Eventi e cultura
Francesco Incampo e la sua mostra personale dedicata ad Altamura
L'artista altamurano e la sua arte pittorica
Altamura - martedì 4 maggio 2010
Dal 24 aprile al 02 maggio, l'Atrio del Monastero del Soccorso in Corso Federico ha ospitato la mostra personale del pittore Francesco Incampo dedicata ad Altamura, sua città natale. Sfogliando il suo curriculum, salta all'occhio la molteplicità di esperienze e riconoscimenti ricevuti in giro per il mondo. Infatti ha partecipato a fiere internazionali d'arte tenutesi a Bari e a Padova, oltre a esporre mostre personali a Siena, Milano, Pesaro, in Grecia, Svizzera, Stati Uniti, Inghilterra e Germania.
Parlando con il Sig. Incampo, ex capo squadra dei vigili del fuoco, trapela un entusiasmo genuino e diretto tipico di chi ama quello che fa. "In questo momento – dichiara – una mia mini mostra personale è esposta a Palermo, presso la Galleria Il Tempo insieme ad altri pittori". Un fiume in piena quando parla dei suoi quadri, "le mie creature con cui riesco a esprimere emozioni e tutto il bello che provo in me". Ai tanti riconoscimenti, si aggiunge uno in particolare, il I° Premio Internazionale di Pittura, Scultura e Grafica di New York con il quadro "Trasperenze".
L'arte che ama fare è quella "informale" resa concreta attraverso una serie di quadri in cui dipinge alchimie simbolistiche che rappresentano storie, tradizioni, incontri, visioni interiori, viaggi intimi, tutto un mondo che vive dentro. Tra le sue opere più belle, Maculato Out, Assenza di Gravità e Squarcio. Il Prof. Alfredo Pasolino, critico e storico d'arte, ha scritto di lui: "Le sue composizioni sono la genesi di un nuovo Novecento futurista cui l'artista ha potuto ruotare l'asse poliedrico della propria anima con grande forza di nobiltà intellettiva e accensioni centrifughe di atmosfere e conflitti con il proprio io interiore". Francesco Incampo, ovvero un artista che attraverso la pittura compie un suo personale percorso per arrivare alla conoscenza.
Parlando con il Sig. Incampo, ex capo squadra dei vigili del fuoco, trapela un entusiasmo genuino e diretto tipico di chi ama quello che fa. "In questo momento – dichiara – una mia mini mostra personale è esposta a Palermo, presso la Galleria Il Tempo insieme ad altri pittori". Un fiume in piena quando parla dei suoi quadri, "le mie creature con cui riesco a esprimere emozioni e tutto il bello che provo in me". Ai tanti riconoscimenti, si aggiunge uno in particolare, il I° Premio Internazionale di Pittura, Scultura e Grafica di New York con il quadro "Trasperenze".
L'arte che ama fare è quella "informale" resa concreta attraverso una serie di quadri in cui dipinge alchimie simbolistiche che rappresentano storie, tradizioni, incontri, visioni interiori, viaggi intimi, tutto un mondo che vive dentro. Tra le sue opere più belle, Maculato Out, Assenza di Gravità e Squarcio. Il Prof. Alfredo Pasolino, critico e storico d'arte, ha scritto di lui: "Le sue composizioni sono la genesi di un nuovo Novecento futurista cui l'artista ha potuto ruotare l'asse poliedrico della propria anima con grande forza di nobiltà intellettiva e accensioni centrifughe di atmosfere e conflitti con il proprio io interiore". Francesco Incampo, ovvero un artista che attraverso la pittura compie un suo personale percorso per arrivare alla conoscenza.