Cronaca
Fratellini di Gravina, nuova richiesta in Procura per riaprire indagini
Depositata dalla madre Rosa Carlucci sulla base di "elementi nuovi"
Altamura - venerdì 29 marzo 2024
17.43
Sulla base di "elementi nuovi", è stata depositata oggi in Procura una nuova istanza per la riapertura delle indagini sulla morte di Francesco e Salvatore Pappalardi, Ciccio e Tore, i due fratellini scomparsi il 5 giugno 2006 e ritrovati senza vita in un pozzo cisterna di un palazzo abbandonato il 25 febbraio 2008. La richiesta è stata depositata dalla madre Rosa Carlucci che si è presentata al Palazzo di giustizia insieme alla figlia, Filomena Pappalardi, all'avvocato Giovanni Ladisi, penalista, e al consulente Rocco Silletti.
I due fratelli sono morti in una cisterna della cosiddetta "casa delle cento stanze" in via Consolazione, dopo essere precipitati da uno dei piani alti. Le indagini non hanno mai rilevato responsabilità. Anzi, il padre Filippo, inizialmente incolpato del delitto, è stato assolto dalle accuse e anche risarcito per l'ingiusta detenzione.
Non è la prima riapertura delle indagini. In precedenza sono state riaperte e poi archiviate nel 2012. Un'ulteriore richiesta, poi, è stata rigettata dalla Procura. Sotto il profilo tecnico-legale, una riapertura delle indagini può basarsi su fatti o elementi nuovi, nel senso che non si è finora indagato sugli stessi. Il codice di procedura penale prescrive, all'art. 414 che "dopo il provvedimento di archiviazione..., il giudice autorizza con decreto motivato la riapertura delle indagini su richiesta del pubblico ministero motivata dalla esigenza di nuove investigazioni. La richiesta di riapertura delle indagini è respinta quando non è ragionevolmente prevedibile la individuazione di nuove fonti di prova che, da sole o unitamente a quelle già acquisite, possono determinare l'esercizio dell'azione penale". E "quando è autorizzata la riapertura delle indagini, il pubblico ministero procede a nuova iscrizione" della notizia di reato e dell'eventuale indagato.
Quali sono gli elementi nuovi posti a base della nuova richiesta? Sono sostanzialmente tre:
Spetterà ora alla Procura valutare.
I due fratelli sono morti in una cisterna della cosiddetta "casa delle cento stanze" in via Consolazione, dopo essere precipitati da uno dei piani alti. Le indagini non hanno mai rilevato responsabilità. Anzi, il padre Filippo, inizialmente incolpato del delitto, è stato assolto dalle accuse e anche risarcito per l'ingiusta detenzione.
Non è la prima riapertura delle indagini. In precedenza sono state riaperte e poi archiviate nel 2012. Un'ulteriore richiesta, poi, è stata rigettata dalla Procura. Sotto il profilo tecnico-legale, una riapertura delle indagini può basarsi su fatti o elementi nuovi, nel senso che non si è finora indagato sugli stessi. Il codice di procedura penale prescrive, all'art. 414 che "dopo il provvedimento di archiviazione..., il giudice autorizza con decreto motivato la riapertura delle indagini su richiesta del pubblico ministero motivata dalla esigenza di nuove investigazioni. La richiesta di riapertura delle indagini è respinta quando non è ragionevolmente prevedibile la individuazione di nuove fonti di prova che, da sole o unitamente a quelle già acquisite, possono determinare l'esercizio dell'azione penale". E "quando è autorizzata la riapertura delle indagini, il pubblico ministero procede a nuova iscrizione" della notizia di reato e dell'eventuale indagato.
Quali sono gli elementi nuovi posti a base della nuova richiesta? Sono sostanzialmente tre:
- l'orario in cui i fratellini precipitarono è indicato alle 23.30 e questo presuppone che qualcuno li portò in quel luogo;
- nelle vicinanze dei corpi fu trovato un farmaco tranquillante-sedativo con principio attivo il "midazolam";
- negli atti di indagine o processuali, nuovamente riletti, emergono numerose contraddizioni da parte di persone che hanno testimoniato nel corso delle investigazioni e che poi hanno deposto nel processo civile, promosso da Rosa Carlucci, contro il Comune e la società proprietaria della "casa delle cento stanze" per il risarcimento dei danni (finora negato).
Spetterà ora alla Procura valutare.