I" di Altamura. La prognosi rimane riservata. Il movente è ancora sconosciuto. Gli inquirenti escludono la pista della criminalità organizzata.
Aggiornamento delle ore 18.00 dell'1/10/2010: La prognosi rimane ancora riservata, ma i medici sono ottimisti. Avrebbero parlato di diversi fori, anche se non si conosce ancora il numero di proiettili che ha raggiunto Scarabbaggio, attualmente in coma farmacologico.
Aggiornamento delle ore 9.15 del 2/10/2010: Scarabaggio è in coma farmacologico e rimane in prognosi riservata per un'altra giornata. Le sue condizioni risultano gravi, anche se i medici hanno registrato lievi miglioramenti. I carabinieri della Compagnia di Altamura, coordinati dalla Procura di Bari, indagano per "tentato omicidio".
Aggiornamento delle ore 10.11 del 4/10/2010: Le condizioni di Scarabaggio rimangono identiche a quelle degli scorsi giorni. L'uomo, dunque, risulta ancora grave. Un proiettile avrebbe colpito un fianco, raggiungendo organi interni. Le indagini, condotte dalla compagnia dei carabinieri di Altamura, coordinati dalla Procura di Bari, proseguono nell'ambito personale di Scarabaggio. Gli inquirenti continuano ad escludere la pista della criminalità organizzata.