La città
Festa della Madonna della Croce, tra fede e tradizione popolare
Sono passati 62 anni dalla prima processione. La ricorrenza venne chiamata "festa du gnummuridd"
Altamura - lunedì 13 giugno 2011
20.11
Domani 14 giugno viene celebrata ad Altamura la ricorrenza della Madonna della Croce. I cittadini dell'omonimo quartiere si preparano ai festeggiamenti, che uniscono fede e tradizione popolare. Sono passati 62 anni da quando la prima processione con la statua della Madonna attraversò le strade della città. Era il 1949. L'altamurano Michele Tritto raccolse intorno a sé un gruppo di artigiani, fruttivendoli e macellai che costituirono il Comitato festa. Fra questi si ricordano i macellai Genzino Montemurno, Nicola Quintano, Andrea Sette detto Zappud e Domenico Montemurno, il "contabile dei fruttivendoli" Vincenzo Calia, il canonico del Capitolo don Antonio Violetta ed il falegname Michele Tritto. La statua venne portata a spalla dai fedeli.
La tradizione, con il trascorrere del tempo, diede alla ricorrenza il nome di "festa du gnummuridd" perché, al passaggio della processione, lungo via Madonna della Croce venivano sistemati numerosi fornelli per la preparazione della carne arrosto.
Nel 1983, dopo la morte di Michele Tritto, rimasero come unici membri del Comitato festa il figlio Peppino, Mimmo Lorusso e don Oronzo Simone, canonico del Capitolo e rettore della chiesa della Madonna della Croce. Nel 1984 don Oronzo unificò il Comitato festa con la seconda associazione "Madonna del Buoncammino". Da questa unione nacque l'attuale associazione "Madonna della Croce".
Nello stesso periodo Peppino Tritto donò all'Associazione, per ricordare Michele e Rosa Tritto, lo stendardo con l'effige della Madonna. Il dono fu accidentalmente distrutto da un incendio. Seguirono anni difficili, caratterizzati da diverbi fra i soci ed il Comitato feste. Peppino Tritto e Mimmo Lorusso donarono, allora, tutti i beni realizzati e acquistati negli anni della loro attività. Mancava una solida organizzazione, necessaria a promuovere la festa di quartiere. Fu don Oronzo Simone, con la collaborazione degli attuali responsabili dell'Associazione Leonardo Masiello e Francesco Nicoletti, che persuase i pochi membri rimasti a dare nuova vita al gruppo. Peppino Tritto donò all'organizzazione il nuovo stendardo della Madonna della Croce.
Domani, a partire dalle ore 19, in via Madonna della Croce e per le strade del quartiere ci sarà la solenne processione. La serata si concluderà con un concerto di musica dal vivo. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Immagine di repertorio.
La tradizione, con il trascorrere del tempo, diede alla ricorrenza il nome di "festa du gnummuridd" perché, al passaggio della processione, lungo via Madonna della Croce venivano sistemati numerosi fornelli per la preparazione della carne arrosto.
Nel 1983, dopo la morte di Michele Tritto, rimasero come unici membri del Comitato festa il figlio Peppino, Mimmo Lorusso e don Oronzo Simone, canonico del Capitolo e rettore della chiesa della Madonna della Croce. Nel 1984 don Oronzo unificò il Comitato festa con la seconda associazione "Madonna del Buoncammino". Da questa unione nacque l'attuale associazione "Madonna della Croce".
Nello stesso periodo Peppino Tritto donò all'Associazione, per ricordare Michele e Rosa Tritto, lo stendardo con l'effige della Madonna. Il dono fu accidentalmente distrutto da un incendio. Seguirono anni difficili, caratterizzati da diverbi fra i soci ed il Comitato feste. Peppino Tritto e Mimmo Lorusso donarono, allora, tutti i beni realizzati e acquistati negli anni della loro attività. Mancava una solida organizzazione, necessaria a promuovere la festa di quartiere. Fu don Oronzo Simone, con la collaborazione degli attuali responsabili dell'Associazione Leonardo Masiello e Francesco Nicoletti, che persuase i pochi membri rimasti a dare nuova vita al gruppo. Peppino Tritto donò all'organizzazione il nuovo stendardo della Madonna della Croce.
Domani, a partire dalle ore 19, in via Madonna della Croce e per le strade del quartiere ci sarà la solenne processione. La serata si concluderà con un concerto di musica dal vivo. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Immagine di repertorio.