
Territorio
"Fare presto contro l'emergenza dei cinghiali"
Appello della Coldiretti ad applicare il piano straordinario di contenimento
Puglia - giovedì 13 marzo 2025
Ricominciano a farsi frequenti gli avvistamenti di branchi di cinghiali nelle campagne della Puglia, anche quelle della Murgia.
La Coldiretti ribadisce l'appello alla Regione ad attuare il piano straordinario regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica in Puglia, a partire dalla specie cinghiale ('Sus scrofa') che consiste in un aumento di catture e di abbattimenti tramite cacciatori selezionati.
"I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti Puglia – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l'equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale".
Il Piano straordinario – che riguarda tutta la fauna selvatica, con particolare attenzione proprio ai cinghiali – accompagna il PRIU, di cui la Regione Puglia si è dotata già dal 2022, adeguandolo alle norme nazionali, in un lavoro congiunto tra l'assessorato regionale all'Agricoltura e all'Ambiente, con il sistema dei parchi regionali e nazionali e delle Reti Natura 2000, i rappresentanti degli agricoltori, riuniti attorno ad un tavolo di coordinamento con funzioni consultive e propositive in materia di gestione e contenimento della fauna selvatica, con compiti di disamina del raggiungimento dei target per la mitigazione degli impatti e dei rischi potenziali causati dalla specie Sus scrofa sulle attività antropiche, sull'ambiente e sulla biodiversità, e di ricognizione delle attività poste in atto dagli enti gestori dei parchi nazionali e regionali.
Le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno – insiste Coldiretti Puglia - sono l'habitat ideale dei cinghiali che devastano i raccolti divorando lenticchie di Altamura. cicerchie, fave, ceci e piselli, broccoletti, ortaggi, piantine appena seminate di favino e grano, uva soprattutto su vite a spalliera, frutta scuotendo gli alberi, tutto il sottobosco e la biodiversità dei boschi e dei parchi.
La Coldiretti ribadisce l'appello alla Regione ad attuare il piano straordinario regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica in Puglia, a partire dalla specie cinghiale ('Sus scrofa') che consiste in un aumento di catture e di abbattimenti tramite cacciatori selezionati.
"I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti Puglia – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l'equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale".
Il Piano straordinario – che riguarda tutta la fauna selvatica, con particolare attenzione proprio ai cinghiali – accompagna il PRIU, di cui la Regione Puglia si è dotata già dal 2022, adeguandolo alle norme nazionali, in un lavoro congiunto tra l'assessorato regionale all'Agricoltura e all'Ambiente, con il sistema dei parchi regionali e nazionali e delle Reti Natura 2000, i rappresentanti degli agricoltori, riuniti attorno ad un tavolo di coordinamento con funzioni consultive e propositive in materia di gestione e contenimento della fauna selvatica, con compiti di disamina del raggiungimento dei target per la mitigazione degli impatti e dei rischi potenziali causati dalla specie Sus scrofa sulle attività antropiche, sull'ambiente e sulla biodiversità, e di ricognizione delle attività poste in atto dagli enti gestori dei parchi nazionali e regionali.
Le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno – insiste Coldiretti Puglia - sono l'habitat ideale dei cinghiali che devastano i raccolti divorando lenticchie di Altamura. cicerchie, fave, ceci e piselli, broccoletti, ortaggi, piantine appena seminate di favino e grano, uva soprattutto su vite a spalliera, frutta scuotendo gli alberi, tutto il sottobosco e la biodiversità dei boschi e dei parchi.