Economia
Fiera del Levante, Salvini inaugura nuova edizione
Tradizionale appuntamento con la campionaria che torna alla normalità
Puglia - venerdì 8 settembre 2023
15.37
Domani, sabato 9 settembre, alle ore 10.30, si apre la 86esima edizione della Fiera del Levante, in programma sino al 17 settembre. La cerimonia di inaugurazione presso il Centro Congressi vede la presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco di Bari Antonio Decaro, del presidente dell'Ente Autonomo Fiera del Levante Pasquale Casillo e del presidente della Nuova Fiera del Levante Gaetano Frulli. La cerimonia di inaugurazione precederà, come di consueto, l'apertura al pubblico della Fiera.
"L'Europa ti cambia la vita" è il tema della settimana organizzata dalla Regione Puglia, un calendario di incontri, convegni e presentazioni dedicati al nuovo Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, per il quale la Regione Puglia ha ottenuto circa 5,5 miliardi di finanziamenti europei. Grazie a queste risorse, 4 milioni di pugliesi potranno beneficiare di opportunità e iniziative che, come recita il motto scelto per promuovere la nuova Programmazione, possono cambiare in meglio la loro vita.
L'attenzione della nuova Programmazione è rivolta, in particolare, a giovani, donne, minori, persone a rischio di esclusione sociale e migranti, nel rispetto dei 17 obiettivi fissati dell'Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile promossa dall'Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite. Nessuno deve restare indietro e tutti devono essere destinatari di interventi e risposte efficaci, che garantiscano la riduzione delle diseguaglianze economiche, sociali, di genere, generazionali, territoriali, coniugando competitività del sistema produttivo, qualità del lavoro, innovazione tecnologica, ambientale e sociale, attrattività e apertura internazionale, qualificazione delle competenze e dei saperi.
Attraverso le nuove risorse, la Regione Puglia favorirà nel prossimo settennato lo sviluppo sostenibile del territorio in termini economici, sociali e ambientali attraverso l'ampliamento e il rafforzamento della base produttiva, l'innovazione tecnologica, ambientale e sociale, una maggiore attrattività e apertura internazionale, la riduzione dell'impatto dell'uomo sull'ambiente, l'incremento delle conoscenze e un generalizzato miglioramento dei servizi pubblici nei settori delle risorse idriche e dei rifiuti, dei trasporti, dell'istruzione e dell'assistenza socio-sanitaria.
(foto di archivio)
"L'Europa ti cambia la vita" è il tema della settimana organizzata dalla Regione Puglia, un calendario di incontri, convegni e presentazioni dedicati al nuovo Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, per il quale la Regione Puglia ha ottenuto circa 5,5 miliardi di finanziamenti europei. Grazie a queste risorse, 4 milioni di pugliesi potranno beneficiare di opportunità e iniziative che, come recita il motto scelto per promuovere la nuova Programmazione, possono cambiare in meglio la loro vita.
L'attenzione della nuova Programmazione è rivolta, in particolare, a giovani, donne, minori, persone a rischio di esclusione sociale e migranti, nel rispetto dei 17 obiettivi fissati dell'Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile promossa dall'Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite. Nessuno deve restare indietro e tutti devono essere destinatari di interventi e risposte efficaci, che garantiscano la riduzione delle diseguaglianze economiche, sociali, di genere, generazionali, territoriali, coniugando competitività del sistema produttivo, qualità del lavoro, innovazione tecnologica, ambientale e sociale, attrattività e apertura internazionale, qualificazione delle competenze e dei saperi.
Attraverso le nuove risorse, la Regione Puglia favorirà nel prossimo settennato lo sviluppo sostenibile del territorio in termini economici, sociali e ambientali attraverso l'ampliamento e il rafforzamento della base produttiva, l'innovazione tecnologica, ambientale e sociale, una maggiore attrattività e apertura internazionale, la riduzione dell'impatto dell'uomo sull'ambiente, l'incremento delle conoscenze e un generalizzato miglioramento dei servizi pubblici nei settori delle risorse idriche e dei rifiuti, dei trasporti, dell'istruzione e dell'assistenza socio-sanitaria.
(foto di archivio)