Politica
Ecco i motivi che hanno spinto alle dimissioni i tre assessori
Il documento protocollato. "Si attende che venga chiarito l'assetto di maggioranza"
Altamura - giovedì 12 luglio 2012
17.11
Sono state registrate le dimissioni di tre assessori della giunta comunale di Altamura: Centonze, Saponaro e Genco. La notizia qui.
Il documento è stato protocollato nella giornata di oggi. A sottoscriverlo sono i segretari politici cittadini di Rinnovamento Altamura e Unione di Centro che, di concerto con i rispettivi consiglieri comunali, evidenziano le note amare sulla situazione governativa di città.
"Dopo aver registrato un consenso elettorale oltre ogni aspettativa all'indomani del 29 marzo 2010 – si legge nel protocollo – e convinti che le forze politiche avessero trovato una larga intesa programmatica sulle dinamiche cittadine, si è rivelato sin dal principio del 2° mandato Stacca una ripetuta serie di difficoltà, ancora oggi persistenti, che hanno indotto ad uno stallo tanto dell'azione politica quanto dell'attività amministrativa".
Si fa riferimento ai contrasti interni al partito Pdl, ai Consigli comunali "improduttivi, teatrali, colmi di sterili diatribe e invettive a carattere personale". E di fronte a tale situazione, "si rende necessaria ed urgente un'azione politica che prenda in considerazione e affronti i problemi reali della città (Imu, Tarsu, Tosap)".
La comunicazione delle dimissioni si correda dell'espressione: "in attesa che venga chiarito l'assetto di maggioranza, che vi sia il riconoscimento di un comune progetto politico e che si ritrovi la coesione per il raggiungimento degli obiettivi di interesse dell'intera comunità".
Il documento è stato protocollato nella giornata di oggi. A sottoscriverlo sono i segretari politici cittadini di Rinnovamento Altamura e Unione di Centro che, di concerto con i rispettivi consiglieri comunali, evidenziano le note amare sulla situazione governativa di città.
"Dopo aver registrato un consenso elettorale oltre ogni aspettativa all'indomani del 29 marzo 2010 – si legge nel protocollo – e convinti che le forze politiche avessero trovato una larga intesa programmatica sulle dinamiche cittadine, si è rivelato sin dal principio del 2° mandato Stacca una ripetuta serie di difficoltà, ancora oggi persistenti, che hanno indotto ad uno stallo tanto dell'azione politica quanto dell'attività amministrativa".
Si fa riferimento ai contrasti interni al partito Pdl, ai Consigli comunali "improduttivi, teatrali, colmi di sterili diatribe e invettive a carattere personale". E di fronte a tale situazione, "si rende necessaria ed urgente un'azione politica che prenda in considerazione e affronti i problemi reali della città (Imu, Tarsu, Tosap)".
La comunicazione delle dimissioni si correda dell'espressione: "in attesa che venga chiarito l'assetto di maggioranza, che vi sia il riconoscimento di un comune progetto politico e che si ritrovi la coesione per il raggiungimento degli obiettivi di interesse dell'intera comunità".