Trasporti
Fal: disagi, disagi e ancora disagi
Dalle 6.23 alle 8.15 per raggiungere Bari. La Direzione nominerà una commissione per stabilire le cause dell'incidente di venerdì
Altamura - lunedì 10 dicembre 2012
10.02
Raggiungere Bari a mezzo treno non è mai stato così difficile. Ancora disagi questa mattina per i pendolari. Ma non solo a causa del deragliamento dello scorso venerdì sul ponte che sovrasta corso Italia.
Questa mattina le difficoltà sono cominciate ben prima di giungere a Bari Scalo. «Il treno delle 6.23 partito da Gravina è rimasto fermo ben 20 minuti nella stazione di Altamura, per un problema di chiusura delle porte», racconta una passeggera. Partito con ritardo dalla città del pane, il mezzo è arrivato a Bari Scalo cinque minuti prima delle 8.
Lungo la tratta interessata dal deragliamento, la società delle Ferrovie Appulo lucane sta garantendo, anche nella giornata di oggi il servizio sostitutivo con bus da Bari Scalo (extramurale Capruzzi) a Bari Centrale (largo Sorrentino-extramurale Capruzzi) e viceversa. Ma il trasferimento dal treno ai pullman è stato particolarmente complicato. «I bus erano 3, due delle Fal uno dell'Amtab. Tutti stracolmi e insufficienti ad ospitare i numerosi viaggiatori. Qualcuno è rimasto a terra, in attesa dei pullman successivi», ha continuato la pendolare.
Alle 8.15 l'autobus sostitutivo ha tagliato il traguardo, giungendo nella stazione di Bari centrale con un ritardo superiore alla mezzora rispetto all'orario di arrivo previsto.
Se dalle società Fal già all'indomani del deragliamento, si preannunciava la possibilità di registrare ritardi nella circolazione ferroviaria, con tanto di scuse per il disagio, il gruppo Facebook "Fal…le migliorare" incalza. "Solidarietà ai coinvolti, passeggeri e macchinisti, per l'increscioso evento che non si sa ancora da cosa sia stato causato, ma che, certamente, sarebbe potuto trasformarsi in tragedia. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: giorni di ritardi che superano la mezz'ora, mesi che si aspettano i treni nuovi, già arrivati ma non ancora in servizio, passeggeri stipati come sardine. Adesso è arrivato il momento di dire basta", scrive Marialisa Moramarco, coordinatrice del comitato dei pendolari. "Basta ai ritardi. Basta ai viaggi della speranza. Basta alle promesse rimaste chiuse in un comunicato e mai realizzate. Non a caso, proprio ieri - continua - è stata inviata una lettera ufficiale al Cda delle Fal e all'Assessorato ai trasporti della Regione Puglia per chiedere un incontro urgente, proprio per discutere lo stato dell'arte che pone sempre i pendolari nella condizione di doversi lamentare di qualcosa che di diritto devono avere, nel momento stesso in cui viene acquistato il titolo di viaggio, invece con le Fal è come se tutto debba essere un'eccezione, una concessione dopo mesi di lotta e di lamentele".
Ancora ignote le cause dell'incidente di venerdì, ma la Direzione di Esercizio fa sapere che verrà nominata una commissione al fine di stabilirne cosa sia effettivamente accaduto.
Questa mattina le difficoltà sono cominciate ben prima di giungere a Bari Scalo. «Il treno delle 6.23 partito da Gravina è rimasto fermo ben 20 minuti nella stazione di Altamura, per un problema di chiusura delle porte», racconta una passeggera. Partito con ritardo dalla città del pane, il mezzo è arrivato a Bari Scalo cinque minuti prima delle 8.
Lungo la tratta interessata dal deragliamento, la società delle Ferrovie Appulo lucane sta garantendo, anche nella giornata di oggi il servizio sostitutivo con bus da Bari Scalo (extramurale Capruzzi) a Bari Centrale (largo Sorrentino-extramurale Capruzzi) e viceversa. Ma il trasferimento dal treno ai pullman è stato particolarmente complicato. «I bus erano 3, due delle Fal uno dell'Amtab. Tutti stracolmi e insufficienti ad ospitare i numerosi viaggiatori. Qualcuno è rimasto a terra, in attesa dei pullman successivi», ha continuato la pendolare.
Alle 8.15 l'autobus sostitutivo ha tagliato il traguardo, giungendo nella stazione di Bari centrale con un ritardo superiore alla mezzora rispetto all'orario di arrivo previsto.
Se dalle società Fal già all'indomani del deragliamento, si preannunciava la possibilità di registrare ritardi nella circolazione ferroviaria, con tanto di scuse per il disagio, il gruppo Facebook "Fal…le migliorare" incalza. "Solidarietà ai coinvolti, passeggeri e macchinisti, per l'increscioso evento che non si sa ancora da cosa sia stato causato, ma che, certamente, sarebbe potuto trasformarsi in tragedia. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: giorni di ritardi che superano la mezz'ora, mesi che si aspettano i treni nuovi, già arrivati ma non ancora in servizio, passeggeri stipati come sardine. Adesso è arrivato il momento di dire basta", scrive Marialisa Moramarco, coordinatrice del comitato dei pendolari. "Basta ai ritardi. Basta ai viaggi della speranza. Basta alle promesse rimaste chiuse in un comunicato e mai realizzate. Non a caso, proprio ieri - continua - è stata inviata una lettera ufficiale al Cda delle Fal e all'Assessorato ai trasporti della Regione Puglia per chiedere un incontro urgente, proprio per discutere lo stato dell'arte che pone sempre i pendolari nella condizione di doversi lamentare di qualcosa che di diritto devono avere, nel momento stesso in cui viene acquistato il titolo di viaggio, invece con le Fal è come se tutto debba essere un'eccezione, una concessione dopo mesi di lotta e di lamentele".
Ancora ignote le cause dell'incidente di venerdì, ma la Direzione di Esercizio fa sapere che verrà nominata una commissione al fine di stabilirne cosa sia effettivamente accaduto.