Scuola e Lavoro
Giovani imprenditori innovativi crescono
Bella esperienza dell'Ites Genco, finalista ai campionati di imprenditorialità a Parma
Altamura - martedì 28 maggio 2024
21.57
Esperienza da ricordare per gli studenti dell'Ites "Francesco Maria Genco" che, nell'ambito di un concorso nazionale sull'imprenditorialità giovanile, sono arrivati in finale a Parma con la mini-impresa innovativa Smart.P. (Smart Pourer). Il programma #ImpresainAzione, organizzati da Junior Achievement Italia JA Italia di concerto con il Ministero dell'istruzione e del merito, ha visto 18 studenti del "Genco" superare la fase regionale e approdare alla finale nazionale dei Campionati di Imprenditorialità che il 23 e 24 maggio si sono tenuti presso il Complesso San Paolo e l'Auditorium Paganini di Parma.
Alla competizione hanno partecipano 60 squadre finaliste, provenienti da scuole secondarie di secondo grado d'Italia. Per il "Genco" a Parma hanno partecipato tre studenti (Michele Misasi, Davide Chironna e Domenico Tragni), accompagnati dalla docente Agnese Loré che li ha guidati nel percorso progettuale. L'idea d'impresa è un versatore (pourer) per i cocktail, concepito per evitare sprechi di bevande e ridurre i costi accessori legati a tali sprechi. Quindi un prodotto rivolto soprattutto alle attività commerciali.
"Il team completo - spiega Loré - è formato da 18 studenti validissimi e motivati selezionati tra le classi quarte e quinte dell'Istituto. Ognuno di loro ha svolto un ruolo propositivo, collaborativo, di ascolto e lavoro. I nostri tre rappresentanti ufficiali hanno ricevuto lodevoli apprezzamenti da tutta la giuria". Anche il dirigente scolastico, Leonardo Campanale, si è complimentato con la "squadra" che ha creato la mini-impresa innovativa.
Smart.P non ha vinto le finali, ma porta a casa un risultato eccezionale, fatto di contatti, relazioni, esperienze positive e collaborative. Due giorni immersivi con circa duecento studenti brillanti, provenienti da tutta Italia, con competenze imprenditoriali lodevoli.
Il prototipo
Il prototipo è un prodotto simile al pourer originale per forma e dimensioni, ma attaccato al pourer vi dovrebbe essere un sensore costituito da un circuito elettrico e una valvola all'interno del pour stesso. Tramite dei pulsanti collegati a tale circuito deve essere possibile scegliere il quantitativo di liquido da versare (le possibilità previste sono 20ml, 30ml, 45 ml e 60ml) e il sensore, rilevando il momento a partire dal quale viene versato il liquido, dovrebbe gestire in automatico il flusso, facendo sì che la valvola si chiuda nel momento in cui la quantità di liquido desiderata è stata versata. Il sensore dovrà essere dotato di una piccola batteria, la quale una volta esaurita la sua carica dovrà essere sostituita con una carica.
Alla competizione hanno partecipano 60 squadre finaliste, provenienti da scuole secondarie di secondo grado d'Italia. Per il "Genco" a Parma hanno partecipato tre studenti (Michele Misasi, Davide Chironna e Domenico Tragni), accompagnati dalla docente Agnese Loré che li ha guidati nel percorso progettuale. L'idea d'impresa è un versatore (pourer) per i cocktail, concepito per evitare sprechi di bevande e ridurre i costi accessori legati a tali sprechi. Quindi un prodotto rivolto soprattutto alle attività commerciali.
"Il team completo - spiega Loré - è formato da 18 studenti validissimi e motivati selezionati tra le classi quarte e quinte dell'Istituto. Ognuno di loro ha svolto un ruolo propositivo, collaborativo, di ascolto e lavoro. I nostri tre rappresentanti ufficiali hanno ricevuto lodevoli apprezzamenti da tutta la giuria". Anche il dirigente scolastico, Leonardo Campanale, si è complimentato con la "squadra" che ha creato la mini-impresa innovativa.
Smart.P non ha vinto le finali, ma porta a casa un risultato eccezionale, fatto di contatti, relazioni, esperienze positive e collaborative. Due giorni immersivi con circa duecento studenti brillanti, provenienti da tutta Italia, con competenze imprenditoriali lodevoli.
Il prototipo
Il prototipo è un prodotto simile al pourer originale per forma e dimensioni, ma attaccato al pourer vi dovrebbe essere un sensore costituito da un circuito elettrico e una valvola all'interno del pour stesso. Tramite dei pulsanti collegati a tale circuito deve essere possibile scegliere il quantitativo di liquido da versare (le possibilità previste sono 20ml, 30ml, 45 ml e 60ml) e il sensore, rilevando il momento a partire dal quale viene versato il liquido, dovrebbe gestire in automatico il flusso, facendo sì che la valvola si chiuda nel momento in cui la quantità di liquido desiderata è stata versata. Il sensore dovrà essere dotato di una piccola batteria, la quale una volta esaurita la sua carica dovrà essere sostituita con una carica.