Territorio
Emergenza rifiuti, relazione dell’assessore Giovanni Barchetti
“Una situazione che può esplodere da un momento all’altro”. "Non vi è alcuna concreta prospettiva per i comuni del BA4"
Murgia - giovedì 23 settembre 2010
13.12
Si è tenuta lunedì 20 settembre presso la Provincia di Bari una conferenza stampa sul tema dell'emergenza rifiuti nella Terra di Bari. Vi hanno preso parte: il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli; il presidente della provincia di BAT, Francesco Ventola; il coordinatore provinciale del PDL di Bari, On. Antonio Distaso; il sindaco di Mola di Bari, Stefano Diperna; il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio; e, infine, alcuni rappresentanti del Comune di Altamura.
Il quadro fornito dalla relazione dell'assessore provinciale alla Tutela dell'Ambiente, Giovanni Barchetti, sulla situazione rifiuti dell'A.T.O. BA4, di cui Altamura fa parte, non è affatto confortante. Vi si legge che le condizioni continuano ad essere critiche in misura più o meno elevata in tutti e quattro gli ambiti territoriali baresi, ma «si versa in una situazione di vera e propria emergenza per quanto riguarda gli A.T.O. BA4 e BA5».
In tutti e quattro gli A.T.O. non si è pervenuti all'autosufficienza dello smaltimento dei rifiuti prodotti, «autosufficienza prescritta dal legislatore nazionale, ma che in realtà la Regione non ha inteso garantire neppure in sede di mera programmazione. Ci si è limitati, infatti, a programmare, in relazione ai vari ambiti, la realizzazione di impianti di biostabilizzazione e produzione di CDR [ndr: combustibile derivato da rifiuti] nonché di compostaggio, ma non è stata neppure prevista la realizzazione di alcun impianto che "chiuda il ciclo", di alcun impianto di produzione dell'energia elettrica a mezzo incenerimento dei rifiuti».
«È da rilevare», scrive Giovanni Barchetti, «che i comuni baresi dell'ATO BA4 risultano privi, sia di discariche, che di impianti di trattamento di qualsiasi genere, ragion per cui, a seguito dell'esaurimento della discarica di Andria (sita nel territorio della BAT) sono stati costretti a portare i loro rifiuti sino a Trani e, ultimamente, nella discarica (provvisoriamente ampliata) di Giovinazzo, previa biostabilizzazione degli stessi nell'impianto AMIU di Bari (a decorrere dal 1^ gennaio del corrente anno è infatti legislativamente inibito il versamento nelle discariche di rifiuti "tal quale"). Ciò ha comportato e comporta per i detti "sfortunati" comuni costi di smaltimento ulteriori e insopportabili, con continue proteste delle Amministrazioni interessate».
«In definitiva» conclude l'assessore provinciale alla Tutela dell'Ambiente,«si versa in una vera e propria situazione emergenziale, che può esplodere da un momento all'altro […] Nell'immediato, non vi è alcuna concreta prospettiva per i comuni del BA4».
Il quadro fornito dalla relazione dell'assessore provinciale alla Tutela dell'Ambiente, Giovanni Barchetti, sulla situazione rifiuti dell'A.T.O. BA4, di cui Altamura fa parte, non è affatto confortante. Vi si legge che le condizioni continuano ad essere critiche in misura più o meno elevata in tutti e quattro gli ambiti territoriali baresi, ma «si versa in una situazione di vera e propria emergenza per quanto riguarda gli A.T.O. BA4 e BA5».
In tutti e quattro gli A.T.O. non si è pervenuti all'autosufficienza dello smaltimento dei rifiuti prodotti, «autosufficienza prescritta dal legislatore nazionale, ma che in realtà la Regione non ha inteso garantire neppure in sede di mera programmazione. Ci si è limitati, infatti, a programmare, in relazione ai vari ambiti, la realizzazione di impianti di biostabilizzazione e produzione di CDR [ndr: combustibile derivato da rifiuti] nonché di compostaggio, ma non è stata neppure prevista la realizzazione di alcun impianto che "chiuda il ciclo", di alcun impianto di produzione dell'energia elettrica a mezzo incenerimento dei rifiuti».
«È da rilevare», scrive Giovanni Barchetti, «che i comuni baresi dell'ATO BA4 risultano privi, sia di discariche, che di impianti di trattamento di qualsiasi genere, ragion per cui, a seguito dell'esaurimento della discarica di Andria (sita nel territorio della BAT) sono stati costretti a portare i loro rifiuti sino a Trani e, ultimamente, nella discarica (provvisoriamente ampliata) di Giovinazzo, previa biostabilizzazione degli stessi nell'impianto AMIU di Bari (a decorrere dal 1^ gennaio del corrente anno è infatti legislativamente inibito il versamento nelle discariche di rifiuti "tal quale"). Ciò ha comportato e comporta per i detti "sfortunati" comuni costi di smaltimento ulteriori e insopportabili, con continue proteste delle Amministrazioni interessate».
«In definitiva» conclude l'assessore provinciale alla Tutela dell'Ambiente,«si versa in una vera e propria situazione emergenziale, che può esplodere da un momento all'altro […] Nell'immediato, non vi è alcuna concreta prospettiva per i comuni del BA4».