Politica
Esami d'avvocato 2014: nessun timore per i candidati onesti
L'Onorevole Ventricelli interroga il Ministro Orlando
Altamura - lunedì 9 novembre 2015
16.36 Comunicato Stampa
Coloro che hanno sostenuto legittimamente gli esami di abilitazione professionale degli avvocati, che si sono tenuti a Bari il 17 dicembre del 2014, non vedranno pregiudicata la validità delle loro prove.
E' questa in sintesi la risposta fornita dal ministro alla Giustizia, Andrea Orlando, ad un'interrogazione presentata alcuni mesi fa dalla deputata Liliana Ventricelli, del Partito Democratico.
Nell'interrogazione si chiedeva quali sarebbero state le ripercussioni sui candidati onesti a seguito delle indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Bari, che a seguito di attività info-investigativa avevano sorpreso un impiegato amministrativo della Corte d'Appello ed un funzionario dell'Università di Bari con i compiti già svolti, da destinare a sei dei 1500 candidati. Ciò è avvenuto all'esterno dei padiglioni della Fiera del Levante dove le prove erano in corso. Di tali fatti si è avuta una vasta eco mediatica.
''Considerando le preoccupazioni di tanti aspiranti avvocati che hanno svolto la loro prova nella completa correttezza e legalità - segnala Liliana Ventricelli - ho presentato questa interrogazione. Il ministro mi ha fornito una risposta esaustiva dopo aver acquisito informazioni presso l'autorità giudiziaria, che sta ancora conducendo la fase preliminare di indagini, e presso le competenti articolazioni del Ministero''.
''Alla mia richiesta di informazioni sulla correttezza della prova e sull'efficacia della vigilanza - spiega Ventricelli - il ministro Orlando ha risposto che non ci sono state ripercussioni sulla prova svolta dai candidati per l'abilitazione all'esercizio della professione forense. Ciò, anche per la circostanza che i fatti sono avvenuti all'esterno. Stando infatti alla relazione presentata dal presidente della sottocommissione, nessuno dei presenti all'interno delle sale di prova ha avuto percezione di quanto accaduto e ciò ha comportato il regolare svolgimento della prova da parte di tutti gli altri candidati. Pertanto - sottolinea Ventricelli - chi ha agito correttamente non vedrà la sua prova annullata''.
Alla luce di tutte le informazioni acquisite, il ministro alla Giustizia rileva che l'episodio accertato ''non appare pregiudicare la valutazione complessiva dei livelli di vigilanza'' e ''non si sono avute ulteriori ripercussioni sullo svolgimento delle prove.''
E' questa in sintesi la risposta fornita dal ministro alla Giustizia, Andrea Orlando, ad un'interrogazione presentata alcuni mesi fa dalla deputata Liliana Ventricelli, del Partito Democratico.
Nell'interrogazione si chiedeva quali sarebbero state le ripercussioni sui candidati onesti a seguito delle indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Bari, che a seguito di attività info-investigativa avevano sorpreso un impiegato amministrativo della Corte d'Appello ed un funzionario dell'Università di Bari con i compiti già svolti, da destinare a sei dei 1500 candidati. Ciò è avvenuto all'esterno dei padiglioni della Fiera del Levante dove le prove erano in corso. Di tali fatti si è avuta una vasta eco mediatica.
''Considerando le preoccupazioni di tanti aspiranti avvocati che hanno svolto la loro prova nella completa correttezza e legalità - segnala Liliana Ventricelli - ho presentato questa interrogazione. Il ministro mi ha fornito una risposta esaustiva dopo aver acquisito informazioni presso l'autorità giudiziaria, che sta ancora conducendo la fase preliminare di indagini, e presso le competenti articolazioni del Ministero''.
''Alla mia richiesta di informazioni sulla correttezza della prova e sull'efficacia della vigilanza - spiega Ventricelli - il ministro Orlando ha risposto che non ci sono state ripercussioni sulla prova svolta dai candidati per l'abilitazione all'esercizio della professione forense. Ciò, anche per la circostanza che i fatti sono avvenuti all'esterno. Stando infatti alla relazione presentata dal presidente della sottocommissione, nessuno dei presenti all'interno delle sale di prova ha avuto percezione di quanto accaduto e ciò ha comportato il regolare svolgimento della prova da parte di tutti gli altri candidati. Pertanto - sottolinea Ventricelli - chi ha agito correttamente non vedrà la sua prova annullata''.
Alla luce di tutte le informazioni acquisite, il ministro alla Giustizia rileva che l'episodio accertato ''non appare pregiudicare la valutazione complessiva dei livelli di vigilanza'' e ''non si sono avute ulteriori ripercussioni sullo svolgimento delle prove.''