Cronaca
Giro cinese di prostituzione a Matera, arrestato un altamurano
Per aver dato in locazione un appartamento nella città dei Sassi
Altamura - venerdì 4 dicembre 2020
13.03
Quattro uomini sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Matera con l'accusa di aver dato vita a un'associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione di donne. Tra loro pure un altamurano di 56 anni, accusato di aver dato in locazione un suo immobile ubicato nella città di Matera, dove si svolgevano le attività di prostituzione. Secondo gli inquirenti l'uomo sarebbe stato a conoscenza dell'attività svolta.
I dettagli dell'operazione HOME SWEET HOME
Nel territorio delle Regioni di Basilicata, Puglia, Lazio e Lombardia, a conclusione di complesse indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Matera, con il supporto, nella fase esecutiva, dei competenti locali Comandi territoriali dell' Arma, è stata data esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Matera, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 4 persone, nonché di 4 decreti di perquisizione e di un provvedimento di sequestro preventivo di un' abitazione del valore di circa €150.000
Il reato contestato è quello di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione di donne orientali (di origine cinese). I provvedimenti di cattura sono stati eseguiti nei Comuni di Bernalda, Altamura, Milano, e Formia (Latina), mentre nel comune di Matera si è proceduto al sequestro dell'immobile all'interno del quale avvenivano gli incontri con le prostitute.
L'attività investigativa condotta dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Matera, con metodi d'indagine tradizionali ed il ricorso ad attività tecniche, ha permesso di individuare diversi soggetti che avevano costituito un vero e proprio sodalizio criminale, ciascuno con compiti ben delineati. In particolare un 63enne di origini cinesi S.D., in qualità di promotore ed organizzatore della citata associazione, aveva preso in locazione un appartamento nel quartiere Piccianello di Matera, trasformandolo in una casa di prostituzione.
Tale immobile era stato dato in locazione da C. N., 56enne di Altamura, a sua volta a conoscenza dell'attività di meretricio che si svolgeva all'interno. Apartecipare attivamente al sodalizio criminoso, vi erano, inoltre: P. F.L., 69enne di Bernalda, che si occupava di portare cibo ed acqua alle prostitute all'interno della casa e di provvedere ai loro spostamenti per ogni necessità, ed un altro uomo 54enne di origine cinese W.W., il quale provvedeva a pubblicizzare le prestazioni sessuali delle donne all'interno dell'abitazione di Matera mediante la pubblicazione di specifici annunci su un noto sito web di incontri, indicando un numero di utenza mobile da contattare per gli appuntamenti.
Le indagini condotte hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza anche in capo a due donne di origine cinese (non ancora identificate) che, sempre nell'ambito della stessa organizzazione criminale: una si occupava di gestire le chiamate provenienti dai clienti, e di pianificare gli incontri con la prostituta all'interno dell'appartamento, mentre l'altra donna, presente nello stesso appartamento, ma in una stanza separata, riscuoteva i soldi dei clienti, provenienti dal capoluogo materano e da comuni limitrofi, a sua volta consegnatele dalla meretrice. Per ogni prestazione sessuale, in media, veniva pagata la cifra di € 50, di cui 30 finivano nelle mani dell'organizzazione e 20 rimanevano alla ragazza che si prostituiva.
Gli accertamenti espletati hanno evidenziato che le prostitute, venivano sostituite a loro volta con altre ragazze, in media ogni due settimane circa.
Le indagini sono state coordinate dal Procura della Repubblica di Matera, mentre i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal G.I.P. del locale Tribunale.
I dettagli dell'operazione HOME SWEET HOME
Nel territorio delle Regioni di Basilicata, Puglia, Lazio e Lombardia, a conclusione di complesse indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Matera, con il supporto, nella fase esecutiva, dei competenti locali Comandi territoriali dell' Arma, è stata data esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Matera, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 4 persone, nonché di 4 decreti di perquisizione e di un provvedimento di sequestro preventivo di un' abitazione del valore di circa €150.000
Il reato contestato è quello di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione di donne orientali (di origine cinese). I provvedimenti di cattura sono stati eseguiti nei Comuni di Bernalda, Altamura, Milano, e Formia (Latina), mentre nel comune di Matera si è proceduto al sequestro dell'immobile all'interno del quale avvenivano gli incontri con le prostitute.
L'attività investigativa condotta dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Matera, con metodi d'indagine tradizionali ed il ricorso ad attività tecniche, ha permesso di individuare diversi soggetti che avevano costituito un vero e proprio sodalizio criminale, ciascuno con compiti ben delineati. In particolare un 63enne di origini cinesi S.D., in qualità di promotore ed organizzatore della citata associazione, aveva preso in locazione un appartamento nel quartiere Piccianello di Matera, trasformandolo in una casa di prostituzione.
Tale immobile era stato dato in locazione da C. N., 56enne di Altamura, a sua volta a conoscenza dell'attività di meretricio che si svolgeva all'interno. Apartecipare attivamente al sodalizio criminoso, vi erano, inoltre: P. F.L., 69enne di Bernalda, che si occupava di portare cibo ed acqua alle prostitute all'interno della casa e di provvedere ai loro spostamenti per ogni necessità, ed un altro uomo 54enne di origine cinese W.W., il quale provvedeva a pubblicizzare le prestazioni sessuali delle donne all'interno dell'abitazione di Matera mediante la pubblicazione di specifici annunci su un noto sito web di incontri, indicando un numero di utenza mobile da contattare per gli appuntamenti.
Le indagini condotte hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza anche in capo a due donne di origine cinese (non ancora identificate) che, sempre nell'ambito della stessa organizzazione criminale: una si occupava di gestire le chiamate provenienti dai clienti, e di pianificare gli incontri con la prostituta all'interno dell'appartamento, mentre l'altra donna, presente nello stesso appartamento, ma in una stanza separata, riscuoteva i soldi dei clienti, provenienti dal capoluogo materano e da comuni limitrofi, a sua volta consegnatele dalla meretrice. Per ogni prestazione sessuale, in media, veniva pagata la cifra di € 50, di cui 30 finivano nelle mani dell'organizzazione e 20 rimanevano alla ragazza che si prostituiva.
Gli accertamenti espletati hanno evidenziato che le prostitute, venivano sostituite a loro volta con altre ragazze, in media ogni due settimane circa.
Le indagini sono state coordinate dal Procura della Repubblica di Matera, mentre i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal G.I.P. del locale Tribunale.