Eventi e cultura
Giorno della Memoria, pagine di Storia da non dimenticare
"L'Altra Faccia dell'Africa" organizza una tre giorni ricca di testimonianze. In programma mostre e dibattiti
Altamura - giovedì 27 gennaio 2011
09.00
Figuren erano le "marionette". Non quelle che con cui giocano i bambini. I nazisti chiamavano così i morti da trascinare via. Diari, lettere, fiumi di pagine e di dolore che non possono essere cancellati. Ricordare serve a non ripetere gli errori del passato. Oggi si celebra in tutta Italia il "Giorno della Memoria", istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento Italiano per «ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, scoprirono il campo di concentramento di Auschwitz. Liberarono i pochi superstiti, ma per la prigione degli orrori che portavano dentro non poterono fare nulla. Il 27 gennaio anche l'ONU celebra la "Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dell'Olocausto" con attività e cerimonie al Palazzo di Vetro di New York e nei vari uffici ONU di tutto il mondo.
Ad Altamura, l'associazione culturale L'altra faccia dell'Africa ha organizzato, presso la chiesa del Carmine (via Conservatorio del Carmine), una tre giorni dal titolo "Sul filo della memoria". Si parte stasera, alle 19.30, con una mostra d'arte e fotografica di Lorenza Casamassima e Francesco Balzano dal titolo "Il silenzio del dolore" e dedicata ad Elisa Springer. Introduce Rosa Lospalluto, insegnante del I circolo didattico IV Novembre e rappresentante Unicef del Comune di Altamura. Si prosegue domani 28 gennaio, sempre alle 19.30, con la testimonianza di Lucia Catalano, missionaria dell'Immacolata Padre Kolbe. Sabato 29 gennaio, alle 19.30, interverranno Biagio Dileo, sopravvissuto al campo di concentramento di Wietzendorf, e Fabio Galluccio, segretario del circolo Giustizia e Libertà di Roma e autore del libro "I lager in Italia".
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, scoprirono il campo di concentramento di Auschwitz. Liberarono i pochi superstiti, ma per la prigione degli orrori che portavano dentro non poterono fare nulla. Il 27 gennaio anche l'ONU celebra la "Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dell'Olocausto" con attività e cerimonie al Palazzo di Vetro di New York e nei vari uffici ONU di tutto il mondo.
Ad Altamura, l'associazione culturale L'altra faccia dell'Africa ha organizzato, presso la chiesa del Carmine (via Conservatorio del Carmine), una tre giorni dal titolo "Sul filo della memoria". Si parte stasera, alle 19.30, con una mostra d'arte e fotografica di Lorenza Casamassima e Francesco Balzano dal titolo "Il silenzio del dolore" e dedicata ad Elisa Springer. Introduce Rosa Lospalluto, insegnante del I circolo didattico IV Novembre e rappresentante Unicef del Comune di Altamura. Si prosegue domani 28 gennaio, sempre alle 19.30, con la testimonianza di Lucia Catalano, missionaria dell'Immacolata Padre Kolbe. Sabato 29 gennaio, alle 19.30, interverranno Biagio Dileo, sopravvissuto al campo di concentramento di Wietzendorf, e Fabio Galluccio, segretario del circolo Giustizia e Libertà di Roma e autore del libro "I lager in Italia".