Eventi e cultura
"Fiorile", grande successo presso il teatro Mercadante
Proiettato il film "La seconda natura". Presenti in sala il regista Sannino e l'avv. Marotta
Altamura - martedì 11 giugno 2013
16.36
Si è registrato il tutto esaurito presso il cantiere del teatro Mercadante per il primo evento del progetto "Fiorile". Molti hanno assistito in piedi alla proiezione di parte del film-documentario "La seconda natura", incentrato sulla figura dell'avvocato Gerardo Marotta, presente in sala insieme al regista Marcello Sannino. Numerosi cittadini hanno approfittato fin dalla mattina dell'apertura del cantiere, in concomitanza con l'iniziativa, per visitarlo. Nel foyer, a cura dell'Abmc, un'esposizione di libri sulla Rivoluzione francese e sulla Rivoluzione partenopea. La serata è stata coordinata dal prof. Piero Castoro, presidente del Centro Studi Torre di Nebbia, e da Onofrio Pepe, operatore culturale e giornalista. Attualmente aderiscono al progetto "Fiorile" le associazioni culturali Piazza, Centro Studi Torre di Nebbia, ABMC, Donne in, ALT, Circolo delle Formiche, Pierpaolo Pasolini, il gruppo musicale Uaragniaun, il Liceo Cagnazzi e l'Istituto Alberghiero di Altamura. Questa rete associativa si propone di mettere in rete tutte le comunità italiane ed europee che hanno nel loro vissuto storico la Rivoluzione napoletana del 1799.
Prima della proiezione il regista ha spiegato che il film non è una biografia dell'avvocato Marotta, fondatore dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ma un ritratto del suo pensiero sullo Stato. Anche l'avvocato Marotta è intervenuto prima della proiezione raccontando i momenti salienti, i presupposti ideali della Rivoluzione partenopea (1799) e il suo triste epilogo con lo sterminio di tutta la classe intellettuale del Mezzogiorno. Il filosofo ha spiegato che l'obiettivo di tutta la sua vita è fare in modo che questa classe di intellettuali torni a fiorire. Dopo la proiezione è intervenuto Eric Jozsef, corrispondente in Italia del quotidiano francese "Libération". È partito dalla presa d'atto che singole nazioni come Francia e Italia rappresentano meno dell'1% della popolazione mondiale e quindi, se non si coalizzano, non saranno più «padroni del loro destino». Ha affermato che è necessario per le nazioni europee cercare l'unità non solo su questioni economiche, ma anche sul piano ideale e politico, se non vogliono che la visione del mondo europea venga spazzata via. Gli ideali della Rivoluzione francese fanno parte della visione europea del mondo insieme al cristianesimo e alla democrazia. Dopo l'intervento di Eric Jozsef, Filippo Tarantino, già preside del liceo classico Cagnazzi, e Biagio Clemente, attuale preside, hanno presentato il "Dossier Marotta".
Infine è intervenuto Peppino Disabato, responsabile Pubbliche relazioni e comunicazione della Teatro Mercadante Srl. Ha ripercorso le tappe del processo di coinvolgimento della cittadinanza nella rinascita del teatro Mercadante: «Tra calcinacci e impalcature fino a oggi il cantiere è stato visitato da circa 1500 persone, di cui 800 bambini delle scuole elementari, muniti di attrezzatura antinfortunistica. Adesso – ha concluso Disabato – è tempo che la comunità scenda in campo». Ricalcando l'esempio dei nostri antenati, che nel 1895 grazie a una sottoscrizione riuscirono a costruire il teatro, la Teatro Mercadante Srl sta ipotizzando di predisporre un piano per il coinvolgimento della cittadinanza attraverso una nuova sottoscrizione popolare. I dettagli saranno forniti prima della pausa estiva. Dopo il breve intervento di Domenico Notarangelo, che ha donato all'avvocato Marotta il suo libro "La rivoluzione napoletana del 1799 in Puglia e Basilicata", la serata si è conclusa con le musiche del gruppo "Uaragniaun".
Foto di Luca Bellarosa.
Prima della proiezione il regista ha spiegato che il film non è una biografia dell'avvocato Marotta, fondatore dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ma un ritratto del suo pensiero sullo Stato. Anche l'avvocato Marotta è intervenuto prima della proiezione raccontando i momenti salienti, i presupposti ideali della Rivoluzione partenopea (1799) e il suo triste epilogo con lo sterminio di tutta la classe intellettuale del Mezzogiorno. Il filosofo ha spiegato che l'obiettivo di tutta la sua vita è fare in modo che questa classe di intellettuali torni a fiorire. Dopo la proiezione è intervenuto Eric Jozsef, corrispondente in Italia del quotidiano francese "Libération". È partito dalla presa d'atto che singole nazioni come Francia e Italia rappresentano meno dell'1% della popolazione mondiale e quindi, se non si coalizzano, non saranno più «padroni del loro destino». Ha affermato che è necessario per le nazioni europee cercare l'unità non solo su questioni economiche, ma anche sul piano ideale e politico, se non vogliono che la visione del mondo europea venga spazzata via. Gli ideali della Rivoluzione francese fanno parte della visione europea del mondo insieme al cristianesimo e alla democrazia. Dopo l'intervento di Eric Jozsef, Filippo Tarantino, già preside del liceo classico Cagnazzi, e Biagio Clemente, attuale preside, hanno presentato il "Dossier Marotta".
Infine è intervenuto Peppino Disabato, responsabile Pubbliche relazioni e comunicazione della Teatro Mercadante Srl. Ha ripercorso le tappe del processo di coinvolgimento della cittadinanza nella rinascita del teatro Mercadante: «Tra calcinacci e impalcature fino a oggi il cantiere è stato visitato da circa 1500 persone, di cui 800 bambini delle scuole elementari, muniti di attrezzatura antinfortunistica. Adesso – ha concluso Disabato – è tempo che la comunità scenda in campo». Ricalcando l'esempio dei nostri antenati, che nel 1895 grazie a una sottoscrizione riuscirono a costruire il teatro, la Teatro Mercadante Srl sta ipotizzando di predisporre un piano per il coinvolgimento della cittadinanza attraverso una nuova sottoscrizione popolare. I dettagli saranno forniti prima della pausa estiva. Dopo il breve intervento di Domenico Notarangelo, che ha donato all'avvocato Marotta il suo libro "La rivoluzione napoletana del 1799 in Puglia e Basilicata", la serata si è conclusa con le musiche del gruppo "Uaragniaun".
Foto di Luca Bellarosa.