Territorio
Dove poggiamo i piedi
Percorso fotografico dedicato alla difesa del suolo pugliese. Sigismondi: «La forza delle immagini colpisce le nostre emozioni più delle parole»
Puglia - mercoledì 9 febbraio 2011
09.25
È stata inaugurata ieri, a Bari, presso l'Atrio del Colonnato della Provincia, la mostra Dove poggiamo i Piedi, un percorso fotografico dedicato alla difesa del suolo pugliese. Presenti, oltre all'autore Antonio Sigismondi, gli assessori provinciali Mary Rina (Lavoro e Formazione Professionale) e Vito Perrelli (Attuazione del Programma), ed i responsabili del progetto Sentire Sostenibile, affidato dalla Provincia al Consorzio TecFor con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui temi dell'ambiente e della difesa del territorio. Il progetto Sentire Sostenibile è stato promosso dalla Provincia di Bari nel piano di interventi Informazione e sensibilizzazione in materia di sostenibilità ambientale realizzato grazie a fondi del P.O.R. Puglia 2007-2013. Hanno collaborato all'iniziativa anche l'A.N.C.A, Associazione Nazionale Consulenti Ambientali, il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Gestionale del Politecnico di Bari, l'UPSA Confartigianato Bari ed il Consorzio ATO BARI/5.
La costante invasività delle infrastrutture di origine antropica, l'urbanizzazione in assenza o in elusione delle leggi, le frane, gli smottamenti, l'erosione continua, sono tutti fenomeni puntualmente documentati nel percorso fotografico. Secondo Sigismondi, fotografo professionista e appassionato naturalista, «raccontare attraverso la forza delle immagini colpisce le nostre emozioni più delle parole e può aiutarci a cogliere l'importanza dei fenomeni dovuti al dissesto idrogeologico. La metafora della goccia che scava la roccia rappresenta al meglio il lento dissolversi della terra ed il rischio che corriamo quando non teniamo conto di questa forza».
Presenti all'inaugurazione circa 100 alunni delle scuole superiori, che hanno preso parte attiva al progetto con visite guidate presso masserie e parchi naturali. Nel corso della giornata è stata distribuita la pubblicazione Dove poggiamo i Piedi, che raccoglie il lavoro documentale svolto nell'ambito del progetto, con le foto di Antonio Sigismondi. La mostra rimarrà aperta fino al 15 febbraio, con orario continuato dalle 9.00 alle 19.00. L'ingresso è gratuito.
La costante invasività delle infrastrutture di origine antropica, l'urbanizzazione in assenza o in elusione delle leggi, le frane, gli smottamenti, l'erosione continua, sono tutti fenomeni puntualmente documentati nel percorso fotografico. Secondo Sigismondi, fotografo professionista e appassionato naturalista, «raccontare attraverso la forza delle immagini colpisce le nostre emozioni più delle parole e può aiutarci a cogliere l'importanza dei fenomeni dovuti al dissesto idrogeologico. La metafora della goccia che scava la roccia rappresenta al meglio il lento dissolversi della terra ed il rischio che corriamo quando non teniamo conto di questa forza».
Presenti all'inaugurazione circa 100 alunni delle scuole superiori, che hanno preso parte attiva al progetto con visite guidate presso masserie e parchi naturali. Nel corso della giornata è stata distribuita la pubblicazione Dove poggiamo i Piedi, che raccoglie il lavoro documentale svolto nell'ambito del progetto, con le foto di Antonio Sigismondi. La mostra rimarrà aperta fino al 15 febbraio, con orario continuato dalle 9.00 alle 19.00. L'ingresso è gratuito.