Economia
Fiera del Levante, consegnati i titoli di "Maestro Artigiano"
Ad Altamura un riconoscimento nel settore della panificazione
Altamura - sabato 21 settembre 2019
Presso la Fiera del Levante a cura della Regione Puglia si è tenuta la cerimonia di premiazione dei primi 38 "Maestri Artigiani" e del conferimento del relativo attestato. I riconoscimenti sono stati consegnati dall'assessore Cosimo Borraccino.
La Commissione regionale per l'Artigianato pugliese (Crap) nelle tre sedute nei mesi di giugno e luglio ha deliberato di riconoscere Maestri 38 artigiani provenienti dalle 6 province e impiegati nella lavorazione delle pelli e pelletteria, della pietra, del legno, del ferro battuto, dell'argilla e terracotta, delle pietre e metalli preziosi, delle decorazioni a mano su vetro e altri materiali, nella confezione di abiti da cerimonia, nella fotografia, nella grafica multimediale, nella sartoria, nell'acconciatura per uomo e donna, nei lavori di carrozzeria soprattutto su auto storiche, e nel settore alimentare nella panificazione, nella pasticceria, nella trasformazione del latte e suoi derivati.
Per Altamura è stato riconosciuto "Maestro Artigiano" Luigi Picerno, operante nel settore alimentarista in cui svolge la produzione di pane, grissini, focacce ed altri prodotti da forno. Picerno è pure presidente del Consorzio del pane di Altamura Dop.
Per ottenere il titolo si partecipa ad una procedura "a sportello", cioè non soggetta a scadenza. L'intento è promuovere e favorire, d'intesa con le associazioni di categoria del comparto, progetti di recupero e valorizzazione dei mestieri dell'artigianato artistico, tradizionale e dell'abbigliamento su misura. La legge regionale 26/2018 disegna un sistema in cui i Maestri Artigiani riconosciuti dalla Regione potranno attivare delle vere e proprie "Botteghe Scuola" in cui svolgere, accanto alla propria normale attività, anche quella di formazione. Viene messo in moto, insomma, un meccanismo destinato non solo al mantenimento nostalgico e folkloristico di attività tradizionali, bensì al loro rinvigorimento e alla loro attualizzazione, con il coinvolgimento concreto di giovani.
Infatti, insieme al recupero degli antichi mestieri, obiettivo non secondario della norma è quello di promuovere l'ingresso di giovani nei settori produttivi a rischio di estinzione e incoraggiare il ricambio generazionale attraverso lo sviluppo di produzioni di nicchia e l'interscambio di competenze tra i diversi soggetti che ne sono portatori.
La Commissione regionale per l'Artigianato pugliese (Crap) nelle tre sedute nei mesi di giugno e luglio ha deliberato di riconoscere Maestri 38 artigiani provenienti dalle 6 province e impiegati nella lavorazione delle pelli e pelletteria, della pietra, del legno, del ferro battuto, dell'argilla e terracotta, delle pietre e metalli preziosi, delle decorazioni a mano su vetro e altri materiali, nella confezione di abiti da cerimonia, nella fotografia, nella grafica multimediale, nella sartoria, nell'acconciatura per uomo e donna, nei lavori di carrozzeria soprattutto su auto storiche, e nel settore alimentare nella panificazione, nella pasticceria, nella trasformazione del latte e suoi derivati.
Per Altamura è stato riconosciuto "Maestro Artigiano" Luigi Picerno, operante nel settore alimentarista in cui svolge la produzione di pane, grissini, focacce ed altri prodotti da forno. Picerno è pure presidente del Consorzio del pane di Altamura Dop.
Per ottenere il titolo si partecipa ad una procedura "a sportello", cioè non soggetta a scadenza. L'intento è promuovere e favorire, d'intesa con le associazioni di categoria del comparto, progetti di recupero e valorizzazione dei mestieri dell'artigianato artistico, tradizionale e dell'abbigliamento su misura. La legge regionale 26/2018 disegna un sistema in cui i Maestri Artigiani riconosciuti dalla Regione potranno attivare delle vere e proprie "Botteghe Scuola" in cui svolgere, accanto alla propria normale attività, anche quella di formazione. Viene messo in moto, insomma, un meccanismo destinato non solo al mantenimento nostalgico e folkloristico di attività tradizionali, bensì al loro rinvigorimento e alla loro attualizzazione, con il coinvolgimento concreto di giovani.
Infatti, insieme al recupero degli antichi mestieri, obiettivo non secondario della norma è quello di promuovere l'ingresso di giovani nei settori produttivi a rischio di estinzione e incoraggiare il ricambio generazionale attraverso lo sviluppo di produzioni di nicchia e l'interscambio di competenze tra i diversi soggetti che ne sono portatori.