La città
Emergenza abitativa, la risposta della Diocesi
La Caritas si difende dalle accuse e richiama l’attenzione delle Istituzioni cittadine
Altamura - lunedì 15 febbraio 2016
10.09
Arriva dall'ufficio stampa diocesano la risposta ad una nota di Confconsumatori nella quale si raccontava la difficile situazione di una famiglia altamurana posta sotto sfratto da un parroco di Altamura al fine di creare nell'immobile che ora ospita la famiglia, padre madre e due figli, una casa rifugio per senza tetto.
Secondo la Diocesi i fatti così come presentati non corrisponderebbero perfettamente alla realtà. Di qui la necessità di chiarire alcuni aspetti sull'impegno della Caritas (Parrocchiale e Diocesana).
"La Carità ha come impegno primario il prendersi cura di ogni uomo, senza nessuna distinzione. – si legge nella nota a firma di Don Nunzio Falcicchio – La carità è solidarietà, sussidiarietà e premette ad essa la giustizia. Sembra pertanto paradossale che chi ha come impegno primario lo stile di vita caritatevole si sottragga poi ad essa. Probabilmente bisogna fare verità sulle questioni e sui casi particolari.
In merito alla questione della famiglia, richiamata nei comunicati e articoli, per rispetto della privacy e della dignità delle persone non citeremo nulla di quanto fatto da parte della Caritas (parrocchiale, cittadina e diocesana) a favore della stessa. Sembra strano però che dopo tantissima attenzione, sostegno e aiuti di vario genere le cose siano state presentate in modo totalmente diverso. Dopo vari tentativi, anche con l'ausilio degli assistenti sociali, si è dovuti ricorrere alla richiesta di sfratto non tanto per le morosità di fitto quanto per l'inagibilità dell'immobile (con tanto di relazione tecnica).
Tutta la chiesa locale conosceva tale situazione e a tanto si è giunti con una decisone collegiale. Anche gli ulteriori inviti e proposte e opportunità offerte alla famiglia non sono stati presi in considerazione. Quindi molto, anzi moltissimo è stato fatto anche in prima persona dal nostro Vescovo. Più che sorprendersi di notizie non vere bisogna forse sorprendersi del tanto bene fatto dalle Caritas di ogni parrocchia.
Ribadendo lo stupore dinanzi a tali notizie, la Caritas che oggi assiste numerosissime famiglie in varie forme continuerà nel silenzio ad operare e a farsi prossima di ogni persona. Non possiamo però non richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla emergenza lavoro e abitativa che si fa sempre più urgente".
Secondo la Diocesi i fatti così come presentati non corrisponderebbero perfettamente alla realtà. Di qui la necessità di chiarire alcuni aspetti sull'impegno della Caritas (Parrocchiale e Diocesana).
"La Carità ha come impegno primario il prendersi cura di ogni uomo, senza nessuna distinzione. – si legge nella nota a firma di Don Nunzio Falcicchio – La carità è solidarietà, sussidiarietà e premette ad essa la giustizia. Sembra pertanto paradossale che chi ha come impegno primario lo stile di vita caritatevole si sottragga poi ad essa. Probabilmente bisogna fare verità sulle questioni e sui casi particolari.
In merito alla questione della famiglia, richiamata nei comunicati e articoli, per rispetto della privacy e della dignità delle persone non citeremo nulla di quanto fatto da parte della Caritas (parrocchiale, cittadina e diocesana) a favore della stessa. Sembra strano però che dopo tantissima attenzione, sostegno e aiuti di vario genere le cose siano state presentate in modo totalmente diverso. Dopo vari tentativi, anche con l'ausilio degli assistenti sociali, si è dovuti ricorrere alla richiesta di sfratto non tanto per le morosità di fitto quanto per l'inagibilità dell'immobile (con tanto di relazione tecnica).
Tutta la chiesa locale conosceva tale situazione e a tanto si è giunti con una decisone collegiale. Anche gli ulteriori inviti e proposte e opportunità offerte alla famiglia non sono stati presi in considerazione. Quindi molto, anzi moltissimo è stato fatto anche in prima persona dal nostro Vescovo. Più che sorprendersi di notizie non vere bisogna forse sorprendersi del tanto bene fatto dalle Caritas di ogni parrocchia.
Ribadendo lo stupore dinanzi a tali notizie, la Caritas che oggi assiste numerosissime famiglie in varie forme continuerà nel silenzio ad operare e a farsi prossima di ogni persona. Non possiamo però non richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla emergenza lavoro e abitativa che si fa sempre più urgente".