Territorio
Ente Parco e WWF, vigilanza e salvaguardia delle specie
Appostamenti antibracconaggio, intervento del Corpo Forestale. Progetto di ricerca "BatracoMurgia"
Murgia - mercoledì 13 ottobre 2010
09.45
Non conosce sosta l'attività di vigilanza e di salvaguardia delle specie compiuta dall'Ente Parco e delle guardie volontarie del WWF. Nell'ultima settimana, in tutta la provincia di Bari e nell'area del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, sono stati effettuati alcuni appostamenti nell'ambito dell'attività di antibracconaggio. Nella notte tra sabato e domenica, gli agenti della Forestale, allertati dalle guardie volontarie del WWF, hanno sequestrato un richiamo elettromagnetico per quaglie e denunciato uno dei tre bracconieri sorpresi in agro di Mariotto per utilizzo di mezzi non consentiti durante l'esercizio venatorio, in violazione della legge 157/92. Poco dopo hanno sequestrato un altro richiamo. Questo genere di richiami viene tenuto in funzione tutta la notte, attirando le quaglie in una zona stabilita, facilitando così la loro mattanza alle prime luci dell'alba.
Nel frattempo ha preso avvio il progetto di ricerca "BatracoMurgia". Sviluppato dal WWF Italia e dalla Società "WWF Oasi" con il supporto dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, prevede il censimento ed il monitoraggio delle aree umide, delle specie di anfibi e di altre entità faunistiche legate a questi ambienti all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Si tratta, perlopiù, di zone di accumulo di acque meteoriche (stagni temporanei) riconosciuti habitat prioritari da salvaguardare ai sensi della normativa europea per la protezione della natura. L'obiettivo è elaborare una cartografia di dettaglio delle raccolte d'acqua superficiale (naturali e seminaturali), degli habitat e delle singole specie ad essi associate e di approfondire le conoscenze sulla loro presenza e sul loro status di conservazione in modo da predisposizione di piani di intervento finalizzati alla salvaguardia di siti e specie di anfibi e rettili. Il progetto proseguirà fino ad ottobre 2011 e fornirà per allora dati funzionali anche al Piano per il Parco ed al Regolamento del Parco.
Nel frattempo ha preso avvio il progetto di ricerca "BatracoMurgia". Sviluppato dal WWF Italia e dalla Società "WWF Oasi" con il supporto dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, prevede il censimento ed il monitoraggio delle aree umide, delle specie di anfibi e di altre entità faunistiche legate a questi ambienti all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Si tratta, perlopiù, di zone di accumulo di acque meteoriche (stagni temporanei) riconosciuti habitat prioritari da salvaguardare ai sensi della normativa europea per la protezione della natura. L'obiettivo è elaborare una cartografia di dettaglio delle raccolte d'acqua superficiale (naturali e seminaturali), degli habitat e delle singole specie ad essi associate e di approfondire le conoscenze sulla loro presenza e sul loro status di conservazione in modo da predisposizione di piani di intervento finalizzati alla salvaguardia di siti e specie di anfibi e rettili. Il progetto proseguirà fino ad ottobre 2011 e fornirà per allora dati funzionali anche al Piano per il Parco ed al Regolamento del Parco.