Cronaca
Fuochi d’artificio proibiti, sequestri e denunce
Trucchi per riconoscere i “botti” illegali. Come evitare gli incidenti
Murgia - lunedì 27 dicembre 2010
15.21
Passato il Natale, si fanno imminenti i festeggiamenti di fine anno. È già partita la corsa all'acquisto di "botti" e di fuochi pirotecnici, pericolosi e spesso anche illegali. Negli ultimi giorni a Bari e in provincia ne sono stati sequestrati 139 chilogrammi. A questi si aggiungono 611 chili sottoposti a sequestro durante le scorse settimane nel capoluogo pugliese e nel territorio limitrofo. Otto le persone denunciate, cinque gli arresti.
Sorpresi a Bari diversi venditori ambulanti privi di autorizzazione per la vendita dei "botti". Per loro è scattata la denuncia, mentre il materiale è stato sottoposto a sequestro.
Il Comando provinciale, intanto, ha promosso una campagna di sensibilizzazione contro l'uso di fuochi pirotecnici illegali, causa di incidenti anche mortali. Ogni anno la lista si allunga. Anche ad Altamura nel 2009 un uomo di 76 anni perse la mano a causa dell'esplosione di un petardo. Fra le vittime, animali domestici e randagi.
L'Arma dei Carabinieri fa appello alla prudenza e si rivolge soprattutto ai giovani. Obiettivo dell'iniziativa è di educare al corretto uso dei fuochi pirotecnici legali, disincentivando l'acquisto di quelli "proibiti". Repressione e prevenzione vanno di pari passo, perché, si legge in una nota del Comando provinciale, "il problema è essenzialmente culturale". Quasi sempre gli incidenti sono dovuti "a disattenzione e non a fatalità".
Esiste una serie di "trucchi" per riconoscere l'illegalità di un fuoco d'artificio. I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un'etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d'appartenenza e le modalità d'uso. Possono essere venduti in tutti gli esercizi in possesso di licenza per la vendita di giocattoli ed acquistati da chiunque, purché almeno quattordicenne. Un gioco pirotecnico privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito. Alcuni giochi non vietati sono molto pericolosi e possono causare, se usati in maniera scorretta, gravi danni a persone e a cose.
I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d'artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d'armi o nulla osta, sempre con l'obbligo di denuncia alle forze dell'ordine, ma non possono essere accesi senza licenza. Vendere e acquistare prodotti clandestini costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l'acquirente. Nei casi dubbi, prima di comprare il prodotto occorre rivolgersi ai carabinieri telefonando al 112.
Sorpresi a Bari diversi venditori ambulanti privi di autorizzazione per la vendita dei "botti". Per loro è scattata la denuncia, mentre il materiale è stato sottoposto a sequestro.
Il Comando provinciale, intanto, ha promosso una campagna di sensibilizzazione contro l'uso di fuochi pirotecnici illegali, causa di incidenti anche mortali. Ogni anno la lista si allunga. Anche ad Altamura nel 2009 un uomo di 76 anni perse la mano a causa dell'esplosione di un petardo. Fra le vittime, animali domestici e randagi.
L'Arma dei Carabinieri fa appello alla prudenza e si rivolge soprattutto ai giovani. Obiettivo dell'iniziativa è di educare al corretto uso dei fuochi pirotecnici legali, disincentivando l'acquisto di quelli "proibiti". Repressione e prevenzione vanno di pari passo, perché, si legge in una nota del Comando provinciale, "il problema è essenzialmente culturale". Quasi sempre gli incidenti sono dovuti "a disattenzione e non a fatalità".
Esiste una serie di "trucchi" per riconoscere l'illegalità di un fuoco d'artificio. I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un'etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d'appartenenza e le modalità d'uso. Possono essere venduti in tutti gli esercizi in possesso di licenza per la vendita di giocattoli ed acquistati da chiunque, purché almeno quattordicenne. Un gioco pirotecnico privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito. Alcuni giochi non vietati sono molto pericolosi e possono causare, se usati in maniera scorretta, gravi danni a persone e a cose.
I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d'artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d'armi o nulla osta, sempre con l'obbligo di denuncia alle forze dell'ordine, ma non possono essere accesi senza licenza. Vendere e acquistare prodotti clandestini costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l'acquirente. Nei casi dubbi, prima di comprare il prodotto occorre rivolgersi ai carabinieri telefonando al 112.